Verso la Russian Premier League 2014-15: il CSKA Mosca

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A pochi giorni dall’inizio del campionato russo di calcio Mondopallone vi offre le dettagliate analisi di tutte le sedici squadre: oggi parliamo del CSKA Mosca.

L’ORGOGLIO DELL’ARMATA ROSSA-Il CSKA è il club moscovita che meglio si è disimpegnato negli ultimi anni. Due titoli consecutivi, a spezzare l’egemonia di Zenit e Rubin durata un lustro, ottime prove in Europa e nelle altre competizioni nazionali: in totale sono 29 i trofei, più la ciliegina sulla torta, la Coppa Uefa di quasi un decennio fa. Come noto il CSKA è una polisportiva ed il calcio è soltanto uno dei tanti sport dove la squadra che in epoca sovietica era sotto l’egida del ministero della difesa cerca di ben disimpegnarsi. Tra i momenti più gloriosi è sicuramente da annoverare il raggiungimento dei quarti di finale di Champions League, nel 2010.

CSKA Mosca esulta PP
Tosic, Musa e Schennikov esultano dopo un gol

UNA RIMONTA INCREDIBILE CULMINATA COL TITOLO-Dopo il 2-0 patito a ottobre con lo Zenit in pochi pensavano di poter raggiungere la Champions League, figurarsi la prima piazza. Gli uomini di Spalletti hanno rallentato molto a novembre ma è stato un filotto di dieci vittorie nelle ultime dieci gare a permettere al CSKA di vincere il campionato, con la complicità di Zenit e Lokomotiv, non così ciniche nelle giornate finali. Dopo la vergognosa sconfitta di Plzen lo spogliatoio poteva rompersi, sfaldarsi: memori della stagione precedente e della batosta dell’AIK i ragazzi di Slutskij non si sono demotivati e hanno centrato un clamoroso bis. Si ripeteranno ancora quest’anno? Complicato, ma rimangono tra i favoriti e hanno tutte le carte in regola per farlo.

LA DIFESA: VOTO 7-E’ praticamente lo stesso pacchetto arretrato della nazionale russa, che sotto l’egida di Fabio Capello ha subito davvero un numero esiguo di reti. Dopo il fallimentare Mondiale, però, potrebbero cadere le solide certezze di Akinfeev, uno dei pilastri della squadra. I centrali Ignashevich e Berezutskij sono possenti ed esperti, ma facilmente attaccabili in velocità. Mario Fernandes e Schennikov due terzini bravi a coprire ma abili anche in fase di copertura. Nel complesso un reparto esperto e affidabile, principale protagonista del doppio titolo.

IL CENTROCAMPO: VOTO 7,5-Qualità e quantità. La linea mediana del CSKA si presenta con un giusto miscuglio di calciatori aventi caratteristiche complementari. Wernbloom e Cauna possono fare legna e recuperare palloni, Elm, Tosic, Dzagoev e Milanov sono in grado di inventare e creare luce in fase offensiva. Unico neo l’esiguo numero di centrocampisti presenti in rosa, soprattutto per una squadra che gioca su tre fronti con il desiderio di giocarsela fino in fondo in ogni torneo al quale partecipa.

L’ATTACCO: VOTO 7,5-L’attacco rischia di dipendere troppo da Doumbia, anche se il CSKA è una squadra che conta molto anche sui gol dei centrocampisti offensivi. L’ivoriano, non convocato al mondiale, è un attaccante straordinario, che può garantire un elevato numero di reti durante l’anno. Discorso diverso per il nigeriano Musa, spesso incapace di esplodere la sua buona volontà e raramente decisivo; Panchenko, prelevato dal Tom, pare più un ricalzo per alcune partite di campionato, mentre Bazelyuk è un interessante prospetto che già lo scorso anno si è messo in mostra segnando alcuni reti con la squadra maggiore. In molti, infine, si aspettano il decollo di Vitinho.

Zoran Tosic
Zoran Tosic

LA STELLA: ZORAN TOSIC-Il centrocampista serbo ex Manchester United è sicuramente uno dei punti cardine del CSKA Mosca. Dotato di un ottimo tiro, fornisce all’attacco rossoblu estro e fantasia. E’ decisamente più continuo di Dzagoev e lo scorso anno ha trascinato i suoi in una rimonta che in inverno sembrava impossibile. L’impressione è che anche in questa stagione sarà lui, assieme a Doumbia, l’uomo in più per Slutskij.

Akinfeev, capitano del CSKA
Akinfeev, capitano del CSKA

IL CAPITANO: IGOR AKINFEEV-Una certezza. O forse non più. Il pessimo mondiale brasiliano potrebbe avere ripercussioni insanabili per Igor Akinfeev, grande uomo e stimato portiere. E’ inutile fare ogni altro tipo di discorso: è il migliore portiere di Russia, ma sta a lui dimostrarlo e dimostrare che in Brasile ci è andato il fratello. Bandiera del CSKA, con il quale gioca da oltre un decennio, ha ricevuto negli anni numerose offerte da società europee importanti. Ma lui ha rifiutato, perchè ama questa maglia e vuole continuare a indossarla.

L’ALLENATORE: LEONID SLUTSKIJ-Simpatico tecnico ex Krylya Sovetov, Leonid Slutskij ha saputo mettersi in gioco alla grande due anni fa, quando in molti lo ritenevano inadatto dopo il clamoroso ko di agosto con l’AIK Solna. Fu proprio quella sconfitta a rigenerare lui e il suo rapporto con i giocatori. Da quel momento sono arrivati due titoli e una supercoppa di Russia, con il desiderio di fare il bis a Krasnodar tra qualche giorno. Unica incognita l’Europa: in questi due anni lontano dalla Russia non ha trovato l’amalgama giusta, trovata invece nel 2010, con i quarti di Champions; per il prestigio del club e del movimento è d’obbligo non deludere nella prossima edizione della Champions League.

FORMAZIONE TIPO-La difesa sembra il ruolo meno soggetto a cambiamenti, mentre dalla mediana in su ci potrò essere maggiore spazio per il turn over: Elm e Tosic, così come Dzagoev, appaiono insostituibili. Doumbia è il titolare inamovibile in attacco, con Musa come primo sostituto.

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Michael Braga
Michael Braga
Grande appassionato di calcio russo, tifoso dello Zenit San Pietroburgo. Estimatore del calcio giocato nei luoghi meno nobili e più nascosti, preferirebbe vedere un Torpedo-Alaniya rispetto a uno Juventus-Milan.

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