Il Lugano chiude superando lo Zurigo campione: 2-1

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Dal nostro inviato a Lugano (CH)

Si chiude, con la premiazione dei giocatori che non ci saranno più nella prossima stagione (Lovrić, Marić, Lavanchy, Yuri, Custodio). La partita, tra i vincitori della Coppa e quelli del campionato, è una divertente passerella di fine stagione, che si decide nel primo tempo con la doppietta, in rimonta, di capitan Sabbatini, che risponde alla rete iniziale ospite di Gogia.

Passano solo 2′ e lo Zurigo, alla prima azione passa in vantaggio: traversone sul secondo palo di Ceesay, la difesa bianconera si perde Gogia sul secondo palo, e per il numero 29 segnare è uno scherzo. Palla al centro, e il Lugano pareggia: percussione di Bottani sulla fascia sinistra, passaggio a centro area dove Sabbatini si fa trovare pronto per il tocco decisivo: due reti, e sono passati solo 4′! La partita, dopo la prima fiammata, prosegue su buoni ritmi, con i bianconeri che appaiono più intraprendenti, e i tigurini sempre pronti a cercare la profondità ogni volta che riconquistano palla. Al 26′ occasionissima per il Lugano: angolo di Ziegler, testa di Hajrizi e grande risposta di Kostadinović, bravo anche sulla seconda palla di Celar. Al 28′, bianconeri in vantaggio: punizione da centrocampo battuta rapidamente da Rüegg, che pesca Lavanchy sulla destra. Traversone del numero 16 per l’accorrente Sabbatini, che calcia, in area, di prima intenzione, insaccando nell’angolo alto alla sinistra del portiere avversario. Al 38′, tiro di Bottani deviato dalla difesa avversaria, che quasi inganna Kostadinović, costretto a mettere in angolo. Al 44′ bella ripartenza in contropiede dei ticinesi, chiusa da un gran tiro di Bottani, che finisce sull’asta, a portiere battuto, dopo che la difesa biancoblù aveva respinto una bella conclusione di Lovrić da posizione centrale.

Ripresa senza cambi, con i ticinesi che, inizialmente, si fanno preferire, con Bottani e Lovrić che cercano anche giocate di fino. Al 52′ ci prova Celar, ma Kostadinović è attento. 1′ più tardi ci prova Lovrić, che prova a sfruttare una seconda palla: bel tiro a giro, che scheggia il palo alla sinistra del portiere. Al 57′ ci prova Custodio, dopo un bel contropiede, ma il pallone è deviato in angolo dalla difesa. Lo Zurigo, col passare dei minuti, prova ad alzare il baricentro, ma si espone così facendo ai contropiedi avversari. Breitenreiter non ci sta a perdere, e butta nella mischia i titolari tenuti in panchina, per l’ultimo assalto. Ma a segnare sono ancora i bianconeri: lancio col contagiri di Lovrić per Amoura, che s’invola sulla sinistra, si accentra, supera Mets anche grazie a un rimpallo, e insacca. Cornaredo esplode, ma il gol viene annullato per un tocco di mano visto dal VAR. Al 77′ l’ex Guerrero, da fuori area, sfiora il palo alla sinistra di Saipi. Finale pirotecnico dei tifosi dello Zurigo, più che dei loro beniamini in campo: lo spettacolo è apprezzato anche dai tifosi di casa, ma costringe l’arbitro a sospendere l’incontro per alcuni minuti, che verranno recuperati alla fine. Nei 6′ concessi dall’arbitro, non succede però null’altro: il Lugano chiude così la stagione casalinga supernado i campioni di Svizzera 2-1.

LUGANO-ZURIGO  2-1  (2-1)

Lugano (4-1-2-3): Saipi 6; Rüegg 6.5, Hajrizi 6.5, Ziegler 6.5, Valenzuela 6; Lovrić 7 (90′ Durrer sv); Custodio 6.5 (84′ Belhadj sv), Sabbatini 7, Lavanchy 6.5 (90′ Yuri sv), Celar 6.5 (64′ Amoura 6), Bottani 7 (64′ Haile Selassie 6). A disp.: Osigwe, Aliseda, Josipovic, Muci.  All.: Croci Torti 7
Zurigo (3-1-4-2): Kostadinović 6; Wallmer 6 (90′ Hodza sv), Kamberi 6, Metz 5.5; Doumbia 6; Rhoner 6 ( 67′ Kramer 6), Krasniqi 6 (67′ Tosin 6), Coric 6 (59′ Seiler 6), Gogia 6.5 (59′ Guerrero 6); Gnonto 6.5, Ceesay 6. A disp.: De Nitti, Buschman, Khllfi, Reichmunth. All.: Breitenreiter 6
Arbitro: Wolfensberger
Marcatori: 3′ Gogia (Z), 4′ e 28′ Sabbatini (L)
Note – Ammoniti: 22′ Custodio, 34′ Sabbatini (L); 41′ Kamberi, 44′ Gnonto, 90 +6 Kramer (Z)

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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