La Roma travolge il Chievo. Giallorossi ora con la testa alla sfida di Champions League

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Dal nostro inviato Elia Modugno dallo stadio Olimpico di Roma

La Roma di Di Francesco surclassa il ChievoVerona e difende il terzo posto in campionato. I giallorossi rischiano qualcosa nella ripresa dopo l’espulsione di Juan Jesus ma il rigore parato da Alisson carica i capitolini verso il successo finale.

Strootman e Perotti non recuperano nella Roma. Di Francesco fa riposare Ünder, facendo partire titolare Schick. Nei clivensi panchina per Giaccherini, con Hetemaj e Castro dal primo minuto sulla linea mediana. In attacco Pucciarelli vince il ballottaggio su Stępiński.

In avvio di gara sono gli ospiti a farsi sentire per primi con Castro: l’esterno scaligero riceve palla sulla destra e da posizione leggermente angolata tenta la conclusione senza trovare lo specchio della porta. Un lampo ospite di un Chievo partito spigliato e con un buon possesso palla, ma di durata breve prima del risveglio della lupa. Dopo il leggero spavento infatti la Roma trova la via del vantaggio. Tutto nasce da una giocata di Nainggolan, che sulla sinistra sradica il pallone a Radovanovic per poi crossare al centro: a centro area Cacciatore concede spazio a Schick e un rapido tocco di quest’ultimo devia la sfera in rete. I padroni di casa spingono con l’obiettivo di chiudere la partita il prima possibile e risparmiare energie. Sono i legni però a ostacolare i padroni di casa. Fazio di testa manda la palla a impattare contro la base interna del palo; El Shaarawy, che qualche minuto prima si era visto annullare una rete per un piede oltre la linea difensiva clivense, colpisce in pieno il palo più lontano a portiere battuto. Dalla parte opposta Maran perde per infortunio Depaoli: il giovane terzino si era messo in luce per alcuni spunti offensivi ma un duro contrasto con Kolarov lo ha obbligato a uscire. La Roma viene premiata per la seconda volta poco prima dell’intervallo. Ancora un cross dalla destra, stavolta firmato da Kolarov: El Shaarawy si allarga per aprire la difesa veneta che nel frattempo non legge l’inserimento centrale di Džeko. Per il bosniaco è un gioco da ragazzi realizzare il 2-0.

La ripresa si apre con un secondo cambio tra gli ospiti nel reparto difensivo. Maran toglie Mattia Bani e al suo posto entra Gamberini. Al 10′ l’episodio che avrebbe potuto cambiare volto alla partita. Juan Jesus spinge in area Inglese, obbligando Calvarese al rosso diretto e al calcio di rigore. Lo stesso Inglese va a incaricarsi dal dischetto cercando l’angolino sinistro, il suo preferito, ma trova la pronta risposta di Alisson. Scampato il pericolo, Di Francesco corre ai ripari e richiama Schick inserendo Manolas per ricoprire il posto lasciato vacante dietro. Così un rigore che poteva riaprire l’incontro finisce per caricare i padroni di casa nonostante l’inferiorità numerica. Nel tempo di due giri di lancette, tra il 66′ e il 67′, la Roma torna a respirare: merito della coppia El Shaarawy-Džeko che affonda per ben due volte in area ospite impedendo qualsiasi velleità di rimonta veronese. Nel finale c’è spazio per il gol della bandiera di Inglese.

ROMA-CHIEVOVERONA 4-1 (2-0)

Roma (4-3-1-2): Alisson 7,5; Bruno Peres 6, Fazio 6.5, Juan Jesus 5.5, Kolarov 6,5; Lorenzo Pellegrini 6 (78′ Gonalons sv), De Rossi 6.5, Nainggolan 7.5; Schick 6.5 (57′ Manolas 6), Džeko 8 (84′ Gerson sv), El Shaarawy 7.5. A disp.: Skorupski, Lobont, Florenzi, Jonathan Silva, Capradossi, Ünder, Antonucci. All.: Di Francesco.
ChievoVerona (4-4-2): Sorrentino 5.5; Depaoli 6 (28′ Jaroszyński 5.5), Bani 5.5 (46′ Gamberini 5), Tomović 5, Cacciatore 4.5; Castro 5.5 (78′ Birsa sv), Rigoni 5, Radovanović 4.5, Hetemaj 6; Pucciarelli 5, Inglese 4.5. A disp.: Seculin, Dainelli, Cesar, Gobbi, Giaccherini, Bastien, Pellissier, Stępiński. All.: Maran.
Arbitro: Gianpaolo Calvarese di Teramo.
Marcatori: 9′ Schick (R), 40′ e 67′ Džeko (R), 66′ El Shaarawy (R), 88′ Inglese (C).
Note – Ammoniti: Kolarov, Nainggolan (R), Hetemaj (C). Al 55′ espulso Juan Jesus (R) per fallo da ultimo uomo. Al 57′ Alisson (R) para un rigore a Inglese (C).

Elia Modugno
Elia Modugno
Nasce a Roma il 30 maggio 1979 mentre il Nottingham Forest di Brian Clough vinceva la sua prima Coppa Campioni. Radiocronista sui campi dell’Eccellenza laziale, adora il calcio minore ed il futsal.

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