Dinamico e a parametro zero. Il nuovo centrocampo della Juve

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Con l’arrivo di Adrien Rabiot il centrocampo titolare della Juventus è praticamente già fatto. L’ex calciatore del Paris Saint-Germain, in rotta col suo club, ha firmato ieri il contratto che lo legherà al club torinese per le prossime quattro stagioni. Davvero un colpo importante in ottica presente e futura, perché il francese, pur essendo ancora giovane (ad aprile ha compiuto 24 anni) ha già un discreto bagaglio di esperienza. Certo, dovrà smussare un carattere a tratti spigoloso, ma le sue doti tecniche sono indiscutibili e potranno essere un valore aggiunto.

L’acquisto di Rabiot è il secondo a parametro zero, dopo quello di Aaron Ramsey dall’Arsenal. La strategia è chiara: rinforzarsi con giocatori di qualità approfittando del loro status di svincolati, con l’intento di convogliare il resto delle forze economiche negli altri reparti. Non è un caso che si parli di cifre mostruose per De Ligt, in un reparto, quello difensivo, che presta avrà bisogno di un restyling completo vista l’età avanzata dei suoi interpreti.

Ma dicevamo del centrocampo. Maurizio Sarri affiderà le chiavi del centrocampo a Miralem Pjanic, che sembra il giocatore giusto per lo stile di gioco del tecnico, che in quella zona del campo vuole uno smistatore di palloni. Difficile che arrivi il pupillo Jorginho, incatenato al Chelsea da un costo altissimo e dal divieto di fare mercato dei Blues. Ecco allora che la soluzione migliore è quella già in casa, con il bosniaco che dovrà certamente studiare il metodo-Sarri ma che sembra il più indicato per svolgere questo ruolo tanto importante e delicato.

Ai lati di Pjanic potrebbero trovare posto proprio i due nuovi acquisti. Khedira dovrà recuperare dall’infortunio, Can non sembra certo del posto. E anche Bentancur, pur autore di una buona Copa America, potrebbe essere un rincalzo, almeno inizialmente. Ramsey e Rabiot offrono dinamismo e centimetri, doti che Sarri non disdegna affatto per quanto riguarda le mezzali. E sono molto abili negli inserimenti: soprattutto il gallese ha una certa dimestichezza con il gol e può rappresentare un valore aggiunto anche dal punto di vista offensivo.

Simone Galli
Simone Galli
Empolese e orgoglioso di esserlo, ha cominciato ad amare il calcio incantato dal mito di Van Basten. Amante dei viaggi, giocatore ed ex insegnante di tennis, attualmente collabora con pianetaempoli.it.

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