Giallo Mondiale presenta… 2006: Zidane, malinconico adieu

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Tra i tanti fotogrammi del Mondiale 2006 rimasti nell’immaginario collettivo, ce n’è uno molto particolare. È quello che ritrae Zinedine Zidane, stella della Francia sconfitta dagli azzurri, mentre abbandona il campo dopo l’espulsione, lasciando alle sue spalle il piedistallo con la Coppa. La particolarità sta nel significato di quel momento: “Zizou” era all’ultima partita della carriera, ma perdeva trofeo e staffe. Perché nei supplementari accadde qualcosa.

DATA: 9 luglio 2006

LUOGO: Berlino (Germania), stadio Olympiastadion

EVENTO: finale del Campionato del Mondo

PROLOGO

Francia e Italia giunsero all’atto finale del Mondiale per la gioia degli appassionati, pronti a gustarsi quella che negli anni precedenti era stata una sfida molto sentita. Soprattutto dagli italiani, che nei cugini transalpini avevano incontrato un avversario scomodo, uscito vincitore ai rigori nei quarti di Francia ’98 e nella finalissima di Euro 2000. Insomma, una vera e propria bestia nera. All’Olympiastadion di Berlino gli azzurri cercavano il quarto sigillo iridato dopo 1934, 1938 e 1982, mentre i “galletti” volevano il bis targato 1998. La cavalcata degli uomini di Lippi fu regolare, come quella dei transalpini. Tanti fuoriclasse di altissimo livello per l’ultimo match: da una parte Pirlo, Buffon, Cannavaro, dall’altra Thuram, Henry e Zidane. Quest’ultimo, campionissimo e protagonista proprio del trionfo di Parigi ’98, si apprestava ad affrontare l’ultima gara di una gloriosa carriera, con la prospettiva di una splendida ciliegina dorata.

I FATTI

Fu proprio il capitano francese a portare subito in vantaggio i suoi dal dischetto, con un pallonetto che accarezzava la parte interna della traversa oltre la linea di Buffon. Eravamo appena al 7° minuto. Poi, al 19°, Materazzi pareggiò di testa con uno stacco imperioso che non lasciò scampo a Barthez. Il punteggio non cambierà più fino ai rigori. Ma prima della lotteria finale dagli undici metri, accadde qualcosa. Uno di quegli episodi destinati a restare impressi per sempre nella storia della Coppa del Mondo.  Minuto 110°: improvvisamente, il difensore italiano Materazzi finì a terra. L’arbitro argentino Elizondo, dopo qualche secondo, espulse Zidane. L’asso francese non oppose resistenza alcuna e si allontanò dal campo. Ma cosa successe?

Il fattaccio avvenne a palla lontana. I replay televisivi lo mostrarono pochi istanti dopo e solo allora i telespettatori si resero conto dell’accaduto. Mentre l’azione italiana ripartiva, Materazzi e Zidane si scambiavano alcune parole. Non furono complimenti, c’è da giurarlo. Poi, ad un certo punto, Zidane si voltò verso l’azzurro e lo colpì con una poderosa testata in pieno petto. Un intervento gravissimo e sconsiderato, che avrebbe potuto anche avere gravi conseguenze su Materazzi. L’immagine descritta all’inizio, in cui Zizou usciva mestamente dal campo lasciando la Coppa dietro di sé, è una delle istantanee più celebri del grande romanzo iridato. Un addio inglorioso per un campione simile, sebbene in passato abbia avuto in altre circostanze delle reazioni proibite ai danni degli avversari.

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EPILOGO

L’Italia si portò a casa la Coppa realizzando tutti e cinque i rigori, mentre l’errore di Trezeguet – ironia della sorte, proprio l’autore del Golden Gol nella finale di Euro 2000 – regalò la gloria alla squadra di Lippi. Come detto, per Zidane si trattatava di una pessima uscita dal calcio giocato. Infuriarono le polemiche quando la FIFA incoronò il francese quale miglior giocatore del torneo. Ma come? Dopo ciò che aveva fatto? Blatter & Co. si giustificarono dicendo che il titolo era stato deciso prima della finalissima. La storia della testata diventò celebre in tutto il pianeta, innescando vignette, canzoni, video, giochi vari. Ma il grande dubbio restava… cosa aveva detto Materazzi per suscitare una reazione simile? Una storia infinita. Poi, in un’intervista su La Repubblica del 18 agosto 2007, finalmente svelò tutto. Alle insistenti attenzioni in marcatura dell’italiano su Zidane, questi avrebbe detto a Materazzi che se ci teneva tanto alla sua maglietta, gliela avrebbe regalata a fine partita. L’azzurro avrebbe risposto, con grande compostezza e stile:

Preferisco la p…..a di tua sorella“.

Censurabile la reazione di Zidane, più comprensibile il suo disappunto. Se così si può dire.

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Leggi anche le precedenti puntate di “Giallo Mondiale”:

1 1962: la Battaglia di Santiago;
2 Il male oscuro di Ronaldo;
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Fabio Ornano
Fabio Ornano
Cagliaritano, classe '81. Pazzo per Brera, Guerin Sportivo e Panini. Da anni membro di MP: principalmente ed inevitabilmente, per scrivere sulla storia del calcio. Italiano ed internazionale.

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