Conference League, ritorno dei playoff: Roma e Spurs ai Gironi. Flora e Red Imps nella storia

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Ecce Conference League. Con il ritorno delle gare dei playoff disputatesi nella serata di giovedì, infatti, si è delineato il novero delle 32 squadre che daranno vita alla prima storica edizione della neonata terza competizione europea per club, che nel pomeriggio di venerdì vedrà disegnati anche i propri Gironi.

Tanto ha fatto discutere il format e la composizione del novello torneo partorito dall’UEFA, che di fatto concede la possibilità a diverse “squadre minori” di disputare la Fase a Gruppi di un torneo UEFA; raccogliendo infatti tante vittime dei turni preliminari di Champions League ed Europa League (oltre ad aver snellito la stessa Europa League) la Conference League che viene vedrà sfidarsi tra settembre e dicembre tante compagini che storicamente vedevano concluso già in estate il proprio interrail a marchio UEFA.

Ai Gironi, poi, parteciperanno anche tutte quelle squadre che fino all’anno scorso avrebbero partecipato all’Europa League; è il caso di Roma e Tottenham, per fare i due nomi più noti. I giallorossi di Mourinho liquidano 3-0 il Trabzonspor all’Olimpico, e volano trionfalmente al Group Stage con un 5-1 complessivo; niente pretattica di Mou, che schiera la migliore Roma possibile e davanti al proprio pubblico chiude in vantaggio 1-0 il primo tempo grazie all’imprendibile staffilata di Cristante. Nella ripresa non manca una dose di sofferenza, ma il raddoppio di Zaniolo (che trova un gol che sa di liberazione, dopo l’ultimo travagliato biennio) e il tris di El Shaarawy nel finale scortano tra gli applausi del pubblico locale i giallorossi verso il fischio finale.

Inciampato malamente in Portogallo settimana scorsa, il Tottenham accede altrettanto trionfalmente ai Gironi di Conference travolgendo 3-0 il Paços Ferreira. Dopo un’estate condita da un overdose di chiacchericcio, Harry Kane fa passare solo cinque minuti prima di riuscire a controllare in area un pallone che trasforma nella rete che pareggia i conti. Per Kane arriverà anche una doppietta, inframezzata dal legno colpito da Gil per gli Spurs, mentre nel secondo tempo il tris è figlio di un autorete di Antunes prima del legno colpito anche da Bergwijn; i lusitani avrebbero bisogno di almeno due reti, che non arrivano costringendo gli ospiti a salutare la competizione.

Operazione ribaltone completata con successo dal Tottenham, così come da Partizan Belgrado, Gent e soprattutto CSKA Sofia. I serbi fanno piangere un’altra rappresentante portoghese, il Santa Clara di casa addirittura nelle Azzorre; vittoriosi 2-1 all’andata, i portoghesi pagano carissimo un black-out nel primo tempo. Corre infatti il minuto 24 quando Villanueva stende Soumah in area di rigore, con Ricardo Gomes che insacca dal dischetto pareggiando i conti; un paio di minuti, e sugli sviluppi di corner arriva il 2-0 di Saničanin a cui gli ospiti non riusciranno più a ribellarsi.

Il Gent, invece, supera 3-0 i polacchi del Raków Częstochowa cancellando lo 0-1 di settimana scorsa. Assurge ai contorni dell’impresa il 3-0 con il quale il CSKA Sofia schianta il Viktoria Plzeň, riscattando lo 0-2 dell’andata ed estromettendo i cechi dalla Conference League; sei minuti e Carey dimezza lo svantaggio con un bolide mancino dal lato corto destro dell’area di rigore, all’interno di un primo tempo equilibrato. La supremazia dei locali si fa più concreta nella ripresa, con i calciatori in maglia rossa che trovano la zampata del 2-0 grazie al destro deviato di Yomov che vale i tempi supplementari; nei 30 minuti addizionali i locali restano in dieci per l’espulsione di Caicedo ma al minuto 119 trovano il tris di testa di Mattheij che al fotofinish ai Gironi ci manda il CSKA Sofia.

Una rimonta del genere la accarezza l’Hammarby, che in Svezia piega 3-1 il Basilea rendendo agli elvetici il k.o. dell’andata; agli svedesi, però, sono fatali i calci di rigore che premiano gli svizzeri. Dopo gli scomodi 1-1 casalinghi, si riscattano PAOK Salonicco e LASK Linz che vanno a prendersi il pass per la fase a gironi vincendo 2-0 rispettivamente in Croazia con il Rijeka e il St. Johnstone.

Una nota la meritano senz’altro Lincoln Red Imps e Levadia Tallin, rispettivamente da Gibilterra ed Estonia. Per queste due compagini, infatti, la qualificazione alla Fase a Gironi di una competizione UEFA ha un che di storico; ovviamente agevolata dal format della nuova competizione, l’accesso al Group Stage merita comunque un plauso per questi due piccoli club, oltre che una notte di festeggiamenti da ricordare per i supporters locali.

Il Lincoln Red Imps, Campione di Gibilterra, ha la meglio per 3-1 sui lettoni del Riga F.C.: sensazionale l’impresa degli iberici, affacciatisi solo da qualche anno al mondo delle competizioni UEFA. Sensazionale, perché parte dei calciatori del Lincoln non sono professionisti e si barcamenano con il “lavoro di tutti i giorni”, oltre che per il fatto che il movimento gibilterrino è stato riconosciuto dall’UEFA solamente nel 2013. Il Lincoln, già capace di scrivere un’importante pagine di storia con l’1-0 al Celtic in Champions del 2016 (poi ribaltato per 3-0 dagli scozzesi), ne scrive ora una ancora più importante qualificandosi per i gironi di Conference; la gara con il Riga termina 1-1 come all’andata, ma nei supplementari l’inzuccata di Chipolina porta avanti di nuovo il Red Imps e al 122′ il contropiede finalizzato in gol da Ronan apre ufficialmente la festa sulla punta meridionale della penisola iberica.

Più abituato alle competizioni UEFA, centra un risultato straordinario anche il Levadia Tallin: gli estoni, infatti, sono il secondo club baltico a centrare la qualificazione ad una Fase a Gironi di competizioni UEFA dopo l’exploit del Ventispils del 2009. Decisivo il blitz in casa dello Shamrock Rovers, piegato 1-0 dal gol di Sappinen dopo che il Levadia si era già imposto 4-2 settimana scorsa.

UEFA EUROPA LEAGUE 2021/2022 – Ritorno dei playoff

giovedì 26/08
Kairat Almaty-Fola d’Esch (and. 4-1)  3-1 12′ Shushenachev (K), 28′ Vágner Love (K), 36′ Shushenachev (K), 43′ Mustafić (F)
Bodø/Glimt-Zalgiris Vilnius (and. 2-2)  1-0 62′ Solbakken
Lincoln Red Imps-Riga F.C. (and. 1-1)  3-1 d.t.s. 19′ Vakulko (R), 32′ rig. Walker (L), 105′ Chipolina (L), 120’+2 Ronan (L)
Zilina-Jablonec (and. 1-5)  0-3 30′ Pleštil, 86′ Vaníček, 88′ Čvančara
Maccabi Haifa-Neftçi Baku (and. 3-3)  4-0 20′ Menachem, 45′ Atzili, 52′ rig. Haziza, 69′ Fani
Hammarby-Basilea (and. 1-3)  3-1 d.t.s. 3-4 d.c.r. 48′ e 53′ Fjóluson (H), 101′ Outtara (H), 109′ rig. Arthur (B)
CSKA Sofia-Viktoria Plzeň (and. 0-2)  3-0 d.t.s. 6′ Carey, 63′ Yomov, 119′ Mattheij
Rosenborg-Rennes (and. 0-2)  1-3 5′ Del Castillo (R), 41′ Aguerd (R), 68′ rig. Vecchia (Ro), 81′ Abline (R)
Vitesse-Anderlecht (and. 3-3)  2-1 4′ e 49′ Wittek (V), 80′ Refaelov (A)
Elfsborg-Feyenoord (and. 0-5)  3-1 42′ Larsson (E), 49′ Bernhardsson (E), 61′ Til (F), 77′ Ndione (E)
FC Copenaghen-Sivasspor (and. 2-1)  5-0 24′ Stage, 39′ Daramy, 57′ Lerager, 62′ Pep Biel, 76′ Højlund
Roma-Trabzonspor (and. 2-1)  3-0 20′ Cristante, 65′ Zaniolo, 84′ El Shaarawy
Anorthosis-Hapoel Be’er Sheva (and. 0-0)  3-1 12′ Artymatas (A), 43′ Shechter (H), 62′ e 69′ Christodoulopoulos (A)
Maccabi Tel Aviv-Shakthar Karagandy (and. 2-1)  2-0 18′ Nachmias, 40′ Glazer
St. Johnstone-LASK Linz (and. 1-1)  0-2 72′ Balić, 84′ rig. Raguž
Rijeka-PAOK Salonicco (and. 1-1)  0-2 10′ El Kaddouri, 80′ Murg
Gent-Raków Częstochowa (and. 0-1)  3-0 45’+1 Tissoudali, 70′ Ofoe, 72′ De Sart
Union Berlino-KuPs (and. 4-0)  0-0
Shamrock Rovers-Levadia Tallin (and. 2-4)  0-1 57′ Sappinen
Aberdeen-Qarabağ (and. 1-0)  1-3 8′ Bayramov (Q), 18′ Kady (Q), 72′ Zoubir (Q), 90’+2 rig. Ferguson (A)
Tottenham Hotspur-Paços Ferreira (and. 0-1)  3-0 9′ e 34′ Kane, 70′ aut. Antunes
Partizan Belgrado-Santa Clara (and. 2-1)  2-0 25′ rig. Ricardo Gomes, 27′ Saničanin

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

Cinquanta metri dentro il cielo

Io non lo dovrei dire, questo. Ma l'onestà prima di tutto. Almeno quando si parla di cose amene, che poi per molti sono serissime. Ecco, io non...
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