I Pionieri del Calcio – Steve Bloomer, “l’Angelo Distruttore” che divenne una superstar

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Tra i giocatori più illustri di fine Ottocento-inizio Novecento trova posto l’attaccante Steve Bloomer, che si distinse in particolare con la maglia del Derby County, ma anche con quella della Nazionale inglese. Era un attaccante particolarmente prolifico: nelle ventidue stagioni da calciatore realizzò più di quattrocento gol. Era stato soprannominato dai suoi tifosi “l’Angelo Distruttore” proprio per la sua capacità di distruggere le difese avversarie e segnare tante reti. Era un calciatore molto rapido, ma allo stesso tempo potente, dotato di un gran tiro. Amava fissare i difensori con aria di sfida, nonostante questo comportasse spesso la loro reazione lecita o non lecita.

Steve nacque a Cradley (Worchestershire) il 20 gennaio 1874 ma quando aveva solamente cinque anni si trasferì insieme alla famiglia a Derby, nelle East Midlands. Qui il padre Caleb trovò lavoro come operaio nella fonderia Ley’s Malleable Castings, il cui proprietario, Sir Francis Ley, possedeva anche un campo sportivo adiacente (inizialmente adibito a baseball e poi utilizzato dalla squadra di calcio locale, il Derby County). Nel 1886 Bloomer lasciò la scuola ed entrò nell’azienda in cui lavorava il padre. Contestualmente sviluppò l’amore per lo sport: baseball, cricket, ma soprattutto calcio. Fu così che nel 1888 si unì a una formazione del quartiere, il Derby Swift, con cui si mise in mostra segnando molti gol (si racconta che in una sola partita ne realizzò addirittura quattordici!). Le belle prestazioni gli valsero, nel 1892, la chiamata del prestigioso Derby County, che aveva bisogno di un’ala destra.

Il giovane attaccante esordì in prima squadra il 3 settembre 1892 nella partita contro lo Stoke City e realizzò il suo primo gol – su rigore – tre settimane più tardi nel match contro West Bromwich Albion, finito 1-1. Bloomer divenne in breve tempo la punta di diamante della sua squadra. In pochi anni raggiunse vette inarrivabili per la maggior parte dei calciatori dell’epoca: vinse per ben cinque volte il titolo di capocannoniere della First Division e collezionò ventitré presenze (con ventotto gol) nella Nazionale inglese. Dopo quattordici anni di militanza ininterrotta con la maglia del Derby County, fu acquistato dal Middlesbrough per la cifra di 750 sterline. Vi giocò fino al 1910, quando decise di tornare al Derby, che a quel tempo era sceso in Second Division. Al suo ritorno “il figliol prodigo” fu accolto come un eroe da migliaia di persone alla stazione di Derby Midland.

Bloomer era un grande calciatore ma aveva anche un bel caratterino. Ivan Sharpe, suo ex compagno di squadra, lo descriveva così: “Se un attacco fallisce Steve sta fermo al centro del campo, si mette le mani sui fianchi e fissa il giocatore colpevole con uno sguardo penetrante, in segno di disapprovazione”. In effetti Bloomer era un tipo particolare e, se vogliamo, un precursore: divennero rinomate le sue esultanze e le sue calzature eccentriche (aveva delle scarpe colorate di bianco). In breve tempo si tramutò in un’icona, una vera e propria superstar,  anche fuori dal rettangolo verde. Il suo nome venne utilizzato per pubblicizzare vestiti, tabacco, calzature, libri, riviste, tant’è che qualcuno – fatte le dovute proporzioni – l’ha definito una sorta di David Beckham di quei tempi, per l’immagine che era riuscito a crearsi.

Nel 1914 Steve si trasferì in Germania per allenare il Britannia Berlin 92, ma poco dopo scoppiò la Prima Guerra Mondiale e fu internato in un campo di prigionia. Nel 1918 fu inviato ad Amsterdam per guidare il Blauw Wit Amsterdam, ma appena terminato il conflitto decise di tornare in patria. Divenne giocatore-allenatore della squadra riserve del Derby County e lasciò il calcio giocato nel ’20, all’età di quarantasei anni. Cominciò quindi una carriera di allenatore che lo portò in Canada (ai Grenadier Guards) e in Spagna (al Real Union Club de Irun, squadra basca). Poi tornò a casa, a Derby, per gli ultimi anni della sua avventurosa vita.

Quando nel 1938 morì, al suo funerale parteciparono tantissimi tifosi commossi. Ancora oggi, prima di ogni partita del Derby County, risuona nello stadio una melodia a lui dedicata (Steve Bloomers Watchin’); ci sono cinque Memorial in suo nome (quattro a Derby, uno a Cradley) e una statua di bronzo è stata installata presso il Pride Park Stadium. Nessuno, a Derby, potrai mai dimenticare Steve Bloomers.

Simone Galli
Simone Galli
Empolese e orgoglioso di esserlo, ha cominciato ad amare il calcio incantato dal mito di Van Basten. Amante dei viaggi, giocatore ed ex insegnante di tennis, attualmente collabora con pianetaempoli.it.

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