Eredivisie, 34/a giornata: il PSV crolla ad Alkmaar, mani sul titolo per l’Ajax

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L’Eredivisie torna in campo dopo due settimane di stop “forzati”, e vede chiudersi in maniera virtualmente definitiva il testa a testa tra Ajax e PSV Eindhoven che ci ha accompagnato durante la stagione: i Boerens infatti cadono ad Alkmaar, e pur senza il consenso della matematica consegnano virtualmente all’Ajax un titolo di Eredivisie che ad Amsterdam mancava dal 2014.

In una giornata che si prospettava come di assoluto interesse, con le due battistrada contrapposte a due delle realtà più interessanti della stagione regolare, alla Johan Cruijff Arena arriva un Utrecht incerottato (senza Emanuelson, van Overeem, Bahebeck, Kramer e Makienok) ma non per questo rassegnato all sconfitta. Quasi come uno strascico da incubo della semifinale di Champions League gettate al vento all’ultimo secondo contro il Tottenham, la gara inizia con il fulmineo vantaggio dei ragazzi guidati dall’ex-PSV Eindhoven Dick Advocaat: su rilancio lungo di Jensen il pallone arriva tra i piedi di Kerk, che apre sulla sinistra trovando la discesa Boussaid che entra in area di rigore e con il sinistro incenerisce Onana.

Il colpo è di quelli che potrebbe stendere un bisonte, specie perché speculare alla mazzata ricevuta da Lucas Moura contro il Tottenham, ma nel silenzio assordante che cala alla Johan Cruijff Arena i ragazzi di ten Hag trovano l’immediata forza di reagire al gancio dell’Utreg ribellandosi all’idea di vedere svanire anche il sogno di riportare l’Eredivisie a casa propria. Qualche minuto per rinfrescare le idee, e al quindicesimo arriva il pari con l’eterno Huntelaar bravo a insaccare sotto misura su traversone di van de Beek, tenuto in gioco da una dormita dell’ex-Sassuolo Letschert. L’immediato pari rianima il pubblico di casa, che spinge  i propri ragazzi a un vantaggio che arriva sul finale di tempo con uno dei tanti talenti fatti in casa, Donny van de Beek, che di testa spinge in porta il gol che regala la vetta in solitaria all’Ajax. Nella ripresa arriva da Alkmaar la notizia del vantaggio dei Cheesefarmers sul PSV Eindhoven, che scioglie ulteriormente una squadra che trova sugli sviluppi di corner il gol della sicurezza refertato da Tadic, che all’80’ su calcio di rigore fissa il 4-1 finale. Termina con il pubblico di Amsterdam che esplode in una gioia che, pur se ancora non matematica, è ragionevolmente certa con 3 punti e 14 reti di vantaggio nei confronti del PSV Eindhoven; un trionfo, quello di ten Hag, meritato per una compagine che gradualmente con il passare dei mesi ha cominciato a sciorinare un calcio propositivo e spettacolare, figlio dei dettami tecnici di uno degli allenatori più interessanti del Vecchio Continente che con una comunque meravigliosa cavalcata europea ha cominciato a guadagnare apprezzamenti anche fuori dai Paesi Bassi.

La grande rimonta dell’Ajax, figlia di una partenza ad handicap gappata con un prodigioso recupero, vede dell’altra parte il crollo di un PSV Eindhoven arrivato sulle gambe sul rettilineo finale. Usciti mentalmente con le ossa rotte dallo scontro diretto della Johan Cruijff Arena, dopo la sconfitta di Amsterdam i ragazzi di PSV Eindhoven hanno spesso faticato, conquistando i tre punti spesso più con le unghie e con i denti più che con una trama di gioco convincente. Ad Alkmaar, contro un AZ determinato a blindare la propria qualificazione ai Preliminari di Europa League, i ragazzi di van Bommel hanno subito una limpida occasione da rete con de Jong che trova Bizot a murarlo da pochi metri, ma cedono gradualmente pallone e predominio territoriale all’AZ, che con Stens e Til si fa vivo dalle parti di Zoet. Il primo tempo termina a reti invìolate, ma al 4′ della ripresa arriva la svolta della gara (e dell’Eredivisie): su pallone perso da Malen parte il contropiede dei locali, con Seuntjens che ricevuto il pallone pesca d’esterno l’inserimento in area di rigore di Til che riesce a incrociare il pallone dell’1-0. Frastornati per il colpo subito i Boerens rischiano l’immediato 0-2 con Stengs che centra il palo, mentre nell’ultima mezz’ora danno vita a un forcing che si concretizza in un salvataggio sulla linea su rasoiata di Angeliño e un paio di occasioni malamente sciupate da Malen; termina 1-0, con i Cheesefarmers a fare festa e il PSV Eindhoven a piangere un Campionato che, fino a qualche mese fa, sembrava difficile potesse scivolare via dalle mani dei Boerens di van Bommel.

Non riesce a salutare come avrebbe voluto due dei protagonisti della propria storia recente il Feyenoord: all’ultima davanti al proprio pubblico con van Bronkchorst e van Persie in squadra, infatti, i Rotterdammers vengono sorprendentemente superati 2-0 da un ADO Den Haag senza alcun pensiero di classifica per la testa. I gol che decidono la contesa arrivano per mano di Falkenburg di testa e Becker in contropiede; amaro il commiato per il tecnico del Feyenoord, che saluta al termine di un quadriennio fatto di un Campionato, due KNVB Beker e due Johan Cruijff Schaal, così come quello di Robin van Persie che appende gli scarpini al chiodo a valle di una carriera costellata da 693 presenze e 321 reti di cui 46 in 98 apparizioni con i Rotterdammers. Come il Feyenoord, anche l’AZ certifica la propria partecipazione ai prossimi preliminari di Europa League, mentre dal quartetto che a oggi parteciperebbe ai playoff esce clamorosamente a una giornata dalla fine il Willem II: i Tricolores, avanti 2-0 contro l’Emmen, sono travolti dalla fame di salvezza degli ospiti, che con le reti di Slagveer, Ben Moussa e de Leeuw vanificano i centri di Pavlidis ed Isak regalando un’altra stagione in Eredivisie all’Emmen con il Willem II che subisce il sorpasso del Groningen. I biancoverdi piegano senza troppi problemi 3-0 il Fortuna Sittard e, a 90 minuti dal termine della regular-season, sopravanzano il Willem II di un punto; proprio l’Emmen sarà l’ultimo avversario di stagione del Groningen, mentre il Willem II cercherà di riprendersi il posto ai playoff sul campo dell’ADO Den Haag. Rischia anche l’Heracles, che in una partita a dir poco al cardiopalma si fa superare 5-4 in zona Cesarini dall’Excelsior, che con il successo dell’Emmen però non può evitare la Nacompetitie; sicuro della post-season è invece il Vitesse, che demolisce con un tennistico 6-1 il De Graafschap.

Come van Bronckhorst e van Persie, saluto con finale agrodolce anche per Jaap Stam a Zwolle; il futuro tecnico proprio dei Rotterdammers vede il Venlo festeggiare al MAC³PARK con un 4-2 finale privo di conseguenze per i biancoblù; nota ai più da tempo, ma certificata nella giornata di ieri, è infine la retrocessione del NAC Breda, piegato in pieno recupero dall’Hererenveen per 2-1 all’Abe Lenstra Stadion.

EREDIVISIE 2018/19 – 34/a giornata

Heerenveen-NAC Breda  2-1  69′ Lammers (H), 81′ Koch (N), 90′ van Bergen (H)
Feyenoord-ADO Den Haag  0-2  42′ Falkenburg, 58′ Becker
AZ Alkmaar-PSV Eindhoven  1-0  49′ Til
Willem II-Emmen  2-3 35′ Pavlidis (W), 39′ Isak (W), 42′ Slagveer (E), 71′ Ben Moussa (E), 79′ de Leeuw (E)
Zwolle-VVV Venlo  2-4  43′ Thy (Z), 54′ e 67′ Mlapa (V), 65′ van Oijen (V), 74′ Mlapa (V), 85′ Elbers (Z)
Ajax-Utrecht  4-1  1′ Boussaid (U), 14′ Huntelaar (A), 45’+1 van de Beek (A), 75′ e 80′ rig. Tadić  (A)
Heracles Almelo-Excelsior  4-5  4′ Ómarsson (E), 23′ Dalmau (H), 45′ Ómarsson (E), 51′ e 59′ Dalmau (H), 62′ Duarte (H), 71′ Mattheij (E), 89′ Eckert (E), 90’+1 Ómarsson (E)
Vitesse-De Graafschap  6-1  26′ aut. Straalman (D), 37′ e 70′ Buitink (V), 72′ Ødegaard (V), 80′ Darfalou (V), 86′ El Jebli (D), 88′ Musaba (V)
Groningen-Fortuna Sittard  3-0  39′ Gladon, 53′ Doan, 90’+3 rig. Memišević

La classifica dopo la 34/a giornata

Ajax83
PSV Eindhoven80
Feyenoord62
AZ Alkmaar58
Vitesse50
Utrecht50
Heracles Almelo48
Groningen45
Willem II44
ADO Den Haag 42
Heerenveen41
VVV Venlo41
Zwolle38
Emmen35
Fortuna Sittard34
Excelsior30
De Graafschap29
NAC Breda22

Legenda:

Campione – Preliminari Champions League
Preliminari Champions League
Playoff Europa League
Spareggi Europa League
Nacompetitie
Retrocessa

 

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

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