Serie A, 5/a giornata: Juve e Napoli da sole in testa, Milan ok di rigore

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Settimana densa quella di Serie A, che archiviata la quarta giornata di Campionato nello scorso week-end, completa in infrasettimanale anche la quinta: tante le reti di giornata, ben ventisette, in una giornata nella quale fa sicuramente rumore il robaonte successo del Napoli a Roma, con gli Azzurri che stendono 4-1 la Lazio all’Olimpico e si prendono la testa della classifica assiema alla Juventus Campione in carica.

Nel cielo di Roma suona alto il ruggito della banda di Maurizio Sarri, che all’interno di una gara dai due volti travolge la Lazio di Simone Inzaghi, al termine di una contesa nella quale al riposo i partenopei vanno sotto di una rete. La prima frazione infatti è estremamente equilibrata, tra due delle squadre del momento per condizione fisica; intensa, ma relativamente avara di emozioni, la gara è sbloccata dalla zampata di De Vrij, che su un traversone di Immobile è bravo a fulminare Reina deviando di prima intenzione sotto la traversa. Proprio De Vrij però, assieme a Bastos, è costretto a lasciare il campo per infortunio: nella ripresa, con la difesa laziale decimata dagli infortuni, Sarri presenta un Napoli ben più determinato, che in avvio di secondo tempo capovolge la contesa con il gol in mischia di Koulibaly, la rasoiata di Callejón, e l’autentico prodigio di Mertens che indovina una palombella da fenomeno che si addormenta all’incrocio dei pali mettendo al tappeto la Lazio, colpita anche allo scadere da Jorginho nel finale.

Vince di misura anche la Juventus, che grazie a una zampata di Mandžukić stende la Fiorentina: tanti i cambi tra le fila bianconere per Massimiliano Allegri, che lancia tra gli altri Sturaro terzino e Bentancur in mediana assieme a Matuidi. Pur tenendo il pallone tra i piedi più a lungo, i bianconeri padroni di casa faticano ad avere la meglio sull’ottima Fiorentina di Stefano Pioli, che pimpante e di personalità tiene bene il campo, pur facendosi vedere poco dalle parti di Szczęsny. In avvio di ripresa l’episodio che decide la contesa: Cuadrado crossa dalla trequarti un pallone sul quale Higuaín non arriva per un soffio, seguito però a ruota da Mandžukić che insacca di testa bruciando il neo-entrato Bruno Gaspar.

Ridotti in dieci per l’espulsione di Badelj, gli ospiti provano nel finale a trovare il gol del pari, ma nonostante qualche sbandamento della difesa piemontese all’Allianz Stadium il risultato non cambia più; il minimo sindacale basta anche al Milan, che contro una SPAL generosa ma spuntata si fa bastare due tiri dal dischetto per centrare i tre punti, grazie alle reti di Rodríguez e Kessié. Sul campo del Benevento, demolito domenica scorsa dal Napoli, passeggia la Roma di Di Francesco, che con una partita in meno sale a 9 lunghezze: Džeko insacca due palloni, oltre a centrare due legni e a rendersi protagonista delle azioni che portano alle autoreti di Lucioni e Venuti, che fissano il 4-0 finale dei capitolini ai danni dei Sanniti, ultimi e ancora privi di punti.

Scendendo in classifica, importanti i successi di Atalanta e Torino, che si confermano nella metà di destra della graduatoria inguaiando rispettivamente Crotone e Udinese: gli orobici ipotecano i tre punti andando a riposo sul 3-0 con i centri di Petagna, Caldara e Iličič. Nel secondo tempo la doppietta di Gómez, inframezzata dal primo gol in carriera di Tumminiello per la rete della bandiera calabrese, fissa l’1-5 finale; colpo in trasferta anche per il Torino, che piega 3-2 un Udinese capace di centrare un solo successo a fronte di quattro sconfitte, e ora chiamata alla difficile trasferta dell’Olimpico di sabato pomeriggio.

A chiudere il programma, al Bentegodi Hellas Verona e Sampdoria chiudono a reti invìolate, mentre al Ferraris l’altra compagine di Genova, il Genoa, trova con lo spunto di Laxalt il vantaggio contro il ChievoVerona ma è costretto dieci minuti scarsi più tardi a raccogliere in fondo alla propria rete il gol del pari, in virtù dell’inserimento in area vincente di Hetemaj. Alla Sardegna Arena, infine, il Sassuolo di Bucchi centra il primo, meritato, successo in Campionato: a sentenziare il Cagliari è l’ex Alessandro Matri, che dopo aver fallito un calcio di rigore si riscatta nella ripresa ancora dal dischetto, scrivendo ancora dagli undici metri lo 0-1 finale.

SERIE A – 5/a giornata

martedì 19/09

Bologna-Inter  1-1  32′ Verdi (B), 76′ rig. Icardi (I)

mercoledì 20/09

Benevento-Roma  4-0  22′ Džeko, 35′ aut. Lucioni, 52′ Džeko, 74′ aut. Venuti
Atalanta-Crotone  5-1  6′ Petagna (A), 25′ Caldara (A), 38′ Iličič (A), 63′ Gómez (A), 68′ Tumminiello (C), 73′ Gómez (A)
Cagliari-Sassuolo  0-1  60′ rig. Matri
Genoa-ChievoVerona  1-1  62′ Laxalt (G), 73′ Hetamaj (C)
Juventus-Fiorentina  1-0  52′ Mandžukić
Milan-Spal  2-0  26′ Rig. Rodríguez, 61′ Rig. Kessié
Hellas Verona-Sampdoria  0-0
Lazio-Napoli  1-4  29′ De Vrij (L), 54′ Koulibaly (N), 56′ Callejón (N), 59′ Mertens (N), 90’+1 rig. Jorginho (N)
Udinese-Torino  2-3  9′ Belotti (T), 30′ aut. Hallfreðsson (U), 48′ rig. De Paul (U), 67′ Ljajić (T)

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

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