L’estrema chiarezza di Gasperini, i tanti dubbi di Conte

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Nelle gare di ieri sera, non è che le italiane abbiano fatto cose grandiose. L’Inter aveva iniziato bene, poi se l’è complicata, la vita, da sola: esattamente come da prassi, in questo periodo. Il 3-2 in casa della prima del girone, il Borussia Mönchengladbach, maturato grazie a uno strepitoso Lukaku e a quei millimetri che hanno annullato il pareggio tedesco, al VAR. Sarebbe stata una beffa clamorosa, per una squadra che non sta neanche lontanamente dimostrando la freddezza che prometteva. Situazione: l’Inter passerà il turno se vince l’ultima contro lo Shakhtar, a San Siro, e Real Madrid e Borussia non fanno il pasticciotto, pareggiando. Comunque, se la dovrebbero giocare a viso aperto tedeschi e spagnoli, perché nel caso in cui gli ucraini dovessero battere i nerazzurri, il pareggio non basterebbe al Real Madrid per passare, e non basterebbe al Borussia per centrare il primato nel girone. A ogni modo, l’Inter deve vincere: questo è certo. Altrimenti, addio Champions e non solo, anche l’Europa League.

CHAMPIONS LEAGUE: RISULTATI, CLASSIFICHE

L’Atalanta, invece, continua a palesare stanchezza, tanta. È andata a mille all’ora per un anno e mezzo, e adesso sta tirando il fiato. Gasperini dice che c’è un problema in avanti: strano, a dirla tutta, soprattutto perché oltre a Gomez, Ilicić, Zapata e Muriel, quest’anno sono arrivati Miranchuk e Lammers. Insomma, c’è abbondanza ma non sempre i gol del reparto offensivo. E questo preoccupa. L’uno a uno del Gewiss con il Midtjylland è un risultato negativo, per quanto i campioni di Danimarca siano una squadra capace di giocare a calcio. Alla Cruyff Arena, nell’ultima giornata della fase a gironi, sarà dentro o fuori. Perlomeno, la Dea avrà a disposizione due risultati su tre.

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