Una finale per entrare nella storia

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È tutto pronto per l’atto finale della UEFA Women’s Champions League 2017-2018 che vedrà sfidarsi questa sera il Wolfsburg e il Lione allo Valeriy Lobanovskiy Dynamo Stadium di Kiev (ore 19:00 locali, ore 18:00 italiane).

La cerimonia di apertura prima della partita vedrà la 33enne cantautrice Tayanna, nata a Chernivtsi, esibirsi davanti al pubblico di casa con una coreografia di circa 30 ballerini: “Esibirmi nel mio paese prima di un evento così importante è un sogno che si avvera. Preparerò un grande show e non vedo l’ora di partecipare a uno spettacolo così emozionante: è un’opportunità che capita una sola volta nella vita”. Le fa eco Nadine Kessler, direttore calcio femminile UEFA: “Siamo felici che Tayanna suoni alla finale di UEFA Women’s Champions League. Il calcio femminile sta prendendo piede in Ucraina. Speriamo che la presenza di Tayanna attiri nuove spettatrici, che potranno ammirare in prima persona la bellezza di questo sport e, magari, iniziare a praticarlo”.

Prima del calcio d’inizio il trofeo sarà portato in campo da Iya Andrushchak, centrocampista della nazionale ucraina e ambasciatrice della finale di UEFA Women’s Champions League. La gara sarà diretta dalla 40enne ceca Jana Adámková, arbitro internazionale dal 2007 che in questa stagione ha diretto tre partite di UEFA Women’s Champions League e che la scorsa estate in Olanda ha arbitrato tre partite di UEFA Women’s EURO. La Adámková sarà coadiuvata dai guardalinee Sian Massey (ENG) e Sanja Rođak-Karšić (CRO) e dal quarto uomo Kateryna Monzul (UKR).

Le due squadre arrivano all’appuntamento con stati d’animo differenti: le campionesse in carica del Lione hanno eliminato il Manchester City in semifinale e inseguono il quinto titolo mentre il Wolfsburg due volte campione d’Europa torna in finale dopo aver superato il Chelsea. Quella a Kiev sarà la terza finale fra le due squadre in sei anni e ricorda la saga tra FFC Frankfurt e Umeå, che si sono sfidate in tre delle prime sette finali di UEFA Women’s Cup. Sarà anche la quinta sfida tra le due squadre con un bilancio in perfetta parità, due vittorie e due sconfitte per entrambe.

Il Wolfsburg è alla quarta finale in sei partecipazioni e spera di diventare la terza squadra tre volte campione dopo Lione e Francoforte, ma anche di regalare alla Germania il decimo titolo in 18 anni di storia della competizione. Il suo cammino ha visto la larga vittoria contro l’Atlético Madrid ai sedicesimi, quella agli ottavi contro la Fiorentina, il passaggio del turno ai quarti di finale contro lo Slavia Praha e la vittoria contro il Chelsea in semifinale grazie soprattutto a due caposaldi come l’attaccante tedesca Alex Popp e la punta danese Pernille Harder.

Il Lione invece disputerà la sua settima finale (record, una in più del Francoforte) e può diventare la prima squadra pentacampione, oltre che la prima a vincere tre finali di seguito. Il suo cammino ha visto le larghe vittorie contro il Medyk Konin ai sedicesimi e contro il BIIK-Kazygurt agli ottavi, il passaggio del turno ai quarti di finale contro il Barcellona e la vittoria contro il Manchester City in semifinale grazie alla rete di Lucy Bronze al 17′. Punti di forza di questa formazione sono la trequartista francese Camille Abily e l’attaccante danese Ada Hegerberg, vera icona del calcio femminile europeo.

 

Albo d’oro della UEFA Women’s Champions League (dal 2010)

2017: Lione (FRA) – Paris Saint-Germain (FRA) 0-0, 7-6 d.c.r., Cardiff
2016: Lione (FRA) – Wolfsburg (GER) 1-1, 4-3 d.c.r., Reggio Emilia
2015: FFC Frankfurt (GER) – Paris Saint-Germain (FRA) 2-1, Berlino
2014: Wolfsburg (GER) – Tyresö (SWE) 4-3, Lisbona
2013: Wolfsburg (GER) – Lione (FRA) 1-0, Londra
2012: Lione (FRA) – FFC Frankfurt (GER) 2-0, Monaco
2011: Lione (FRA) – Turbine Potsdam (GER) 2-0, Londra
2010: Turbine Potsdam (GER) – Lione (FRA) 0-0, 7-6 d.c.r., Getafe

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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