EuroBasket2015 – Girone D, 5/a giornata: Lituania prima come da programma, fuori Estonia e Ucraina

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Equilibrio e nessuna partita scontata, nel quinto turno del girone D: tutte le squadre ancora in corsa per qualcosa. Non è mancato lo spettacolo, nel gruppo sulla carta più debole: dalla Lituania, padrona annunciata capace di farsi battere dal Belgio due giorni fa, e di bissare contro un’Estonia piccolissima ma tenace; all’Estonia, sottodimensionata ma capace di far vedere i sorci verdi a un’Ucraina fisicamente imponente, ma tradita dalle troppe defezioni; passando per la Lettonia padrona di casa, trascinata dal proprio pubblico e di volta in volta da un giocatore differente (oggi Strēlnieks). Infine, scontro per il primo posto (e quindi per prendere un avversario facile come la Georgia, negli ottavi): una Lituania che risorge, rischia di perderla e poi la porta a casa, senza mai morire. Sarà dura per tutti.

 

Ucraina-Belgio

 
Belgio che parte piano, Ucraina che non ha scelta: attaccare, se non per i due punti, comunque per lanciare un segnale di vitalità, con una squadra giovane, in un girone non particolarmente competitivo. Si rivede il solito Fesenko dominante (20 punti, con 9 su 18 al tiro, e 11 rimbalzi), ma se gli uomini di contorno non si fanno gloria (Zaytsev imbarazzante 1 su 6 al tiro, di cui 0 su 4 da tre punti) non c’è strada, e al Belgio basta svegliarsi nel terzo periodo, sorpassare, aprire l’ultimo quarto con tre triple di fila per involarsi sul 56-70 e poi gestire fino alla sirena. Va dato atto a Murzin di avere spremuto il massimo dal gruppo a disposizione, ma resta il fatto che ci si è spenti giorno dopo giorno, e adesso l’Ucraina torna a casa; Belgio che invece torna “quasi” a casa, vista la posizione geografia di Lille, dove si svolgerà tutta la fase finale.

UCRAINA-BELGIO 71-79 (19-14, 39-35, 54-59)

Ucraina: Fesenko 20, Korniyenko 8, Krutous 2, Lukashov 3, Lypovyy 10, Mishula 7, Pustovyi ne, Pustozvonov 3, Randle 9, Sizov ne, Tymofeyenko ne, Zaytsev 9. All.: Yevgen Murzin.
Belgio: Bosco ne, De Zeeuw 11, Gillet 15, Hervelle 10, Lojeski 8, Mukubu, Mwema ne, Salumu, Serron 11, Tabu 9, Tumba 1, Van Rossom 14. All.: Eddy Casteels.
Arbitri: Milivoje Jovčić (SRB), Marcin Kowalski (POL), Sigmundur Herbertsson (ISL).

 

Lettonia-Estonia

 
Non è importante tanto chi inizia la partita, ma chi la finisce; o, forse, semplicemente chi la spacca, chi rompe i giochi e gli indugi con maggior successo. Chi sposta l’inerzia della partita con maggior successo, per dirla con una formula abusata. Fatto sta che nell’ultimo derby del Baltico a partire forte è stata l’Estonia, subito in palla col tiro da fuori, e arrivata anche a un insperato +16; ma a finire la partita sono invece stati i padroni di casa, che in risposta al break estone hanno stretto le maglie in difesa e fluidificato il gioco in attacco, scegliendo soluzioni migliori e lucrando recuperi. L’utilizzo di difese miste e di tanta zona frena il gioco estone, liberando invece le idee ai ragazzi di Bagatskis. Estonia che torna a casa (ma a testa alta, avendo dato tutto), Lettonia… che finalmente può andarsene via, e proprio qui potrà stare un problema: a Lille non ci sarà più il pubblico a sostenerla, e soprattutto nella fase finale Strēlnieks e compagni non potranno più permettersi di prendere schiaffi prima di risvegliarsi.

LETTONIA-ESTONIA 75-64 (15-29, 33-44, 55-49)

Lettonia: Bertāns 9, Bērziņš 2, Blūms 6, Freimanis 11, Janičenoks 5, Kārlis ne, Meiers 3, Mejeris, Peiners 3, Strēlnieks 21, Timma 15, Vecvagars ne. All.: Ainārs Bagatskis.
Estonia: Arbet 16, Dorbek ne, Hallik ne, Kangur 9, Keedus ne, Kurbas  3, S. Sokk 8, T. Sokk ne, Talts 12, Toome 10, Veideman 6, Vene. All.: Tiit Sokk.
Arbitri: Ilija Ilija Belošević (SRB), Eddie Viator (FRA), Saverio Lanzarini (ITA).

 

Repubblica Ceca-Lituania

 
Grande Schilb, grande Valančiūnas anche oltre i crudi numeri; e grande basket, per una partita che valeva il primo posto e che i lituani hanno prima perso, poi vinto, per poi farsi riagganciare e doverla risolvere nei cinque minuti di supplementare. Partiamo dagli sconfitti: Blake Schilb, ceco dell’Illinois, viene spremuto da Ginzburg per 40 minuti, ricavandone 18 punti (7/13 al tiro) e ben 8 rimbalzi, risultando spesso e volentieri decisivo in entrambe le metà campo. Ma, dando un occhio sotto le plance, lo scontro tra tra i totem Veselý e Valančiūnas è stato nettamente vinto dal lituano, che mette a segno “solo” 13 punti e 10 rimbalzi, eppure fa girare meglio tutta la squadra: in 29 minuti con lui in campo, la Lituania ha segnato 18 punti in più rispetto agli avversari. Se non l’ha vinta lui (che pure ha segnato i punti del vantaggio, nel supplementare), di sicuro ha tenuto in piedi la baracca. Negli ottavi, la Lituania incontrerà la Georgia, mentre la Repubblica Ceca, terza dietro la Lettonia per via dello scontro diretto, si ritroverà di fronte un avversario tosto come la Croazia.

REPUBBLICA CECA-LITUANIA 81-85 d1ts (18-12, 37-27, 51-55, 69-69)

Repubblica Ceca: Auda, Bartoň ne, Benda 11, Houška 6, Hruban 12, Jelínek 3, Pumprla 9, Satoranský 11, Schilb 18, Šiřina ne, Veselý 8, Welsch 3. All.: Ronen Ginzburg.
Lituania: Gailius, Jankūnas 6, Javtokas, Kalnietis 15, Kavaliauskas 5, Kuzminskas 18, Lekavičius, Mačiulis 11, Milaknis 13, Sabonis ne, Seibutis 4, Valančiūnas 13. All.: Jonas Kazlauskas.
Arbitri: Emilio Pérez Pizarro (ESP), Emin Moğulkoç (TUR), Petar Obradović (BIH).

 

La classifica del girone D

 
9 Lituania
8 Lettonia, Repubblica Ceca, Belgio
6 Ucraina, Estonia

 

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calendario e classifiche

Pietro Luigi Borgia
Pietro Luigi Borgia
Cofondatore e vicedirettore, editorialista, nozionista, italianista, esperantista, europeista, relativista, intimista, illuminista, neolaburista, antirazzista, salutista – e, se volete, allungate voi la lista.

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