Rodriguez-Kessié da rigore, SPAL superata 2-0: Milan ok senza affanni, ora è quarto

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Dal nostro inviato allo stadio San Siro di Milano.

Il Milan supera senza troppi affanni la SPAL per 2-0: decidono i rigori trasformati da Rodríguez e Kessié. Prestazione sufficiente per i rossoneri che portano a casa il massimo risultato con il minimo sforzo e conquistano il quarto posto in classifica; terza sconfitta di fila per gli uomini di Semplici, stavolta poco convincenti e ora costretti a guardarsi con attenzione alle spalle in classifica.

Bastano pochi minuti di gioco per capire il canovaccio della gara: il Milan, molto meno rivoluzionato rispetto alle attese della vigilia, controlla il pallino del gioco, proponendo un gioco anche piacevole soprattutto attraverso gli scambi sull’out di destra, mentre la SPAL cerca di difendersi rimanendo molto bassa, nel tentativo di limitare gli avversari. Il gol è però nell’aria e alla fine, dopo un bell’intervento di Gomis sul tiro violento di Abate, il vantaggio rossonero arriva alla metà del primo tempo da calcio di rigore: Kalinić è veloce ad avventarsi sul pallone respinto così così dal portiere ospite sul tiro di Rodríguez e viene atterrato da Gomis proprio sotto gli occhi dell’arbitro Abisso. E dagli undici metri, Rodríguez rimane lucido, mettendo il pallone all’angolino dove il portiere non può arrivare. La rete, però, non sblocca gli equilibri in campo: i ragazzi di Montella continuano a giocare senza riuscire a creare occasioni clamorose, mentre i biancazzurri mostrano solo qualche timido segno di reazione soprattutto alla fine del primo tempo. Un moto d’orgoglio che, tuttavia, non è sufficiente per poter fare male a un Milan così ordinato.

Nella ripresa, però, la partita diventa decisamente più divertente, con la SPAL che inizia a proporre tanta intensità e qualche giocata di maggior rilievo, mentre i rossoneri provano ad approfittare dei maggiori spazi: prima Salomon rischia l’autorete, deviando il cross di Rodríguez sull’esterno dela rete; poi, dall’altra parte, Bonucci salva con un buon intervento sulla linea il colpo di testa di Mattiello, arrivato in area con un gran inserimento. Ma, a mezz’ora dalla fine, gli uomini di Montella riescono a trovare il gol del 2-0 che dà il colpo mortale agli ospiti proprio nel momento più delicato, ancora una volta da calcio di rigore: stavolta è Kessié a conquistarselo, con Felipe che, per l’ennesima volta in difficoltà quando puntato, atterra l’ex Atalanta in piena area. E proprio l’ivoriano si prende la responsabilità di calciare: palla da una parte, portiere dall’altra. Una rete che abbassa definitivamente i ritmi della gara, nonostante il cuore messo dalla SPAL nel provare a riaprire la gara: il Milan controlla con sicurezza fino al triplice fischio senza creare occasioni né prendendo rischi in difesa. Secondo successo di fila per i rossoneri, che scavalcano la Lazio e si piazzano al quarto posto in classifica; meno convincente, stavolta, la prestazione della squadra di Semplici, raramente dimostratasi pericolosa dalle parti di Donnarumma.

MILAN-SPAL  2-0  (1-0)

MILAN (3-5-2): Donnarumma 6; Zapata 6, Bonucci 6.5, Romagnoli 6.5; Abate 6.5, Kessié 7, Biglia 6.5 (82′ Locatelli sv), Çalhanoğlu 5.5 (74′ Bonaventura 6), Rodríguez 7; Kalinić 6.5 (62′ Suso 6), André Silva 5.5. A disp.: A. Donnarumma, Storari, Calabria, Musacchio, Paletta, Gabbia, Mauri, Borini, Cutrone. All.: Montella 7
SPAL (3-5-2): Gomis 5.5; Salamon 5.5, Vicari 6, Felipe 5 (70′ Schiavon 6); Lazzari 5.5, Mora 6, Viviani 5.5, Grassi 5 (58′ Schiattarella 6), Mattiello 6; Antenucci 5.5, Paloschi 5 (62′ Borriello 5). A disp.: Poluzzi, Marchegiani; Cremonesi, Belemo, Bonazzoli, Konaté, Vaisanen, Schiavon, Vitale, Costa. All.: Semplici 5.5
Arbitro: Abisso della sez. di Palermo
Marcatori: 26′ Rig. Rodríguez, 61′ Rig. Kessié
Note-Ammoniti: Romagnoli (M); Schiattarella, Schiavon (S)

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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