Il Lugano a sorpresa conferma Croci Torti

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Il Lugano, nel corso di una conferenza stampa convocata oggi a sorpresa, ha comunicato di aver confermato Mattia Croci Torti alla guida della prima squadra. Non avendo ancora il tecnico il patentino apposito, è stata concessa una deroga da parte della SFL, peraltro prevista dai regolamenti in vigore. L’allenatore sarà affiancato da Carlo “Cao” Ortelli, quando compatibile con i propri impegni con le giovanili.

Entusiasta, ovviamente, l’ex giocatore anche del Chiasso: “Non mi aspettavo questa decisione, però non ho paura di questa responsabilità. Ho pensato poco questa mattina, sono sicuramente emozionato, ma orgoglioso. Certo, cambieranno le dinamiche rispetto a questo periodo intermedio, ma non di molto. Io più bravo di Braga? Non scherziamo: sono sicuro di non essere meglio di lui, però posso portare anch’io qualcosa di buono. Essere stato scelto è una cosa che mi fa molto piacere, io ci credo, e ci metterò tutto il cuore, senza rimorsi. I treni nella vita passano, ma non sempre si fermano: io oggi ci sono salito, e mi auguro di meritare questa fiducia.”

La dirigenza, nella persona di Martin Blaser, ha voluto rimarcare i motivi di questa scelta: “Credo che conti molto la competenza, e questo paese deve dare spazio alle persona competenti: come dicono in Svizzera interna, chi ha paura del caldo non deve lavorare in cucina. E noi crediamo di aver fatto la scelta giusta.”

Perplessità, ovviamente, da parte dei giornalisti presenti, che si aspettavano (come noi, del resto) l’arrivo di qualcuno dall’esterno. Ha risposto ancora Martin Blaser: “Abbiamo pensato che Mattia, che ha solo 39 anni, possa avere qualcosa in più lavorando con i giovani. Abbiamo parlato ovviamente con altre persone, senza avere come focus la ricerca di un tecnico proveniente dalla Svizzera interna. La decisione l’abbiamo presa, definitivamente, ieri pomeriggio, ed è stata ragionata e non presa di pancia: dietro c’è stato molto lavoro, e una riflessione attenta.”

 

 

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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