MondoPallone Racconta… Bale e la scomoda etichetta

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In una telenovela lunga e snervante, come nella migliore tradizione dei più grandi colpi del calciomercato, Gareth Bale sta per diventare il giocatore più costoso della storia. Per lui, il Real Madrid potrebbe sborsare una cifra enorme: 120 milioni di euro. La stella gallese ex Tottenham si ritroverebbe addosso una prestigiosa ma scomoda etichetta, che lo “costringerebbe” a diventare un grande campione. Ma non sempre chi ha infranto questo record ha mantenuto le attese…

Albori

Nella prima metà del ‘900, tutti i trasferimenti più onerosi sono avvenuti nel calcio britannico, prima realtà ad introdurre il professionismo. Nel 1893 il primo recordman fu lo scozzese Willie Groves, che passò dal West Bromwich Albion all’Aston Villa per la cifra allora mai raggiunta di 100 sterline.

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Willie Groves

 

 

 

 

 

 

 

 

Il centravanti cedette lo scettro al connazionale Andy McCombie nel 1904: 700 sterline per passare dal Sunderland al Newcastle.  Fino al 1928 il record rimase entro i confini del Regno Unito. In quello stesso anno avvenne il trasferimento di David Jack – primo realizzatore nella storia dello stadio Wembley – dal Bolton all’Arsenal: Jack, quotata e prolifica mezzala, venne acquistato dal leggendario manager dei Gunners Herbert Chapman facendo ubriacare i dirigenti del Bolton, allo scopo di tenere basso il prezzo del calciatore. Alla fine, la trattativa si concluse per la cifra storica superiore alle 10.000 sterline. Nel 1932 la palma di giocatore più costoso passò per la prima volta ad un sudamericano. Bernabé Ferreyra, stella del calcio argentino, si trasferì dal Tigre al River Plate per 23.000 sterline (29.000 euro dell’epoca). Ferreyra mantenne il record per il periodo più lungo finora registrato – 20 anni – e regalò ai tifosi del River ben 187 reti in 185 partite. Nel 1952 l’operazione maggiormente esosa fu definita in Italia, quando l’armatore Achille Lauro, presidente del Napoli, strappò lo svedese Hans “Hasse” Jeppson all’Atalanta per 105 milioni di lire (52.000 sterline). Proprio per questo, il centravanti scandinavo venne soprannominato ” ‘O Banco ‘E Napule” (Il Banco di Napoli) ed ebbe un discreto successo: 52 marcature in 4 campionati all’ombra del Vesuvio.

Campioni

Da quel momento in poi il campionato italiano si specializzò in queste costosissime trattative, portando o spostando nei club di Serie A giocatori – con qualche eccezione – di conclamato valore. Nel 1954 il Milan prelevò (per 72.000 sterline, 91.000 euro) dal Peñarol una tra le mezzeali più in vista a livello internazionale: Juan Alberto Schiaffino, che 4 anni prima si era laureato campione del mondo con l’Uruguay. Il campione sudamericano in breve tempo diventò una stella anche del nostro torneo, vincendo tre scudetti ed una Coppa Latina con i rossoneri, più una Coppa delle Fiere con la Roma nel 1961. Vestì anche in 4 occasioni, in qualità di oriundo, la maglia azzurra.

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Juan “Pepe” Schiaffino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fino al 1968 il record non si spostò più dall’Italia. Dopo Schiaffino, i destinatari della prestigiosa etichetta furono Omar Sivori, Luís Suarez, Angelo Sormani, Harald Nielsen e Pietro Anastasi. Acquistando il danese Nielsen dal Bologna, l’Inter fece un autentico buco nell’acqua: 8 presenze e 2 reti, per colui che era stato scudettato con i felsinei e due volte capocannoniere di fila. Nel 1973 il fuoriclasse olandese Johan Cruijff passò dall’Ajax al Barcellona per 922.000 sterline (1,2 milioni di euro attuali). Il più grande numero 14 di sempre non riuscì però a ripetere in Catalogna i grandi trionfi ottenuti in patria, soprattutto a causa di una squadra molto inferiore rispetto ai vecchi compagni. Negli anni seguenti si ritorna in Italia con il passaggio d’oro di Giuseppe Savoldi dal Bologna al Napoli (1975, 2 miliardi di lire). Paolo Rossi, reduce dal grande Mundial in Argentina e capocannoniere uscente della Serie A, nel 1978 era in comproprietà tra Vicenza e Juventus. Il presidente biancorosso Farina, all’atto della risoluzione alle buste, pur di tenere il giocatore sparò l’enorme cifra di 2 miliardi e 612 milioni di lire. La cifra dell’affare destò scalpore nell’opinione pubblica e fece da preambolo alla caduta sportiva e finanziaria del Vicenza.

El Pibe

Diego Armando Maradona è stato l’unico calciatore per cui sia stato battuto due volte il record. Nel 1982 fu di nuovo il Barcellona, 9 anni dopo Cruijff, a sborsare più di tutti per accaparrarsi il fuoriclasse del momento: 12 miliardi di lire. Come l’olandese, se non anche peggio, Maradona non riuscì ad esplodere completamente anche a causa di importanti guai fisici. Due anni dopo, fu il Napoli a portare la stella argentina in Italia per 13,5 miliardi di lire. Maradona in Italia visse gli anni migliori della carriera e trascinò il club partenopeo a traguardi sensazionali.

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Maradona nel Napoli 1987-88

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pazzie italiane

Come accaduto negli anni ’60, il mercato italiano ritornò ad essere capace di esborsi stellari battendo nel giro di pochi anni più volte il record con i trasferimenti di Ruud Gullit (PSV > Milan), Roberto Baggio (Fiorentina > Juventus), Jean-Pierre Papin (Marsiglia > Milan), Gianluca Vialli (Sampdoria > Juventus) e Gianluigi Lentini (Torino > Milan). Quest’ultimo, pagato 18,5 miliardi di lire nel 1992, è considerato una delle grandi promesse mancate del nostro calcio: un gravissimo incidente d’auto nell’agosto 1993, dopo una brillante stagione d’esordio in rossonero e l’ingresso nel giro della Nazionale, ne rovinò la carriera.

Acquisti stellari

Dopo 45 anni, l’Inghilterra si riporta al primo posto in classifica. E’ il 1996 ed il Newcastle mette sotto contratto Alan Shearer, superbomber del Blackburn e della Nazionale inglese: 15 milioni di sterline (19 milioni di euro). Da quel momento il muro viene abbattuto a cadenza annuale: Ronaldo (Barcellona > Inter), Denilson (San Paolo > Betis Siviglia), Vieri (Lazio > Inter). Nel 2000 il record cade addirittura due volte, prima con il passaggio di Hernan Crespo dal Parma alla Lazio (57 milioni di euro) e poi con quello di Luis Figo dal Barcellona al Real Madrid (61 milioni di euro). Nel 2001 è ancora il Real Madrid ad alzare l’asticella portando in maglia bianca Zinedine Zidane, stella francese della Juventus, pagando poco meno di 65 milioni di euro.

L’ultimo record

Nel 2009 Kakà passa dal Milan al Real Madrid per la cifra di 65 milioni di euro. Viene ritoccato per l’ultima volta il limite grazie al portoghese Cristiano Ronaldo, che il Real Madrid preleva dal Manchester United per 94 milioni di euro.

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La presentazione di Cristiano Ronaldo al Real Madrid nel 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Chi è Gareth Bale

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Nome: Gareth Frank Bale

Luogo e data di nascita: Cardiff (Galles), 16 luglio 1989

Nazionalità: gallese

Ruolo: centrocampista esterno sinistro – seconda punta

Altezza e peso: 183 cm, 74 kg

Carriera: 2005-07 Southampton (40 presenze, 5 reti), 2007-13 Tottenham (146 presenze, 42 reti)

Internazionale (Galles): esordio 27 maggio 2006, vs Trinidad & Tobago. 41 presenze, 11 reti

Caratteristiche principali: velocità, cross, calci piazzati

Piede preferito: sinistro

Curiosità: avendo debuttato all’età di 16 anni e 315 giorni, è tuttora il più giovane internazionale gallese della storia

Fabio Ornano
Fabio Ornano
Cagliaritano, classe '81. Pazzo per Brera, Guerin Sportivo e Panini. Da anni membro di MP: principalmente ed inevitabilmente, per scrivere sulla storia del calcio. Italiano ed internazionale.

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