Giallo Mondiale presenta… 1990: le “Notti Magiche” che l’Italia paga ancora

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Nel 1990 l’Italia ospitò la Coppa del Mondo per la seconda volta nella sua storia, 56 anni dopo l’edizione del 1934 in pieno fascismo. Allora la squadra azzurra trionfò, non senza polemiche. Le aspettative riversate sul Mondiale lievitarono, e con queste gli enormi costi pubblici per costruire o rimodernare le strutture. Il bilancio economico dell’organizzazione iridata stride scandalosamente con i bei ricordi di quelle “Notti Magiche“, che ci regalarono un sogno grazie ai gol di Totò Schillaci poi spezzato dal gol di Caniggia. Forse non tutti sanno che i contribuenti italiani stanno ancora pagando, a distanza di un quarto di secolo, quelle pazze spese…

DATA: dal 1986 ad oggi

LUOGO: Italia

EVENTO: organizzazione del Campionato del Mondo 1990

PROLOGO

Nel 1984 la FIFA affidò all’Italia l’organizzazione del torneo ed il presidente del C.O.N.I. Franco Carraro avviò il processo di progettazione dell’evento. Luca Cordero di Montezemolo venne nominato Presidente del Comitato Organizzatore. Vennero stabiliti, oltre a tutti gli interventi infrastrutturali di vario genere, degli adeguamenti riguardanti gli stadi. Due impianti furono costruiti da zero: il Delle Alpi a Torino ed il San Nicola a Bari. Le altre città scelte per ospitare le gare furono Genova (Ferraris), Milano (Meazza), Napoli (San Paolo), Roma (Olimpico), Palermo (Favorita), Cagliari (Sant’Elia), Firenze (Comunale), Udine (Friuli), Bologna (Dall’Ara) e Verona (Bentegodi). Praticamente tutti dovettero subìre opere di rinnovamento per il Mondiale.

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I FATTI

Solamente per la costruzione dei nuovi campi da gioco di Bari e Torino vennero spesi 1250 miliardi di lire. Una cifra già di per sè pazzesca. Se poi si sommano anche gli interventi effettuati nelle altre strutture, il costo lievita paurosamente: data l’impossibilità di stabilire con certezza le cifre esatte, si parla di importi compresi tra i 3500 ed i 12500 miliardi di lire, ovvero tra 1,8 e 6,4 miliardi di euro attuali. Italia ’90 vide gonfiarsi la somma preventivata per le spese dell’85% ! I tempi abbastanza ristretti per completare i lavori e la speculazione edilizia fecero il resto. Si trattò probabilmente dell’ultima grande speculazione edilizia prima dello scoppio di Tangentopoli. C’è da sottolineare un aspetto importante, tragicamente importante: i lavori per il Mondiale portarono anche la morte di 22 operai, un numero beffardo, uguale a quello dei convocati di ciascuna squadra.

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EPILOGO

Il Delle Alpi, costruito con pista d’atletica, visuale troppo distante tra spalti e campo ed impianto di irrigazione difettoso, è stato demolito nel 2009, dopo essere costato ben 226 miliardi di lire. Lo stadio barese San Nicola, struttura avveniristica progettata dal celebrato Renzo Piano, è dotato di una copertura in teflon incapace di resistere alle intemperie. Per non parlare delle numerose opere solo iniziate, abbandonate o mal sfruttate, come il maxi-parcheggio dello stadio di Palermo aperto solo a Mondiale concluso. Nel bilancio di previsione di Palazzo Chigi per il 2014 c’è ancora una voce riguardante i mutui accesi per finanziare le strutture di Italia ’90: la famigerata legge 65 del 1987. Ed è scandaloso che lo Stato abbia pagato 61,2 milioni di euro solo quest’anno, una cifra sempre in aumento a causa degli interessi galoppanti. Quindi ogni anno dalle tasche dei contribuenti escono i soldi per coprire ancora queste spese pazze, nessuno a quanto pare sa dire quando verrà estinto tale debito e soprattutto a quanto ammonta. Sono sicuro che, se il popolo italiano avesse solo immaginato tali conseguenze, non ci sarebbe stata alcuna “Notte Magica”…

 

Leggi anche le precedenti puntate di “Giallo Mondiale”:

1 1962: La Battaglia di Santiago

2 1998: Il male oscuro di Ronaldo

3 1978: Marmelada Peruana

4 1954: La Germania e il morbo misterioso

5 1970: Il Messico amaro di Lodetti

6 1930: La pazza idea di Jules Rimet

7 2002: Byron Moreno, fischi e spettacolo

8 1950: Un dramma chiamato “Maracanaço”

9 1994: Escobar in scivolata sul destino

10 2006: Zidane, malinconico adieu

11 1982: L’invasione dello Sceicco del Kuwait

12 1974: La ribellione di Chinaglia

13 1934: Mussolini, Zamora e gli aiutini 

14  1958: Garrincha, Pelè ed il Mondiale (quasi) negato

15 2010: Lippi ed una figuraccia… da campioni del mondo

16 1966: Hurst e il suo (non) gol

17 1986: Maradona e la Mano de Dios

 

 

 

 

Fabio Ornano
Fabio Ornano
Cagliaritano, classe '81. Pazzo per Brera, Guerin Sportivo e Panini. Da anni membro di MP: principalmente ed inevitabilmente, per scrivere sulla storia del calcio. Italiano ed internazionale.

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