Il Milan sfiora l’impresa, la Lazio evita la beffa

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Tutti contenti e tutti scontenti al fischio finale di Lazio-Milan: le due squadre si dividono la posta in palio e, involontariamente, fanno il gioco della Roma, che tira un sospiro di sollievo per non aver perso troppi punti dal quarto posto. Prima della gara il pareggio sembrava un risultato prezioso per un Milan ridotto ai minimi termini dagli infortuni e dalla squalifica di Higuaín, mentre al triplice fischio di Banti rimane l’amaro in bocca agli uomini di Gattuso per aver solo sfiorato un’impresa che sarebbe stata pesantissima. Umore opposto per la Lazio che, dopo essere stata sconfitta da Napoli, Roma, Juventus e Inter sentiva il peso di questo scontro diretto da vincere a tutti i costi ma, dopo aver subìto il rocambolesco gol del momentaneo 0-1, ha esultato come per una vittoria al gol di Correa.

Questa partita mette a nudo le difficoltà dei biancocelesti, dominanti per quasi tutta la partita ma poco incisivi in area avversaria, con una gran quantità di occasioni potenziali create ma pochi tiri nello specchio: contro le grandi la Lazio deve imparare a essere più cinica. Molto incoraggiante la prestazione del Milan, infarcito di “rincalzi” ma con una grande personalità nel reggere l’urto dei biancocelesti e concreto nel colpire in contropiede: ai rossoneri non si poteva chiedere molto di più, se non un po’ più di malizia nei secondi finali della gara.

Ai punti avrebbe senz’altro vinto la Lazio, che spesso ha mancato la deviazione vincente per pochi centimetri e che ha esaltato i micidiali riflessi di Donnarumma con un pericolosissimo colpo di testa di Wallace. I capitolini recriminano anche per un tocco con il braccio di Bakayoko in area di rigore non punito da Banti che ha fatto infuriare Simone Inzaghi. Per quanto riguarda i rossoneri le occasioni migliori sono capitate sui piedi di Çalhanoğlu: nel primo tempo il turco ha colpito il palo con un destro da buona posizione, mentre nel secondo, a conclusione di una pericolosa ripartenza, ha sciupato un’ottima opportunità tentando un dribbling di troppo in area avversaria anziché calciare.

Bicchiere che può essere mezzo pieno per Simone Inzaghi che tiene dietro il Milan e guadagna un punto sulla Roma, terminando in questo modo gli scontri diretti del girone d’andata. Bicchiere mezzo pieno anche per Gattuso che resta a galla in una trasferta difficilissima grazie a una partita giocata in modo intenso e ordinato, con le secondo linee che non hanno tradito: da qui al giro di boa il calendario è in discesa e, con il recupero di qualche elemento, la situazione in casa rossonera potrebbe rivelarsi meno grigia di quanto sembrasse fino a oggi.

Stefano Tomat
Stefano Tomat
Nasce nel 1987 a Udine, gioca a calcio da quando ha 6 anni. Laureato in Relazioni Pubbliche e Comunicazione Integrata per le Imprese e le Organizzazioni.

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