Pallone in Soffitta – Risto Kallaste, acrobata sulla linea di gesso
Questa sera, Italia ed Estonia in campo. Un incontro internazionale abbastanza raro, che rimanda a una lontana campagna di qualificazione a Usa ’94. Gli azzurri di Sacchi ospitarono la giovane repubblica baltica, ritenuta la cenerentola del girone. Ma gli avversari furono in grado di regalare un elemento da ricordare: grazie a un terzino, di nome Risto Kallaste.
L’IDEA. La scintilla la accese l’allenatore Roman Ubakivi, commissario tecnico della Nazionale estone. “Vorrei trovare un giocatore in grado di effettuare le rimesse laterale facendo una capriola: in questo modo, la palla può essere lanciata con maggiore forza e prendere di sorpresa gli avversari“. Un’idea un po’ bislacca, potrebbe pensare qualcuno. Ma che alla fine un’utilità di fondo sembra trovarla. Lo “strumento umano” del quale si serve Ubakivi – dopo aver provato altri nazionali – diventa un terzino sinistro, dai lunghi capelli tenuti da un elastico. Si chiama Risto Kallaste, ha 22 anni e milita nel Flora Tallinn. Siamo nel 1993, il club della Capitale funge da naturale serbatoio per la rappresentativa. E così, già dalla prima gara internazionale dopo l’indipendenza di due anni prima, l’Estonia presenta in campo anche il nostro beniamino.
TRIESTE. L’Italia lo scopre in occasione delle eliminatorie per il Mondiale di Usa ’94. Allo stadio Nereo Rocco di Trieste si gioca Italia-Estonia, sesto match del girone. Risto Kallaste indossa la maglia bianca numero 2, nonostante giochi sulla fascia sinistra. Il ct azzurro Sacchi ha appena avvicendato due centrocampisti: Di Mauro per Dino Baggio. Minuto 68. Il gioco riprende con una rimessa laterale in favore dell’Estonia, nei pressi della linea di centrocampo. Kallaste raccoglie la sfera, prende qualche metro di rincorsa e, sempre con la palla tra le mani effettua una capriola lanciandola praticamente al limite dell’area italiana! Il gesto, assolutamente originale, suscita la sorpresa generale ma pure l’approvazione del pubblico triestino. La leggenda di Risto Kallaste è ormai scritta. Racconterà anni dopo, al portale tereitalia.org: “Mi ricordo un po’ le facce stupite degli italiani, che sembravano dire: ‘Ma che sta facendo questo?‘, però dopo nulla. Ed insisto l’arbitro di quella partita non mi disse nulla: forse non sapeva nemmeno lui che fare, e nel dubbio, piuttosto che proibirla, fece finta di nulla. Non ricordo nemmeno i giocatori italiani avvicinarglisi per chiedere spiegazioni o provvedimenti, nulla“. Il difensore continuò in seguito a riproporre con successo e simpatia il gesto acrobatico, atleticamente degno di nota.
STOP. Finché… Non gli fu più concesso di eseguirla. Sebbene nel frattempo anche altri avessero iniziato ad imitarlo, la versione Kallaste della rimessa laterale fu ritenuta non regolamentare, per l’amarezza del protagonista: “Ubakivi si avvicinò un giorno e mi disse che l’avevano proibito. Non capisco perché. Se si pensa bene, si trattava di una rimessa qualunque“. La sua carriera è proseguita in Danimarca con il Viborg, per una breve avventura, prima del rientro in patria. 36 partite internazionali (senza reti) con l’Estonia e una fama imperitura per lui, che insieme a Martin Reim – primatista europeo di presenze in Nazionale per un breve periodo – e al portierone Mart Poom, rappresenta l’Estonia del calcio maggiormente nota all’estero.
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