Pallone in Soffitta – La leggenda di Biri Biri, pioniere africano in Europa

-

Quando il calcio del Vecchio Continente non era ancora così popolato da calciatori africani, un attaccante venuto dal Gambia si fece apprezzare in Danimarca e soprattutto Spagna: la vicenda di Biri Biri, campione gambiano recentemente scomparso.

AFRICA. Nato a Banjul (Gambia) il 30 marzo 1948, Alhaji Momodo Nije – semplicemente conosciuto come Biri Biri – si approcciò al calcio nel suo Paese vestendo alcune maglie: Black Diamonds, Phantoms e Augustines, con un’esperienza pure in Sierra Leone nel 1964 al Mighty Blackpool. Visse anche un’avventura in terra inglese, al Derby County allenato dal leggendario Brian Clough, senza esito. Il ritorno in Gambia, al Wallidan. E infine, nel 1972, la svolta arrivata quasi per caso. Il club danese B 1901, giunto in Gambia per un camp d’allenamento piuttosto esotico, lo scoprì. Tanto che Biri Biri fece la valigia e si trasferì nella fredda Danimarca. Un trasferimento incredibile, per quei tempi, per un calciatore che andava a misurarsi in una realtà completamente diversa anche dal punto di vista ambientale. Eppure le cose andarono bene per il nostro, che da giovanissimo già rappresentava il Gambia a livello internazionale. Un vero e proprio ambasciatore della propria terra, da primo calciatore professionista della storia. Meno di un anno più tardi, un’altra sfida lo attendeva. Di sicuro più consona alle sue abitudini. Quella in terra spagnola, grazie all’ingaggio da parte del Siviglia che non aveva mai avuto prima un atleta nero. Biri Biri per la storia, insomma, sempre e ovunque. Attaccante esterno, a suo agio nel ruolo di ala destra, Alhaji divenne istantaneamente un amatissimo beniamino della tifoseria biancorossa.

CULTO. Figura di culto per la metà non biancoverde di Siviglia, grazie alla militanza nella società dal 1973 al 1978 (con un breve rientro al Wallidan nel 1976-77). Così amato che una parte della tifoseria, quella più calda, si diede un nuovo nome in suo onore: “Biris Norte”. Nell’annata 1973-74 aveva raggiunto i risultati migliori a livello personale, segnando 14 gol in campionato. Dopo due annate in Primera División e altrettante in cadetteria, il sequel del viaggio in Scandinavia: ad attenderlo i danesi dell’Herfølge, aiutati da Biri Biri a ritornare nella massima serie. La carriera si concluse nel 1987, di nuovo nel Wallidan della “sua” Banjul. Durante la carriera in patria, Biri Biri conquistò in tutto 6 campionati e 7 coppe nazionali. Nel dopo calcio, l’insediamento del presidente Yahya Jammeh portò alla sua nomina quale ministro dello Sport e poi di sindaco della città natale, località che lo avrebbe ospitato fino al termine dei suoi giorni. L’ex campione gambiano è scomparso lo scorso 19 luglio in un ospedale di Dakar, in Senegal, dove non è riuscito purtroppo a superare i postumi di un intervento chirurgico. Aveva 72 anni. Il Siviglia ne ha salutato con grande dolore la scomparsa, dando notevole risalto sul sito web e sui social. L’idolo di Banjul aveva visitato la città andalusa per l’ultima volta nel settembre 2017, accolto con grande affetto e stima. In quell’occasione la società biancorossa lo aveva premiato, prima del match contro il Malaga, in un Sánchez-Pizjuán tutto per lui.

Già pubblicati:

  1. Un incantesimo dorato di nome Malines (12 settembre 2019)

2. Roma-Dundee 3-0, quella pazza rimonta (19 settembre 2019)

3. L’accecante e incompiuto miracolo Parma (26 settembre 2019)

4. 1992: l’ultima Jugoslavia mancata (3 ottobre 2019)

5. Le parabole spezzate di Guerini e Roggi (10 ottobre 2019)

6. Gli stranieri di Romeo Anconetani (17 ottobre 2019)

7. Le due settimane che uccisero la Grande Inter (24 ottobre 2019)

8. L’invasione scandinava degli anni ’50 (31 ottobre 2019)

9. Vincenzo Scifo, fuoriclasse a metà (7 novembre 2019)

10. L’ultimo volo di Marco van Basten (14 novembre 2019)

11. La Polonia e la rivolta di Okecje (21 novembre 2019)

12. Bruno Nicolè, campione di cristallo (28 novembre 2019)

13. Bruno Mora, guizzi e malasorte di un campione (5 dicembre 2019)

14. Il sequestro del bomber Quini (12 dicembre 2019)

15. L’ultima fatica di Tommaso Maestrelli (19 dicembre 2019)

16. Annibale Frossi, il goleador con gli occhiali (26 dicembre 2019)

17. I tratti straordinari di Marino Guarguaglini (3 gennaio 2020)

18. De Matthaeis: “Io, da Foggia ai Cosmos” (9 gennaio 2020)

19. Ravanelli, Zola & Co. : cannonieri (e bidoni) in England (16 gennaio 2020)

20. Attila Sallustro, il primo re di Napoli (23 gennaio 2020)

21. CSI, dieci partite per una meteora (30 gennaio 2020)

22. Luceafarul, fucina di campioni nel regime Ceausescu (6 febbraio 2020)

23. Hatzipanagis, il Nureyev del calcio (13 febbraio 2020)

24. Serpentina breve di Rob de Wit (20 febbraio 2020)

25. Rodolfo “Sciabbolone” Volk, una vita di romanzo (27 febbraio 2020)

26. Tomas Brolin, il destino in un cross (6 marzo 2020)

27. Acqua e pallone, la storia di Luigi Burlando (12 marzo 2020)

28. Edmondo Fabbri, trent’anni di solitudine (19 marzo 2020)

29. Edna Neillis e Rose Reilly, dalla Scozia per stupire (26 marzo 2020)

30. Serie A 1987-88, la breve avventura dei bomber stranieri (2 aprile 2020)

31. L’ultima battaglia di Giorgio Ferrini (9 aprile 2020)

32. Lionello Manfredonia, un gelido pomeriggio (16 aprile 2020)

33. Stábile e Fontaine, gol e destino killer (23 aprile 2020)

34. Élber e la sfuggente maglia del Milan (30 aprile 2020)

35. Lee Tae-ho, un mondiale contro la disabilità (7 maggio 2020)

36. Jimmy Greaves, quando volarono gli stracci tra Londra e Milano (14 maggio 2020)

37. Bayer Uerdingen, fiammata e declino inesorabile (21 maggio 2020)

38. Ezio Sclavi: portiere, prigioniero, pittore (28 maggio 2020)

39. Carlo Carcano, pettegolezzo e colpevole oblio (4 giugno 2020)

40. Marcel Peeper, 18 minuti che cambiano ogni cosa (11 giugno 2020)

41. Rocambolesco e doloroso viaggio di Nii Lamptey (18 giugno 2020)

42. Ahmed Radhi, leggenda dell’Iraq, vinta solo dal Covid-19 (25 giugno 2020)

43. Vladimír Weiss, il calciatore che visse… tre volte (2 luglio 2020)

44. Café, denaro e fuga: la storia di Raymond Braine (9 luglio 2020)

45. Da Victorino a Nández: il Cagliari targato Uruguay (16 luglio 2020)

Fabio Ornano
Fabio Ornano
Cagliaritano, classe '81. Pazzo per Brera, Guerin Sportivo e Panini. Da anni membro di MP: principalmente ed inevitabilmente, per scrivere sulla storia del calcio. Italiano ed internazionale.

MondoPallone Racconta… Il calcio a Tahiti

Tahiti, conosciuta anche come Polinesia Francese, è salita improvvisamente alla ribalta internazionale grazie alla partecipazione alla Confederations Cup 2013. Una presenza meritata, visto il...
error: Content is protected !!