Lezioni di NFL: il punt

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Quarto down: come avrete notato il 90% delle volte la squadra in possesso del pallone decide di liberarsene con un calcio, il cosiddetto punt.
Per usare un’altra percentuale, possiamo dire che il 70% dei punt viene ricevuto dalla squadra in difesa (receiving team), che riprende il gioco con quella presa.

Introduciamo però una serie di regole che in NFL fanno essere il punt una giocata sorprendentemente foriera di sorprese.
Innanzitutto il punt deve essere giocato dall’interno del campo. Se il calciante ha solo un tallone sulla linea bianca dietro la end zone (zona di meta) commette un errore imperdonabile, perchè viene fischiata una safety, due punti vengono dati agli avversari che inoltre ricevono la palla con il kick-off che segue. Per quanto riguarda questa regola giova ricordare che di solito il punter (il giocatore che calcia il punt) sta a circa 10 yard dal centro (detto anche long snapper in questo caso particolare) e che quindi se per esempio la sua squadra si trova a giocare un quarto down sulla linea delle due yard lui ha una situazione intricata tra le mani diponendo di sole sette yard di spazio invece che la decina solita.

Inoltre il punter deve stare attento alla pressione avversaria. Una giocata che non si vede spesso è infatti il punt bloccato. Una volta che la palla è stata toccata dopo il calcio, essa diventa palla viva, o giocabile se preferite. Il che significa che chiunque la può avanzare, determinando un turnover (cambio di possesso) qualora cada in mano avversaria.
Domenica il punter di Baltimore Sam Koch ha calciato un punt toccato dapprima da un uomo di linea di Green Bay e poi da un altro difensore che non è riuscito a controllare l’ovale. A quel punto è intervenuto un giocatore dei Ravens, che è riuscito a ricoprire il pallone e prendere un insperato primo down.

Mettiamo invece che vada tutto bene: il punter calcia e dall’altra parte il ritornatore aspetta il pallone che casca dal cielo. Egli ha tre possibilità: il fair catch, lasciar cadere la palla o afferrarla e ritornarla. L’ultimo caso si spiega da solo, vediamo gli altri due.
Fair Catch: il ritornatore dichiara, con ampi e riconoscibili gesti della mano e del braccio, che non intende ritornare il pallone; il gioco riprenderà da dove egli lo riceve. Il ritornatore diventa intoccabile, perchè qualsiasi tocco di un giocatore della squadra in attacco (kicking team) sul suo corpo viene sanzionato con una penalità.
Palla caduta: la palla lasciata cadere a terra può essere ancora ritornata oppure può essere ricoperta dal kicking team, che bloccandola determina la ripresa delle ostilità (con palla in mano al receiving team) da dove avviene la presa.

Chiaramente se il ritornatore tocca il pallone lo rende vivo, cioè potrebbe regalare la palla all’altra squadra qualora non ne mantenesse il possesso (muffed punt).
Molti ritornatori sono diventati delle star grazie alla loro velocità e affidabilità in questo fondamentale (Devin Hester, Trindon Holliday, Joshua Cribbs in tempi recenti), così come a volte avere un ottimo punter determina una posizione di partenza molto arretrata per i giochi avversari dando un certo vantaggio a chi ce l’ha. Field goal, Kick Off e Punt sono le tre situazioni in cui si ricorre agli special team, cioè le squadre speciali denominate in questo modo perchè spesso sono formate da giocatori che in attacco o difesa non trovano spazio.

Per tutte queste ragioni la tensione durante una partita di football non svanisce mai, nemmeno in quelle situazioni che sembrano meno elettrizzanti come per l’appunto i punt.

La lista delle lezioni, che trovate di seguito, sta raggiungendo dimensioni ragguardevoli. Una di esse è proprio sulle squadre speciali, e può essere utile andarsela a riprendere per capire meglio quella odierna.

Il quarterback ed i passaggi
Il controllo del cronometro
Squadre speciali
Safety, overtime e division
International Series
La play selection
Le penalità
Il quarto down
La matematica nel football
I tipi di attacco
Allineamenti difensivi: 3-4 e 4-3
I Playoff
La strada verso il SuperBowl
Il calendario
Giocatore protetto e non protetto
Le letture del quarterback
Le tracce dei runningback
La Cover 2

Dario Alfredo Michielini
Dario Alfredo Michielini
È convinto la vita sia una brutta imitazione di una bella partita di football. Telecronista, editorialista, allenatore. Vive di passioni quindi probabilmente morirà in miseria. Gioca a golf con pessimi risultati; ma d'altra parte, chi può affermare il contrario?

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