Cos’è cambiato con le nuove regole sul fallo di mano?

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La modifica del regolamento sull’interpretazione dei falli di mano è stata una delle novità che l’IFAB aveva annunciato già da diversi mesi, ma del suo impatto ce ne stiamo accorgendo soltanto ora, con l’inizio degli Europei. E, effettivamente, si è cominciata a diffondere la voce di questa novità già da venerdì scorso, in occasione della gara della nostra Nazionale contro la Turchia, al momento del presunto fallo di mano in area di Celik sul cross di Spinazzola.

In realtà, sono stati diversi gli esperti del mondo arbitrale ad aver osservato la potenziale non punibilità dell’intervento del difensore turco, sottolineando così il possibile movimento congruo del braccio del giocatore e giudicandolo come parte dell’interpretazione dell’arbitro, senza che possa intervenire il VAR in quanto non chiaro ed evidente errore. In ogni caso, non lo ha visto come un errore l’UEFA, visto che il direttore di gara Makkelie ha già ricevuto la seconda designazione del suo torneo, stavolta per Finlandia-Russia di mercoledì pomeriggio.

Ma cos’è cambiato nel regolamento e qual è la nuova interpretazione dei falli di mano? L’IFAB parte da un presupposto già noto da anni: non tutti i tocchi del pallone con il braccio sono punibili. Sono tre le principali categorie di fallo di mano: tocco con il braccio intenzionale, tocco con il braccio accidentale e posizione innaturale della mano/braccio, tocco con il braccio accidentale e segnatura di una rete immediatamente dopo da parte del marcatore. Non risulta più punibile, invece, l’involontario tocco di mano da parte di un compagno di squadra subito prima la segnatura di una rete o la creazione di un’opportunità da rete.

Quello del tocco con il braccio intenzionale è la casistica più semplice fa risolvere: l’intervento è punibile quando la mano/braccio tocca volontariamente il pallone muovendolo verso il pallone o muovendolo sulla traiettoria del pallone. Più complessa è la questione del tocco accidentale per posizione innaturale della mano o del braccio: in questo caso, diventa punibile l’intervento del braccio/mano che non si trovi in una posizione che sia conseguenza di, o giustificabile con, il movimento del corpo del giocatore in quella situazione. Questo include i casi in cui il braccio/mano:

  • sia chiaramente esteso lontano dal corpo (per creare una barriera più grande)
  • sia chiaramente esteso oltre la spalla (per creare una barriera più grande)
  • si muove verso o è a terra e non è a supporto del corpo del giocatore.

Di conseguenza, non è punibile (in quanto non “unnaturally bigger”) l’intervento quando il braccio/mano:

  • è vicino al corpo
  • è lontano dal corpo perché segue il movimento naturale del giocatore
  • il contatto è conseguenza di una giocata deliberata con il pallone con un’altra parte del corpo, che viene fatta verso sé stessi
  • muoversi verso o essere sul terreno a supporto del corpo.

Quando si fa dunque riferimento a “justifiable position“, significa che la posizione del braccio/mano può essere considerata/spiegata dal movimento del corpo del giocatore, oppure essere il risultato/conseguenza del normale movimento del giocatore o, ancora, il braccio/mano viene mosso verso il corpo per evitare il contatto con il pallone. La seconda casistica del movimento normale del giocatore sarebbe quella che giustificherebbe anche il fallo del difensore della Turchia contro l’Italia, citato sopra. Non rientra nell’ambito della punibilità il tocco con il braccio/mano già esteso quando avviene in maniera improvvisa o vicina dopo il tocco/giocata di un compagno.

Un’ultima analisi va dedicata all’annullamento di una rete di un giocatore nei casi in cui il gol venga realizzato con il braccio/mano direttamente, anche se accidentale, oppure se viene realizzato subito dopo il tocco. È stato questo, per esempio, il caso che ha portato ad annullare la rete di Chiellini contro la Svizzera mercoledì sera. Il confine con l’ipotesi non punibile è molto sottile: la rete, infatti, è valida anche dopo un tocco accidentale con il braccio/mano, ma se quest’ultimo non avviene immediatamente prima della rete. In questo caso, l’IFAB riporta l’episodio del gol di Ibrahimovic contro la Fiorentina della stagione 2019/2020.

A questo caso, si aggiungono due novità per la nuova stagione: il tocco di mano accidentale che porta un compagno di squadra a segnare un gol o ad avere un’opportunità di segnare una rete non sarà più considerata un’infrazione.

Si segnala una bella presentazione dell’IFAB, con esempi video, per chi volesse ulteriormente approfondire la questione.

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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