Entra Insigne e Napoli torna ai suoi piedi: Udinese superato di misura, azzurri ai quarti

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Dopo aver faticato a trovare la giusta fluidità e incisività con l’inedito tridente Ounas-Callejón-Giaccherini, il Napoli riesce a conquistare la qualificazione grazie al ritorno al gol del neo-entrato Insigne: basta il suo rasoterra per permettere ai partenopei di superare l’Udinese, buono difensivamente ma mai realmente pericoloso in avanti, e conquistare i quarti di finale, dove troveranno la vincente di Atalanta-Sassuolo.  

Cambiano gli interpreti, ma il gioco del Napoli resta sempre lo stesso: sin dai primi minuti di gioco, infatti, gli uomini di Sarri cercano di controllare la gara, recuperando con rapidità il pallone a un’Udinese che fatica a mantenere un possesso prolungato e cercando (con risultati piuttosto deludenti) le proprie classiche giocate in velocità per scardinare la difesa avversaria. La tattica di Oddo, d’altra parte, diventa chiara con il passare dei minuti, quando i ritmi forsennati dell’inizio partita cominciano a calare anche a causa della grande fatica che fanno i padroni di casa nel trovare i propri automatismi e a creare pericoli concreti verso la porta di Scuffet: difendere con grande ordine per poi partire con veloci contropiedi una volta recuperato il pallone agli avversari. Ma è proprio su uno sciagurato errore in mezzo al campo di Hallfreðsson che i partenopei creano la prima, vera occasione della loro gara: Rog strappa il pallone dai piedi dell’islandese e serve in profondità Callejón, che calcia in diagonale ma troppo centralmente, trovando così la risposta di Scuffet. Uno squillo che sembra sbloccare momentaneamente il Napoli: pochi minuti dopo, infatti, ci prova Ounas, con l’algerino che calcia di prima intenzione sul servizio di Callejón, ma riesce solo a colpire il palo esterno alla sinistra del portiere. Fino al duplice fischio di Pasqua, però, succede poco altro, con la partita che diventa persino molto confusa in alcune fasi, facilitando il compito della difesa bianconera nel controllare gli azzurri.

La ripresa si apre sulla falsariga dei primi 45′: gli azzurri continuano a controllare il pallino del gioco, ma senza trovare la giusta fluidità di gioco e i classici movimenti, soprattutto del tridente offensivo, mentre l’Udinese si copre con precisione, pur provando molto raramente a rendersi pericoloso dalle parti di Sepe nonostante l’ingresso di de Paul. Sarri, visibilmente contrariato per la scarsa incisività del suo inedito tridente, decide allora di giocare i suoi “Jolly”, lanciando Insigne e Mertens al posto del disastroso Giaccherini e lo stanco Callejón. E bastano pochi minuti per capire che la partita dei partenopei è destinata a cambiare radicalmente dopo l’ingresso dei due talenti azzurri. Dopo averci provato con Zieliński (il suo tiro al volo si spegne di poco lontano dalla porta avversaria), è proprio sull’asse dei due nuovi entrati che il Napoli riesce a sbloccare una gara fino a quel momento complicata: Mertens lancia in profondità Insigne, che brucia in velocità la difesa avversaria, e infila Scuffet con un tiro rasoterra, tornando così nuovamente al gol dopo l’infortunio. Da qui, gli azzurri diventano una squadra totalmente diversa e, sfruttando il contraccolpo psicologico subito dagli uomini di Oddo, sfiorano persino il raddoppio: buono scambio ancora tra Mertens e Insigne, con il belga che, da posizione defilata, prova a piazzare il pallone, ma Scuffet risponde con un buon riflesso. Nel finale, i bianconeri provano ad attaccare alla ricerca del disperato pareggio, ma la difesa di casa riesce a controllare agevolmente il vantaggio: il Napoli vince di misura nonostante qualche difficoltà di troppo contro un’Udinese attenta difensivamente, ma nulla in avanti e vola ai quarti di finale di Coppa Italia, dove affronterà la vincente di Atalanta-Sassuolo.

NAPOLI-UDINESE  1-0  (0-0)

Napoli (4-3-3): Sepe 6; Maggio 6.5, Maksimović 6, Koulibaly 6.5, Hysaj 6.5; Zieliński 6.5, Jorginho 6, Rog 6.5; Ounas (76′ Allan sv), Callejón 5.5 (58′ Mertens 6.5), Giaccherini (58′ Insigne 7). A disp.: Reina, Rafael; Mário Rui, Scarf, Hamšík, Leandrinho, Albiol. All.: Sarri 7
Udinese (3-5-2): Scuffet 6.5; Nuytinck 6, Danilo 7, Bochniewicz 6; Stryger Larsen 6.5, Balić 6, Hallfreðsson 5.5, Jankto (46′ de Paul 6), Pezzella (70′ Widmer 5); Matos (79′ Lasagna sv), Bajić 5. A disp.: Bizzarri, Borsellini; Ingelsson, López, Adnan, Caiazza, Barák, Behrami, Ewandro. All.: Oddo 5.5
Arbitro: Fabrizio Pasqua di Tivoli.
Marcatori: 71′ Insigne
Note-Ammoniti: 

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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