Ciak, si scende in campo #18 – Maradona by Kusturica

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Lo sport è stato da sempre fonte di grande ispirazione per il mondo del cinema. Storie realmente accadute, gesta olimpiche entrate nell’albo dei ricordi dei cinque cerchi oppure personaggi di fantasia che descrivono profonde realtà. In questa rubrica parliamo delle pellicole che hanno portato sul grande schermo il mondo dello sport nelle sue molteplici sfaccettature.

Diego Armando Maradona ha ispirato svariati artisti. Sono state realizzate canzoni dedicate al Pibe de Oro, documentari filmati da preziose firme del giornalismo sportivo, film, poster, quadri, ritratti, il suo numero dieci è persino apparso nel tradizionale presepe napoletano. Nel 2008 fu il regista Emir Kusturica a raccontare il Maradona pensiero, portando al Festival di Cannes l’opera dal titolo “Maradona by Kusturica”. Un documentario di 90′, tanti quanti la durata di una partita di calcio, in cui si va oltre l’aspetto sportivo, tralasciando la cronistoria della carriera calcistica e focalizzando sulle idee del campione argentino e su i suoi affetti. Un soggetto accattivante per il regista slavo, che intravede nel campione argentino un personaggio versatile, capace di combinarsi alla perfezione con diverse sue precedenti pellicole cinematografiche.

Il Maradona kusturicano ha un orientamento politico preciso e davanti la telecamera motiva i suoi ideali con meticolosità: contrario al neo liberismo degli Stati Uniti, narrati come un demone pronto a impoverire il Sud America, alle politiche inglesi complici del sangue delle Malvinas, alla Fifa corrotta, ma anche totalmente innamorato di Fidel Castro e di Cuba, che si sposano con la sua voglia di aiutare le classi più umili contro i soprusi dei potenti. Davanti l’obiettivo Maradona si apre, si confessa intimamente, racconta il difficile rapporto con la cocaina, realizza il peso dei suoi errori e mostra il rammarico per il potenziale non sfruttato. Maradona canta “La mano de Dios”, un brano capace in poche strofe di sintetizzare la vita

Colpisce il rapporto tra il calciatore e suoi tifosi. Si diverte con loro, partecipa alla festa, canta dai balconi, ma poi fatica a condividerne gli eccessi. E quando si ritrova nei panni di un semplice turista in auto nelle vie di Belgrado fatica a immedesimarsi in questo nuovo ruolo, così è lui stesso che va a cercare la gente, saluta, si fa riconoscere e scherza sull’inedita situazione. Non preoccupatevi, c’è anche calcio in questo documentario, ci sono in particolare i suoi gol più celebri a spezzare la narrazione a intervalli regolari con il sottofondo di God Save the Queen dei Sex Pistols: bastano le immagini di quelle azioni per descrivere la grandezza calcistica di D10S.

Maradona by Kusturica di Emir Kusturica
Anno 2008
Durata 90′
Soggetto Diego Armando Maradona

LE PUNTATE PRECEDENTI

#1 Febbre a 90°

#2 L’uomo dei sogni

#3 Race – Il colore della vittoria

#4 Rush

#5 Borg McEnroe

#6 Kaiser! il più grande truffatore della storia del calcio

#7 La battaglia dei sessi

#8 Tonya

#9 Il campione

#10 Italia-Germania 4-3

#11 Seabiscuits

#12 Quattro sottozero

#13 Ragazze vincenti

#14 Estate ’92

#15 Blades of glory

#16 The Fighter

#17 Mi chiamo Francesco Totti

Elia Modugno
Elia Modugno
Nasce a Roma il 30 maggio 1979 mentre il Nottingham Forest di Brian Clough vinceva la sua prima Coppa Campioni. Radiocronista sui campi dell’Eccellenza laziale, adora il calcio minore ed il futsal.

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