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I Pionieri del Calcio – Il St. Joseph’s e la sua stella Salvu Troisi: l’epoca d’oro del calcio maltese

Al centro dei traffici commerciali nel Mediterraneo, l’isola di Malta ha sempre rivestito una notevole importanza strategica. Tanti popoli, a partire dalla storia antica, hanno occupato il suolo maltese rivendicandone la sovranità. Nel XIX secolo Malta era sotto il dominio britannico, che l’aveva ufficialmente annessa al proprio governo nel 1816 per sfruttare la sua posizione geografica, a metà tra Gibilterra e l’istmo di Suez sulla rotta per le Indie Orientali. Viste le circostanza, l’avvento del nuovo sport di culto chiamato calcio fu una conseguenza naturale.

Il calcio nella città di Msida

Come riporta Carmel Baldacchino, profondo conoscitore della storia del calcio maltese, nei suoi articoli di approfondimento sul Times of Malta, nel distretto di Msida il calcio arrivò nel 1908 con la fondazione del Msida United. Questa squadra perse nettamente (4-0) la sua sfida inaugurale contro il Lyceum FT il 7 novembre 1908. Continuò a giocare in via occasionale partite amichevoli fino al marzo 1910, quando prese parte alla Junior Cup organizzata dalla Federazione Maltese (MFA). In semifinale vinsero contro i concittadini del St. Joseph’s United, che erano stati appena fondati, ma in finale dovettero arrendersi allo Sliema.

La parabola dello Msida United sembrava ascendente, visto il bel risultato in coppa, ma non fu così. Era in tutto e per tutto una squadra giovanile e, alla lunga, non sarebbe stata in grado di competere con squadre ben più esperte. Al contrario, i cugini del St. Joseph’s United seppero accrescere la propria reputazione attraverso un gioco intelligente e veloce che mostrarono in alcune amichevoli. Il primo campionato maltese di calcio venne disputato nel 1910. Vi parteciparono solamente cinque squadre: Floriana, Sliema Wanderers, Boys Empire League, Malta University e, appunto, St. Joseph’s United.

Ascesa e oblio del St. Joseph’s United

Il St. Joseph, trascinato dalla propria stella Salvu Troisi, vinse le prime due partite contro Boys Empire League e Malta University. I due successi entusiasmarono la gente di Msida, che si recò in massa al National Football Ground in occasione della sfida decisiva contro lo Sliema. Le cose, però, non andarono nel modo sperato. A metà del secondo tempo gli Wanderers si portarono in vantaggio sul 2-1 e gli spettatori, infuriati, invasero il campo. La partita fu sospesa e data vinta allo Sliema. Per protesta, i giocatori del St. Joseph’s non si presentarono in campo nell’ultima sfida contro il Floriana, regalando di fatto a questi ultimi la vittoria del titolo.

L’anno seguente, vista la sua cattiva reputazione, il St. Joseph’s non venne invitato alla disputa del nuovo campionato. Tuttavia, verso la fine della stagione, i proprietari del Mile End Sports Ground organizzarono una coppa e allargarono l’invito alla squadra di Msida. Nella gara inaugurale lo United,  grazie alla provvidenziale doppietta di Salvu Troisi, sconfisse il Senglea Shamrocks per 2-1 e in semifinale, ribaltando gli sfavori del pronostico, ebbe la meglio sul Valletta United. La corsa del St. Joseph’s si fermò però nell’atto finale, sconfitto nettamente dal St. George’s per 3-0.

La stella di Salvu Troisi, il più talentuoso di tre fratelli

Nella famiglia Troisi i provetti calciatori erano ben tre: Ġużi, Anthony e Salvu. Ognuno di loro, chi più chi meno, si distinse in ambito calcistico. Ġużi ebbe una carriera più breve e militò soltanto in club della sua città (St Joseph’s United, Msida Rangers e Msida United). Anthony, il più giovane, vide decollare la propria carriera nel 1910, quando giocò per il Msida United nella prima competizione della Coppa di Malta e giocò per altri dieci anni, indossando anche la maglia del Floriana. Ma Salvu era indubbiamente quello a cui il Dio del calcio aveva concesso il talento più grande.

Nato a Birkirkara il 23 aprile 1892, Troisi aveva iniziato a giocare a calcio con il Msida United nel 1908. Non gli ci volle molto tempo per diventare uno dei migliori attaccanti interni della sua generazione. Le sue buone prestazioni attirarono l’attenzione del Floriana, che lo ingaggiò al termine del 1910. Salvu contribuì in maniera decisiva alla vittoria della Coppa di Malta e alla conquista del secondo titolo in campionato per il Floriana. Al termine del campionato, tornò al St Joseph United, facendo parte della squadra che uscì sconfitta 0-3 contro il St George’s nella finale della Mile End Cup.

Addio, sfortunato campione

Il 27 gennaio 1917 venne organizzata un’amichevole tra una rappresentativa maltese e la United Service League, composta da commercianti britannici stanziati a Malta. Per i romantici si trattò di un vero e proprio confronto “Malta vs Gran Bretagna”, anche se naturalmente l’amichevole non aveva niente dell’internazionalità o dell’ufficialità. Finì 3-2 per i britannici, ma Salvu Troisi, schierato come attaccante centrale, realizzò il gol del provvisorio 1-0.

Troisi era un attaccante formidabile e riuscì – cosa non propriamente facile in quegli anni – a varcare i confini nazionali: seguendo le orme dei connazionali Ruggieru Friggieri, Emmanuel Vella e Salvu Tabone, si trasferì per un breve periodo in Italia, dove vestì la maglia del Napoli. Qualità tecnica e vivacità lo rendevano un attaccante di prim’ordine. Anche per il nostro paese. Secondo alcuni, in una eventuale lista riguardante i calciatori maltesi più forti della storia, il suo nome non potrebbe mancare. Tuttavia Malta pianse prematuramente la scomparsa del suo calciatore più talentuoso. Salvu trovò la morte a nemmeno trent’anni, a causa dell’influenza spagnola che aveva mietuto milioni di vittime in tutta Europa.