Udinese-Sampdoria 1-4: la difesa bianconera non esce dagli spogliatoi

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Un’Udinese troppo brutta da vedere quella che è scesa in campo contro la Sampdoria. La retroguardia è stata disastrosa quest’oggi come mai si era visto durante la stagione ed è solo grazie a Karnezis e all’imprecisione degli attaccanti avversari se il punteggio non è tennistico. Grande merito comunque all’organizzazione di gioco dei doriani, che hanno saputo imbrigliare la manovra friulana grazie ad una formidabile condizione fisica e tattica.

Nei primi 10 minuti la gara non ha molto da raccontare, a parte le bordate di fischi che i sostenitori bianconeri riservano ad ogni iniziativa di Muriel. Al 12′ è Guilherme a provare a suonare la sveglia con una conclusione da fuori area sugli sviluppi di un calcio d’angolo: palla a lato, controllata da Viviano. Passano i minuti e la Sampdoria si affaccia con sempre maggiore frequenza nella trequarti avversaria, impegnando più di una volta Karnezis ma mai in modo realmente pericoloso. L’equilibrio viene rotto però al 26′, quando Wszołek si avventura in un’iniziativa solitaria, inserendosi dal lato destro dell’area grazie ad un bello ma fortunoso dribbling: il terzino scarica in mezzo per Soriano che deve solo appoggiare il pallone in rete. L’Udinese rischia il tracollo poco dopo, quando Duncan di testa spedisce di poco alto sopra la traversa. La confusione dei bianconeri però svanisce presto e la squadra di Stramaccioni inizia ad aggredire insistentemente la metà campo avversaria, peccando però in fase di finalizzazione. L’occasione più nitida per il pareggio arriva al 45′, quando Kone (sino a qui molto propositivo ma poco lucido) su calcio d’angolo impatta benissimo di testa con il pallone: la conclusione però termina alta.

Il secondo tempo parte a mille e al 50′ la buona sorte assiste i friulani: la Sampdoria nel giro di pochi secondi conclude a rete per ben 3 volte, trovando prima una gran parata di Karnezis sul bel diagonale di Muriel, poi il palo su Duncan e infine la respinta sulla linea di Domizzi, ancora sulla conclusione del colombiano. Al 57′ l’Udinese trova il gol con una conclusione sotto misura di Théréau ma la rete viene annullata per fuorigioco. Sulla sponda opposta Djorđević si divora un’occasione clamorosa, tirando in modo fiacco e centrale dopo essersi trovato a tu per tu con il portiere bianconero grazie ad un brutto errore difensivo dei due centrali friulani. É solo il preludio al raddoppio doriano: al 63′ va ancora a segno Soriano, lasciato nuovamente da solo a due passi dalla porta sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La difesa dell’Udinese sbanda clamorosamente: due minuti dopo Djorđević si trova di nuovo da solo davanti a Karnezis, ma il greco riesce ancora a ipnotizzare l’attaccante e a respingere il suo diagonale. Ancora Sampdoria al 70′, con Muriel che apre in modo delizioso di tacco per l’inserimento di Djorđević: l’attaccante una volta in area scarica sull’accorrente Acquah che prova a piazzare il pallone, facendolo uscire di poco a lato. All’80’ Acquah chiude definitivamente la gara, fissando il 0-3 che è un’esecuzione quanto mai meritata per la difesa bianconera (per l’ennesima volta in ritardo). C’è spazio ancora per il gol della bandiera firmato Di Natale, che realizza su rigore all’87’, e per il definitivo 1-4 di Duncan al 90′.

Il tabellino

Udinese-Sampdoria 1-4 (0-1)

Udinese (4-3-1-2): Karnezis 6; Widmer 5, Danilo 4, Domizzi 4, Piris 5,5; Pinzi 5, Hallberg 5 (72′ Heurtaux 4,5), Kone 5,5 (56′ Aguirre 5); Guilherme 5,5; Geijo 4,5 (46′ Théréau 5), Di Natale 5,5. A disp.: Scuffet, Meret, Bubnjić, Pasquale, Gabriel Silva, Bruno Fernandes, Jankto, Perica. All.: Stramaccioni.

Sampdoria (4-3-1-2): Viviano 6; Wszołek 6,5 (75′ Cacciatore s.v.), Muñoz 6,5, Silvestre 6,5, Regini (81′ Coda s.v.); Acquah 6,5, Palombo 6, Duncan 7; Soriano 7,5; Eto’o (56′ Djorđević 5,5), Muriel 6,5. A disp.: Romero, Frison, Correa, Rizzo, Marchionni, Okaka, Bergessio. All.: Mihajlović.

Arbitro: Di Bello di Brindisi.

Marcatori: 26′ e 63′ Soriano (S), 80′ Acquah (S), 87′ rig. Di Natale (U), 90′ Duncan (S)

Note – Ammoniti: Soriano (S), Regini (S), Viviano (S), Piris (U), Coda (S)

Alessandro Rutar
Alessandro Rutar
Nato a Gorizia nel 1986, segue il calcio con passione dalla finale di Champions League 1996, approfondendolo da lì in ogni suo aspetto. Studia per laurearsi in Relazioni Pubbliche presso l'Università di Udine.

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