A Stoccolma, stasera, il “Clásico” che può valere un campionato

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A Solna, nel magnifico e ultramoderno scenario della Friends Arena, tutto è pronto per questo “Clásico” svedese che, quest’anno, può valere il campionato. A Norrköping, Andersson e i suoi, che ieri hanno dimostrato di non avere il “braccino” di certi tennisti, hanno preso l’intera posta contro il retrocesso Halmstad; e stasera, come preventivato, si siederanno davanti al televisore, a vedere le due rivali scannarsi, forti del tre punti in vantaggio in classifica sugli Gnaget (e, soprattutto, di una migliore differenza reti, che li manterrebbe in testa anche in caso di una vittoria della squadra di Alm che, difficilmente, batterà di goleada i Blåvitt), e di quattro su quella guidata dal rude Lennartsson che, pur vantando una migliore differenza reti, non potrebbe quindi raggiungere gli Snoka, anche se stasera sbancasse il, finora, inviolato campo dell’AIK. Alla fine, con un eventuale pareggio le due contendenti potrebbero lo stesso sperare: ma servirà, in ogni caso, un passo falso del Norrköping domenica a Malmö. Se la squadrà biancoblù dovesse, infatti, passare alla Swedbank Arena, sarebbe probabilmente campione. Ma, comunque, fino a che non avremo il finale della partita di stasera, ogni conto è prematuro e impossibile.

Come giocheranno stasera le due squadre? Alm dovrà rinunciare a “Nisse” Johansson, squalificato, mentre Lennartsson potrà contare, praticamente, su tutti i suoi effettivi. Si dice che il rude uomo di Växjö, questa sera, potrebbe schierarsi in un modo diverso dal solito 4-4-2, e provare un 4-5-1  (o addirittura 4-4-1-1). Nel primo caso, con Gustav Svensson, Sebastian Eriksson e Mads Albaek centrali, spererebbe di mandare in inferiorità il centrocampo avversario, impedendo loro di fare arrivare i rifornimenti, davanti, a Goitom e Bangura. A Gustav Engvall, in ottima forma, e supportato dai centrocampisti, il compito di insidiare la retroguardia avversaria. Nell’ultima partita casalinga contro l’Halmstad, terminata con un pareggio, che potrebbe costare carissimo ai Kamraterna, Lennartsson ha provato un azzardo: ha messo a destra Rieks, in coppia con Salomonsson (mentre in questa stagione ha fatto ottime cose a sinistra con Aleesami),  e messo Eriksson a sinistra, in una sorta di binario, proprio con il norvegese. Il risultato è stato trovarsi sotto di un gol al termine dei primi 45′. Il tecnico originario dello Småland, nella ripresa, è corso ai ripari, ma ormai un tempo era andato.

E Alm? Davanti ha delle armi potentissime, delle quali il rivale, dopo la partenza per l’Inghilterra di Lasse Vibe, non dispone più. In mezzo, può contare su Etuhu ed, eventualmente, su Jönsson Salétros (se deciderà di schierarlo) per i rifornimenti. Dietro, le scelte del tecnico giallonero dovrebbero essere Hauksson, Karlsson, Hooiveld, Pereira. Opzioni abbastanza obbligate, tra l’altro: la retroguardia è il punto debole degli Gnaget. A questo punto, potrebbe apparire strano che l’ombroso Lennartsson non cerchi di perforarla, facendo giocare il solito Mikael Boman al fianco del suo attaccante di pregio: tuttavia, più di un critico svedese ha visto, ultimamente, piuttosto male il ventisettenne centrocampista offensivo, originario di Kungsbacka. Tornando allo schieramento dell’AIK, Blomberg e Ishizaki sulle fasce dovrebbero fare bene, anche se magari Alm ci stupirà, mettendo il primo a fare il centrale difensivo.

Tante le ipotesi, quindi: poi, bisognerà vedere, stasera, se i due allenatori, senz’altro tra i più bravi (se non i migliori in assoluto) dell’Allsvenskan, sapranno tirare fuori l’asso dalla manica per imbrigliare gli avversari. Probabilmente, sarà una bella partita, e la società ospitante ha invitato, i propri sostenitori, a recarsi allo stadio già alle 18.00, per poter far sentire il loro sostegno ai giocatori già nel riscaldamento prepartita. Insomma, roba forte, per un campionato che, quest’anno, ha regalato emozioni sino alla fine. A questo punto, che il pallone inizi a rotolare: il tempo delle parole, è giunto al termine.

 

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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