Lugano, il ritorno di Sadiku tra aspettative e certezze

-

Come vi abbiamo annunciato ieri via Twitter, pochi istanti dopo l’ufficialità, Armando Sadiku è tornato a Lugano. Angelo Renzetti lo aveva detto: agiremo in ingresso solo se ci saranno profili interessanti da portare in Ticino. E così è stato: il centravanti albanese è l’uomo giusto per ridare all’ambiente entusiasmo e, magari, per riportare allo stadio quelle mille persone a partita che, finora, sono mancate all’appello.

Il giocatore ha raggiunto i compagni a Roldán ieri verso le 18. C’è grande riserbo sulle cifre dell’affare e sulle condizioni: bisognava aggirare la regola della Federcalcio spagnola che impediva la formula del prestito. Cessione a titolo definitivo, dunque, con i rossoblù iberici che si sono però assicurati un diritto al riacquisto a fine stagione: del resto, è nel loro interesse che l’atleta metta insieme minuti e partite vere, e credono nelle potenzialità dell’ex di Zurigo e Locarno.

Grande accoglienza da parte, soprattutto, di quelli che già lo conoscevano, e prime interviste. L’attaccante ha ovviamente espresso grande soddisfazione per essere tornato in Svizzera, e ha ringraziato tutti per gli attestati di stima. Non è un mistero che abbia nel mirino la riconquista del posto in Nazionale e che, per ottenerlo, debba giocare: Cornaredo è la soluzione giusta, per tutti. Da oggi, inizierà il lavoro col gruppo.

Che Sadiku vedremo a Cornaredo? “Sono contento di tornare a Lugano. Sono stati mesi difficili per me; però adesso ho recuperato completamente dal punto di vista fisico (ha subito la rottura del legamento crociato anteriore – ndr), e voglio dare tutto per la squadra. Vengo da 5 mesi di terapie per l’infortunio al ginocchio, ma sono già in campo da un mese: sono pronto per giocare” ha infatti dichiarato il centrattacco alla RSI.

Le ultime due stagioni, dopo la fantastica cavalcata del girone di ritorno del 2017, che condusse i bianconeri al terzo posto e alla conquista dell’Europa League, sono state sfortunate per questo atleta, alla sua terza esperienza in maglia bianconera. Prima l’approdo in Polonia, al Legia Varsavia, poi al Levante, nella Liga spagnola, dove il pupillo di Tramezzani sperava di rilanciarsi ai massimi livelli.

Invece, il destino aspettava al varco l’albanese: l’infortunio al ginocchio, durante l’estate, lo ha messo ai margini del progetto della squadra valenciana. Sadiku, 27 anni, torna così in riva al Ceresio, alla ricerca di se stesso, sperando di poter ritornare a essere il giocatore di due anni fa, puntuale col gol. “Vengo da due stagioni non facili, in Polonia e Spagna. Sono motivato, voglio tornare ai miei livelli, e non posso che ringraziare la società, che ha fatto questo sforzo per farmi tornare, dandomi questa possibilità.” (RSI)

Entusiaste, ovviamente, le reazioni della tifoseria. L’attacco bianconero, con questo innesto, diventa davvero il migliore della parte destra della classifica. Certo, ci sono le incognite dovute alla lunga assenza del centravanti dell’Albania dai campi di gioco. Tuttavia, si tratta di un giocatore con ha caratteristiche adatte al gioco di Celestini, che è fatto di velocità, passaggi, ripartenze. Sadiku è un abile finalizzatore, in grado di trasformare i suggerimenti di elementi che creano situazioni pericolose come Gerndt e Bottani. Più che altro, il tecnico dovrà cercare la formula giusta per farli convivere: c’è anche Junior, infatti, nell’attacco del Lugano.

La squadra, nel frattempo, ha interpretato nel migliore dei modi la prima sgambata spagnola, contro una formazione di atleti spagnoli svincolati e ancora senza contratto (la maggior parte con esperienze in Segunda Liga). La partenza, per i ticinesi, è stata in salita, visto che a passare in vantaggio sono stati gli avversari, all’8′, grazie a Borrilla, su azione di calcio d’angolo. Dopo un paio di opportunità fallite da Junior e Bottani, è stato il Figlio della città a trovare il pareggio. Il numero 10 ha poi insaccato il gol del vantaggio prima dell’intervallo.

Nel secondo tempo Celestini ha mischiato un po’ le carte e, complice anche il calo della compagine spagnola, i bianconeri hanno dilagato, andando in gol ancora in ben quattro occasioni, con Junior (52′), Vécsei (60′), Fazliu (71′) e Gerndt (72′). Buona, in particolare, la prova di Fazliu il quale, entrato in campo al 59′ al posto di Bottani, ha messo a segno un gol e servito due assist. Celestini, in più occasioni, ha detto di avere molte aspettative su di lui: chissà che non sia la rivelazione del girone di ritorno.

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

MondoPallone racconta… Éder, Vázquez e gli oriundi azzurri

Gli ultimi impegni della Nazionale azzurra si sono appena conclusi con due pareggi, preceduti dalle solite polemiche. Oltre all'affaire Marchisio, si è di nuovo...
error: Content is protected !!