Serie A 2013/2014: Livorno

-

DI NUOVO IN PARADISO – Il Livorno si riaffaccia quest’anno alla massima serie dopo 3 stagioni passate nel purgatorio della serie B. I labronici nell’annata precedente sono stati autori di un calcio convincente e offensivo, guidati da un Nicola che alla sua prima panchina di un certo livello è riuscito a raggiungere la promozione. L’obiettivo di quest’anno è sicuramente riuscire a tagliare tranquillamente e il prima possibile il traguardo della quota salvezza, pensando magari da lì in avanti a stupire il più possibile: per questo oltre alla riconferma dei solidi condottieri della serie B, il mercato ha portato molti giovani di prospettiva da squadre importanti, che aggiungeranno grinta e fame di vittorie. Per completare la rosa al meglio ora la società sta ancora cercando sono un bomber di sicuro affidamento per la serie A e un difensore d’esperienza che possa guidare il reparto arretrato anche contro i grandi attaccanti delle big.

LA DIFESA – Al pacchetto arretrato della stagione precedente sono stati aggiunti due ottimi elementi in ottica titolari: il portiere Bardi in prestito dall’Inter e il difensore Valentini. Il primo è stato autore di grandi prestazioni con la nazionale nei recenti Europei di categoria ed avrà il compito di sostituire Fiorillo, tornato alla Sampdoria. Il secondo è arrivato dal Rosario Central per rinforzare la linea dei 3 difensori, oltre a poter essere schierato come tornante, e verrà quindi affiancato a Bernardini ed Emerson. Completano il reparto Lambrughi e i giovani De Carli, Ceccherini, Mbaye e Piccini che aiuteranno le prime linee a riprender fiato.

IL CENTROCAMPO – Reparto mediano invece quasi invariato rispetto all’anno scorso, con il solo innesto di Leandro Greco, riportato in Italia dal presidente Spinelli dopo l’esperienza all’Olympiakos Pireo. Accanto a lui in mezzo al campo agiranno capitan Luci e Belingheri, mentre sulle fasce spazio alle galoppate di Gemiti a sinistra e del già citato Valentini a destra. Importante inoltre l’arrivo del giovane colombiano Mosquera, definito da molti come l’erede naturale di Gattuso e che bene potrebbe adattarsi alla ruvidità del campionato italiano. Potranno infine dire la loro anche Benassi e Duncan (entrambi in prestito dall’Inter) che chiudono la lista dei centrocampisti insieme a Schiattarella, utilizzato frequentemente da Nicola.

L’ATTACCO – Numeri importanti, quelli che hanno contraddistinto il reparto offensivo toscano durante la passata stagione: Paulinho è stato il miglior realizzatore e questo lo rende punto fermo nelle scelte offensive dell’allenatore. Accanto a lui quasi certamente il titolare sarà Dionisi, altro veterano della squadra nonostante i soli 26 anni, andato a segno ben 16 volte lo scorso anno. Validissima alternativa è Luca Siligardi, autore anche lui di un contributo importante in termini di marcature ed elemento di grande duttilità tattica: l’unico dubbio è rappresentato dal pesante infortunio subito a marzo, che ha concluso anticipatamente la sua stagione e posto dei punti di domanda sul suo ritorno. L’attacco resta quindi allo stato attuale il reparto meno folto e che dovrà essere verosimilmente integrato.

L’ALLENATORE – Davide Nicola

Davide Nicola livorno

Davide Nicola dopo una sola stagione sulla panchina del Livorno è riuscito a raggiungere l’obiettivo che la città intera attendeva da anni: rientrare nel giro delle squadre che contano, con una promozione conquistata ai playoff battendo Brescia ed Empoli. Scontata la sua riconferma, l’allenatore ha voluto semplicemente integrare il gruppo autore del successo, puntando ancora sul 3-5-2 (o 3-4-1-2) che tante soddisfazioni ha nuovamente regalato ai tifosi e alla società. Ed è proprio per poter variare tattica in termini di imprevedibilità e agonismo che l’allenatore ha voluto elementi duttili e tenaci, per attuare un gioco fisico e muscolare in mezzo al campo e veloce sugli esterni, affidandosi anche alla fantasia negli ultimi 30 metri.

LA STELLA – Paulinho

paulinho livorno

Il brasiliano è sicuramente la punta di diamante della squadra: in rosa dal 2005, ha avuto una crescita costante che, nonostante le prime difficoltà di adattamento, lo ha portato a diventare il giocatore più prolifico della squadra. Difatti l’attaccante è stato in grado di sfoggiare una media realizzativa di 1 gol ogni 2 gare nella stagione passata, rivelandosi probabilmente l’uomo più importante nella cavalcata verso la promozione. Piede destro naturale, gioca da seconda punta riuscendo ad unire alle caratteristiche classiche del ruolo una concretezza da attaccante di razza, che potrebbe tranquillamente infastidire molte difese della massima serie.

GIUDIZIO FINALE – Il Livorno si presenta a questa nuova stagione senza aver condotto un mercato altisonante, ma puntellando una rosa già competitiva e lasciandola nelle mani di colui che è riuscito a trovare la quadratura del cerchio. Se gli uomini chiave riusciranno a caricarsi il gruppo sulle spalle, la salvezza non dovrebbe essere un obiettivo troppo ostico. L’importante è che la piazza e la società facciano sentire la propria fiducia anche nei fisiologici momenti bui e che la dirigenza riesca in questi ultimi giorni a portare al cospetto del pubblico del Picchi quegli ultimi elementi che sappiano fornire l’esperienza necessaria nella massima serie ed aiutare i tanti giovani arrivati a crescere e dimostrare il loro valore.

Alessandro Rutar
Alessandro Rutar
Nato a Gorizia nel 1986, segue il calcio con passione dalla finale di Champions League 1996, approfondendolo da lì in ogni suo aspetto. Studia per laurearsi in Relazioni Pubbliche presso l'Università di Udine.

L’Italia ha perso a Milano dopo 96 anni

La sconfitta con la Spagna, al Giuseppe Meazza, esclude l'Italia dalla finale di UEFA Nations League. Quella con la Furia Roja era una semifinale,...
error: Content is protected !!