Un Milan spuntato vince una sfida “depotenziata”

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Criticato, spesso sul filo dell’esonero e ritenuto non all’altezza del Milan. Gattuso morde e tiene con i denti un prezioso quarto posto dopo l’importante vittoria a Marassi contro il Genoa di Prandelli. Tre punti che sono come un macigno per il momento che si vive in casa rossonera, una stagione che da un lato può regalare l’importante qualificazione in Champions ma che dall’altro sta portando più grattacapi che soddisfazioni.

Una sfida surreale giocata alle 15 del Blue Monday, il giorno dell’anno ritenuto il “più triste” da ricercatori e psicologi. Lo stadio semivuoto a causa dell’orario lavorativo, inizialmente previsto in serale ma poi anticipato dopo la riunione dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive in seguito agli scontri di Inter-Napoli. Una sfida senza le due punte di diamante dei rispettivi scacchieri, ma non per infortuni o squalifiche. HiguaínPiątek, i due numeri nove, tenuti a casa per una trattativa che sta per portare l’argentino al Chelsea di Sarri e il polacco in maglia rossonera. Campionato a mercato in corso o ribaltate i fattori se più vi piace. Questo il limite del calendario che ha voluto, poco più di un mese fa, allungare la finestra dei trasferimenti fino al 31 gennaio.

Il Milan soffre contro il Genoa che sotto la gestione Prandelli ha il merito di non annoiare lo spettatore, sia per i pregi di trame offensive interessanti che per le disattenzioni in una fase difensiva ancora da calibrare. Donnarumma ci mette il suo, Bessa anche nello sbagliare a pochi centimetri dalla porta, i rossoneri restano in partita dopo 45 minuti non proprio rassicuranti per i suoi tifosi. La tegola dell’ennesimo infortunio al centro della difesa, poi, promette sciagure lì dietro. Invece Abate dimostra di essere affidabile come centrale e il Milan regge, senza qualche brivido. Ma la porta resta intaccata per tutti e 90 i minuti. Paquetá, Bakayoko e Conti sono le belle notizie per questa squadra, da valorizzare ancor di più nel prossimo futuro verso gli obiettivi di campionato e Coppa Italia.

Ma adesso arriva il difficile per i rossoneri. Doppia sfida contro il Napoli in pochi giorni con i rientri di Romagnoli e Kessié a dare maggior qualità in difesa e più incisività negli inserimenti offensivi. L’ostacolo è bello grande ma è anche un banco di prova importante per capire dove si può arrivare.

Per il Genoa la salvezza è ancora tutta da conquistare sul campo ma le premesse sono più che buone per centrarla con tranquillità. È certo che la partenza di Piątek depotenzi il reparto d’attacco ma siamo certi che potrà essere un momento importante per Favilli, per l’ex Ascoli di proprietà della Juventus è arrivato un momento chiave della carriera e non potrà permettersi fallimenti. I rossoblu appaiono spuntati là davanti, serve un altro giocatore per far rifiatare non solo Kouamé ma anche e soprattutto il 35enne Goran Pandev. Nelle ultime ore è venuto fuori il nome di Pjaca che la Juve richiamerebbe dalla Fiorentina per poi girarlo il Liguria.

A conti fatti va bene il mercato prolungato, però avremmo voluto Un Genoa-Milan con una cornice di pubblico diversa, in un orario diverso e con le due stelle, ancora tesserate per i rispettivi club, a giocarsi la partita a suon di palle-gol.

Vito Coppola
Vito Coppola
Telecronista e opinionista radio/TV, già a SportItalia e addetto stampa di diverse società. Non si vive di solo calcio: ciò che fa cultura è la fame di sapere, a saziarla il dinamismo del corpo e del verbo.

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