Serie A – La griglia di partenza: 3° Napoli

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Terminato il mercato estivo, continua l’analisi approfondita delle venti squadre di Serie A: un sondaggio interno in redazione ci ha portato a stilare la nostra griglia di partenza. Due volte al giorno, alle 8.30 e alle 16.30, scopriremo piano piano – dall’ultima piazza alla prima – tutte le fazioni che disputano la massima serie nazionale, svelandone punti forti e deboli, oltre che agli obiettivi presumibilmente raggiungibili. Oggi tocca al Napoli, squadra che occupa la nostra 3° piazza virtuale.

COSA VA – La squadra di patron De Laurentis è guidata da Rafa Benitez, allenatore esperto che al primo anno ha centrato già una Coppa Italia, la seconda in tre anni per il Napoli, ed ha giocato una fase iniziale di Champions League meravigliosa concludendo malamente il suo cammino in Europa League: stesso copione quest’anno, con la rovinosa eliminazione dalla Champions League con la brutta serata di Bilbao. Il Napoli era chiamato ad una scossa in campionato ed i suoi uomini hanno risposto presente contro il Genoa, soprattutto grazie all’arma migliore degli azzurri, ovvero l’attacco. Il Napoli può contare su una rosa che soprattutto dalla cintola in su è di assoluto valore: giocatori come Higuain, Callejon, Mertens, Hamsik, De Guzman ed Insigne farebbero la gioia di qualunque squadra. L’attacco non è variato rispetto all’anno scorso, se non consideriamo la partenza di Pandev e l’alone di mistero che circonda Michu, quindi gli schemi offensivi potranno contare su un gruppo già ben rodato ed affiatato. L’innesto di Koulibaly in difesa sembra più che positivo e Rafael non sta facendo rimpiangere troppo un portiere importante come Pepe Reina. Sugli esterni Maggio ha cominciato l’attuale campionato con un piglio migliore rispetto allo scorso anno e potrebbe, insieme a Ghoulam, divenire una certezza, vista la telenovela Zuniga.

COSA NON VA – Un vecchio detto dice “Squadra che vince non si cambia”, ma questo è un detto che probabilmente De Laurentis non conosce bene. La partenza di Behrami dopo l’ottimo scorso campionato e di Pandev e Dzemaili, rimpiazzati da un Gargano eterno amore incompreso e da Michu che si deve ancora capire chi sia realmente, non possono essere considerati affari estivi del calciomercato. In più si aggiunge il problema più grosso al momento di Benitez, ovvero la difesa: l’eliminazione dalla Champions League passa attraverso una partita da consegnare al museo degli orrori difensivi. Marcature saltate, momenti di scarsa lucidità, problemi di posizione… c’è di tutto. Solo il recupero di una forma quantomeno decente di tutto il pacchetto difensivo (era proprio necessario far partire anche Fernandez?) potrà garantire al Napoli di raggiungere i traguardi che si è prefisso, ovvero quantomeno il terzo posto ed un cammino in Europa League più dignitoso delle due uscite precedenti. Da capire soprattutto il rebus esterni: con un Maggio a corrente alternata, un Ghoulam che qualche errore lo commette sempre, un Britos che terzino proprio non è, un Henrique che scalda la panchina ed un Zuniga che si autoesclude dalle convocazioni… per Benitez ci sarà da divertirsi.

COSA ASPETTARSI – La squadra, inutile negarlo, ruota intorno a Gonzalo Higuain: il Pipita lo scorso anno è stato un leader indiscusso della squadra ed ha convinto anche i più scettici grazie ad un campionato magistrale sia come uomo assist che come realizzatore (con un bottino di 17 reti in 33 partite). Se anche quest’anno saprà ripetersi ed attivare le altre punte Callejon e Mertens e se gli inserimenti di Hamsik (che sembra finalmente sulla via del recupero) e De Guzman porteranno i loro frutti il Napoli lotterà per le posizioni di vertice, con l’obiettivo minimo del terzo posto. Sarà importante recuperare soprattutto mentalmente Insigne, apparso in rotta di collisione con i tifosi e troppo fragile dal punto di vista caratteriale, e Jorginho, le cui prestazioni in queste prime partite sono state a dir poco impalpabili. Tutto passerà però dalla difesa, perchè in Serie A ed in Europa se si commettono errori così ingenui chiunque può punirti, sia anche lo Slovan Bratislava. Perchè, se è vero che l’attacco fa vendere i biglietti, è anche vero che è la difesa che fa vincere le partite.

EPISODI PRECEDENTI:

La griglia di partenza – 20° Empoli
La griglia di partenza – 19° Cesena
La griglia di partenza – 18° Palermo
La griglia di partenza – 17° ChievoVerona
La griglia di partenza – 16° Cagliari
La griglia di partenza – 15° Sassuolo 
La griglia di partenza – 14° Hellas Verona
La griglia di partenza – 13° Genoa
La griglia di partenza – 12° Udinese
La griglia di partenza – 11° Atalanta
La griglia di partenza – 10° Sampdoria
La griglia di partenza – 9° Torino
La griglia di partenza – 8° Parma
La griglia di partenza – 7° Lazio
La griglia di partenza – 6° Milan
La griglia di partenza – 5° Fiorentina
La griglia di partenza – 4° Inter

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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