Aslan Karatsev, colui che non ti aspetti in semifinale dell’Australian Open

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Ci saranno due russi tra i migliori quattro tennisti dell’Australian Open: uno è già sicuro della semifinale, l’altro uscirà dal derby in programma domani tra Rublev e Medvedev. Ma se questi ultimi due nominati non rappresentano una sorpresa, la favola di Alan Karatsev è da raccontare ai nipotini.

Dopo Schwartzman e Auger Aliassime ha eliminato anche Grigor Dimitrov, menomato da un problema alla schiena. Fortunato sì quindi, ma la fortuna aiuta sempre gli audaci e ora è pronto a contendersi un posto in finale contro il numero uno del mondo Novak Djokovic. Karatsev, numero 114 del mondo, è partito dalle qualificazioni, ma per far capire la grandezza della sua impresa basta snocciolare un altro dato statistico: prima di questo torneo, in carriera aveva vinto solamente tre partite a livello ATP.

A 27 anni Karatsev ha guadagnato più soldi in questi dieci giorni a Melbourne (545 mila euro di montepremi per ora), rispetto al resto della carriera (535 mila). Sono tanti i record che può annoverare in questo storico risultato: è il primo giocatore dell’era Open a raggiungere la semifinale di uno Slam al suo debutto in un Major, il quinto tennista a raggiungere la semifinale di uno Slam partendo dal tabellone di qualificazione e il tennista col ranking più basso a raggiungere la semifinale di uno Slam da Wimbledon 2001, quando ci riuscì Goran Ivanisevic (che finì per vincere il torneo).

Il suo gioco ha spiazzato tutti, fatto di colpi piatti con pochissima apertura: “scambiare da fondo e correre tanto non mi piace, quindi cerco di servire forte ed essere aggressivo”. Ha speso una decina d’anni di carriera vagabondando in Europa tra Challenger e Future, senza mai portare a casa un trofeo. In Australia non è detto che ci riesca, ma quello fatto finora merita un riconoscimento che va oltre una coppa: al piano “di sotto” nel mondo del tennis c’è molto talento pronto ad esplodere. La differenza tra i giocatori top e quelli appena dietro a volte è tutta nei dettagli, nella fiducia, nella condizione psico-fisica: a questo Alan Karatsev non manca nulla di tutto ciò.

Rodella Alessandro
Rodella Alessandro
Nato a Brescia nel marzo del 1992, ama lo sport in generale, soprattutto calcio, tennis e motori. Pratica i primi due a livello amatoriale senza grandi risultati. Appena può, ama seguire gli sport "dal vivo".

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