Verso la Russian Premier League 2014-15: il Rubin Kazan

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A pochi giorni dall’inizio del campionato russo di calcio Mondopallone vi offre le dettagliate analisi di tutte le sedici squadre: oggi parliamo del Rubin Kazan.

LA RIVOLUZIONE D’INVERNO-Dopo oltre un decennio di guida Berdyev a Kazan c’è stata una vera e propia rivoluzione che ha modificato tutti gli equilibri del club. La nuova dirigenza e il tecnico turkmeno, noto per tenere sempre tra le mani durante le gare un rosario musulmano, avevano vedute opposte e le loro strade si sono separate. Al Rubin si sono trovati tutti impreparati, senza quel padre che da tempo immemore gestiva ogni situazione e che sapeva sempre cosa fare per risolverle. Molti dei principali calciatori tartari hanno abbandonato la squadra, vedi Marcano, Rondon, oppure il perno della squadra Natkho, mentre gli altri hanno cominciato a porsi dei dubbi sul nuovo tecnico, Bilyaletdinov, ed effettivamente non avevano tutti i torti. Al posto di Berdyev far arrivare uno che non aveva mai allenato e che non era in possesso del patentito non è stata una grande scelta, o meglio non era una decisione che si prefigurava vantaggiosa e proficua.

OBIETTIVO EUROPA-Dopo tanti anni passati nelle competizioni europee, che hanno perso al Rubin di farsi una nomea internazionale importante, l’assenza degli impegni internazionali è pesante. Ecco perchè deve essere una cosa passeggera, non deve divenire una costante. Rientrare in Europa però sarà tutt’altro che facile. Molti club in Russia hanno delle rose adatte per farlo, mentre il Rubin ha molte incognite, tra calciatori che potrebbero andarsene, vedi Mogilevets e Eremenko, e giocatori che arrivano da esperienza tribolate, come Livaja. Soltanto l’esplosione di quei giovani interessanti che il Rubin può vantare tra le proprie fila potrà consentire ai Tartari di disputare un buon campionato.

Kurban Berdyev, ex tecnico del Rubin Kazan.
Kurban Berdyev, ex tecnico del Rubin Kazan.

LA DIFESA: VOTO 6,5-Con Berdyev era il reparto migliore, quello che non faceva passare nessuno. Da quando se ne è andato il tecnico turkmeno anche il pacchetto arretrato non è più stato all’altezza, anche a causa delle partenze di alcuni giocatori importanti. Il faro della difesa rimane comunque l’esperto centrale difensivo spagnolo Cesar Navas, divenuto ormai una bandiera del club tartaro; al suo fianco trovano spazio Burlak, ex Lokomotiv, Kuzmin, il capitano e l’ex Rostov Getigezhiev. Sulla fascia Mavinga non ha mai convinto appieno e Bylyaletdinov probabilmente gli preferirà i giovani Naibullin e Kvrkvelia. In porta Ryzhikov è un ambito portiere che in passato è stato accostato allo Spartak Mosca.

IL CENTROCAMPO: VOTO 6,5-A centrocampo spicca il dilemma Mogilevets: il talentuoso giocatore di proprietà dello Zenit dovrebbe tornare a San Pietroburgo, e per il Rubin sarebbe una perdita rilevante. A proposito di dubbi, non esiste ancora la certezza che Eremenko rimanga a Kazan. Le uniche certezze sono dettate da Kyslyak, poliedrico mediano bielorusso, Karadeniz, bandiera della compagine, Ozdoev e il nuovo arrivato Bibilov. Wakaso non ha buoni rapporti con l’allenatore, mentre Carlos Eduardo da tempo si allena con la squadra riserve per motivi disciplinari.

Marco Livaja con la maglia dell'Atalanta.
Marco Livaja con la maglia dell’Atalanta.

L’ATTACCO: VOTO 6,5-Un reparto giovane, interessante, forse ancora un po’ acerbo. Escludendo l’esperto Devic, che ha già convinto lo scorso anno, è Marco Livaja l’attaccante più anziano del Rubin: difficilmente la confusione che regna in questo momento a Kazan pare poterlo aiutare, dopo i problemi patiti in Italia, ma in Tatarstan ci sperano. Meglio comunque puntare su Kanunnikov, capace di giocare in tutti i ruoli dell’attacco, e soprattutto su Azmoun, prospetto iraniano interessantissimo. Chiude il pacchetto offensivo Portnyagin, calciatore che prometteva bene ma che non è mai riuscito a esplodere definitivamente.

LA STELLA: GOKDENIZ KARADENIZ-Al Rubin da sei anni, è stato uno dei pochi giocatori impermeabili ai continui scombussolamenti effettuati a Kazan. Sono passati allenatori, giocatori e dirigenti ma lui è sempre lì a trascinare il club anche nei momenti più difficili, con le sue reti e le sue giocate. Rapido, minuto, capace di inserirsi e puntare l’avversario, Karadeniz è entrato di diritto nella storia del Rubin Kazan. Memorabile il suo gol al Camp Nou, nel 2-1 storico del 2009.

IL CAPITANO: OLEG KUZMIN-Difensore classe 1981, può giocare sia come terzino che come centrale. Arrivato dalla Lokomotiv nel 2010, ha saputo immediatamente integrarsi nella solidissima difesa di Berdyev, soprattutto grazie alla sua completezza, utile per una compagine che, appunto, faceva della retroguardia la sua forza. A Kazan lo amano non solo per le sue doti da calciatore, ma anche per il suo essere uomo. La consegna della fascia, dopo l’addio di Sharonov, è stata una logica conseguenza.

L’ALLENATORE: RINAT BILYALETDINOV-Allena, anche se non ha il patentino. Bilyaletdinov è sicuramente l’uomo più inadatto per ricoprire questo ruolo, soprattutto in una piazza che ha subito un clamoroso ridimensionamento in inverno. Non ha mai allenato un club in vita sua e i risultati si sono visti: liti con alcuni calciatori, uscita di scena dall’Europa League contro il Betis, poi retrocesso nel suo campionato, dopo aver vinto 11 partite su 12 sotto Berdyev, e campionato concluso in maniera imbarazzante. Passare da Berdyev, straordinario conoscitore di tattica e ottimo comunicatore (con i giocatori soprattutto, dato che con la stampa era molto restìo e schivo), a Bilyaletdinov è stato un trauma difficilmente superabile per tutti i tifosi del Rubin.

Azmoun, stella iraniana classe 1995
Azmoun, stella iraniana classe 1995

LA FORMAZIONE TIPO-Ozdoev e Burlak, pupilli di Bilyaletdinov, avranno il posto assicurato. Se dovesse andarsene Mogilevets è Kyslyak il favorito per il posto in mediana, con Bibilov che potrebbe lottare per un posto sulla trequarti. In attacco ballottaggio Livaja-Devic, senza sottovalutare la presenza di Azmoun.

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Le puntate precedenti:

16 Luglio-FK KRASNODAR

17 Luglio-CSKA MOSCA

18 Luglio-TEREK GROZNY

19 Luglio-SPARTAK MOSCA

20 Luglio-ROSTOV

22 Luglio-FK UFA

24 Luglio-ZENIT SAN PIETROBURGO

26 Luglio-KUBAN KRASNODAR

27 Luglio-URAL EKATERINENBURG

29 Luglio-ARSENAL TULA

31 Luglio-DINAMO MOSCA

Michael Braga
Michael Braga
Grande appassionato di calcio russo, tifoso dello Zenit San Pietroburgo. Estimatore del calcio giocato nei luoghi meno nobili e più nascosti, preferirebbe vedere un Torpedo-Alaniya rispetto a uno Juventus-Milan.

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