Calcio femminile: il magico mondo dell’AC Seattle

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Un’avventura unica, diversa da tutte le altre. Il Belpaese brilla e non per modo di dire, in un’esperienza sui generis, certo da raccontare.

Nella Women’s Premier Soccer League, di fatto il secondo ma durissimo livello della piramide dei campionati a stelle e strisce, ecco l’avventura dell’AC Seattle, club dello stato di Washington composto prevalentemente da italiani, a partire dall’allenatore Antonio Cincotta.

I nostri lettori più attenti e affezionati lo conoscono già, perché lo abbiamo intervistato tempo fa, proprio alla vigilia della partenza per gli States. Volo verso la costa del Pacifico, dove un tempo c’erano i Supersonics, la città del grunge, l’ambientazione di Grey’s Anatomy. Nell’immaginario collettivo mondiale, Seattle è un posto attraente e, a sentire l’ex tecnico del Fiammamonza, perfetto per fare calcio.

Foto AC Seattle PH-America
Foto AC Seattle PH-America

La domanda allora è una: funziona il tiqui-taca femminile, dall’altra parte del mondo? I fatti direbbero di sì, perché Cincotta, con una squadra costruita con professionalità e competenza, attraverso l'”importazione” di talenti provenienti dal calcio italiano, sta ottenendo risultati, anche contro realtà che da anni ben figurano in questo campionato lungo, massacrante e tutt’altro che facile.

Mentre l’Italia di Antonio Cabrini attende con ansia il calcio d’inizio dell’Europeo, proprio alcune probabili leve future della Nazionale faticano e sudano sotto il sole degli Stati Uniti, in campi dove già la sola presenza delle linee del football americano rendono l’esperienza più unica che rara. Diversa dal solito. Formativa, senz’altro, merito di una società e di uno staff originale e dalla mission inconfondibile: la creazione di un ponte fra italoamericani e madrepatria, fra USA e Italia.

Leggiamo, per esempio, sul sito ufficiale del club: “Il team dell’AC Sattle PH-America rappresenta una dei più importanti tentativi di innovazione nel calcio. L’idea è di creare uno scambio culturale fra USA e Italia, con lo scopo di avvicinare gli stili dello sport dei due paesi, attraverso il calcio femminile. Da novembre, il club ha speso tempo e risorse avviando una importante attività di scouting in Italia, paese dalla notevolissima cultura sportiva. La squadra parteciperà alla famosa WPSL (Women’s Premier Soccer League, ndr), con un organico inusuale, composto da molte calciatrici italiane, che giocheranno insieme alle colleghe americane. Per questa opportunità, va ringraziato Giuseppe Pezzano, laborioso business man negli States, per molti anni grande intermediario fra calcio americano ed europeo. È fondatore e Chief Executive della Osa Soccer Consulting, compagnia leader nelle consulenze calcistiche. Sponsor principale della squadra è Pure Health America, un’importante compagnia che opera nel campo della prevenzione e della salute, la cui sede è a Los Angeles (California). Compagnia guidata da un manager italiano, Matteo Sala. Oltre alle attività sul campo, il gruppo lavorerà su una grossa attività a livello di stampa e informazione, sia negli USA che in Italia. L’obiettivo è mostrare quanto sia importante cooperare, allargare i propri interessi e le proprie prospettive. Useremo lo sport per provare che culture distanti possono unirsi”. 

Così, ecco che in luglio riceviamo (volentieri) un’email da mister Cincotta, che ci racconta come sta andando questa avventura, evidentemente importante sia per i risvolti strettamente tecnici che per l’ambizione del progetto. Con lui, in rosa, moltissime calciatrici nostrane, giovani e ambiziose, ben coinvolte nella nuova realtà americana. Da Alia Guagni a Ester Postiglione, da Viviana Schiavi ad Alessandra Barreca, passando per Deborah Salvatori Rinaldi e Francesca Mammoliti, Alessandra Nencioni ed Elisa Colle. L’elenco non finisce qui (i curiosi potranno consultare il roster direttamente sul sito dell’AC Seattle).

Immagine tratta da acseattle.com
Immagine tratta da acseattle.com

Antonio ci descrive la sua esperienza, che passa attraverso risultati positivi e incoraggianti, non senza qualche sconfitta. Siamo all’indomani della sconfitta (4-2) contro le Portland Diamonds, che “brucia tantissimo” ma forse è da spiegare in parte con la vicinanza alla sfida con la capolista Seattle Reign B, vinta in rimonta con “straordinario impegno”. Nella NWSL si gioca praticamente sempre, le partite sono molto ravvicinate e i tempi di recupero spesso non esistono: si passa da un ko a una vittoria nel giro di 24/48 ore, frequenti sono gli infortuni ma indiscutibili sono abnegazione e voglia di fare delle ragazze del Seattle.

Pochi giorni dopo il nostro contatto con mister Cincotta, aprendo siti e giornali troviamo la bella notizia: l’AC Seattle ha vinto la sua prima Evergreen Cup, battendo 2-1 l’Emerald City. Con questo titolo, che di fatto premia la squadra campione dello stato di Washington, Nencioni e compagne hanno guadagnato l’accesso alla fase finale del campionato, che inizierà il 12 luglio.

L’appetito vien mangiando, come sanno tutti: diamo un in bocca al lupo a Cincotta e alle sue ragazze, certi che ne varrà la pena e che sono queste le storie che è bello raccontare quando si scrive di sport.

Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

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