Ora il PAOK ci crede: Santa Klaus e Pereyra cementano la vetta, Olympiakos sconfitto 2-1

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Uno scontro diretto per il primo posto non si vede al Karaiskaki da molto tempo, figuriamoci con l’Olympiakos in posizione di rincorsa. Se il PAOK espugna il Pireo, va a +5 e cementa la vetta della classifica. Anastasiadis si coccola i ritorni dei suoi terzini titolari, ma deve fare a meno del suo uomo assist Robert Mak, al cui posto spunta Facundo Pereyra, mattatore del Panthrakikos domenica scorsa, insieme alla coppia Salpi-Klaus in attacco. Tziolis viene arretrato per la mancanza di Katsikas e Tzavellas. Michel invece piazza in difesa l’uomo derby Avlonitis, affidandosi a Fuster e Afellay sulle fasce a supporto di Kostas Mitroglou.

La partita comincia con i padroni di casa più attivi e gli ospiti guardinghi, un assetto che si mantiene sostanzialmente per tutto il primo tempo, che risulta fin da subito godibile e frizzante. Glykos si fa trovare pronto sulle prime azioni avversarie, stroncate dal PAOK con interventi duri e decisi, come confermato dall’ammonizione di Rat appena dopo nove minuti. La prima vera occasione arriva però al 20′, quando Milivojević va al tiro costringendo Glykos alla parata di piede. Nulla di fatto sul proseguo dell’azione, con Afellay che manda a lato di poco. Da lì in poi i ritmi si alzano fino a diventare frenetici attorno alla mezz’ora. I bianconeri, fin lì mai andati vicino alla porta, si accendono al 24′, quando Athanasiadis pesca in area Pereyra, il cui gol viene annullato per evidente fuorigioco. Ci prova allora Tzandaris al 26′, con un bolide dalla distanza che impegna Roberto. I passaggi si susseguono e la partita regala emozioni e belle giocate, per poi sfociare nel gol del PAOK: una bellissima azione al 43′ porta Salpingidis ad aprire d’esterno per Skondras, che mette in mezzo un rasoterra toccato all’indietro da Pereyra e insaccato da Athanasiadis, al suo settimo centro in campionato. Il pareggio è però tanto immediato quando meraviglioso: Chori Dominguez batte un corner goffamente regalato da Rat e David Fuster dipinge un tiro al volo da fuori area che si incastona nel sette, facendo esplodere il Karaiskaki. Esplode anche un petardo lanciato addosso a Glykos dalla curva dell’Olympiakos, nella celebrazione del gol, ma il portiere torna in piedi dopo un momento di stordimento.

La ripresa si apre con il PAOK all’attacco nella persona di Pereyra, che mette in mezzo per Salpingidis, ma Roberto gli dice di no con una gran parata. Ammonizione per simulazione per Skondras, che chiedeva un rigore. E’ il preludio al 2-1, che, se possibile, è ancora più bello del gol di Fuster: Golasa manda in avanti il pallone, Avlonitis è in forte ritardo, Abidal prova a rattoppare, ma Pereyra lascia partire un terrificante esterno al volo che si insacca nel sette. Da lì in poi comincia la partita di estremo sacrificio da parte degli ospiti, con Salpingidis e Athanasiadis impegnati a raddoppiare in difesa. Michel rivoluziona la squadra usando i tre cambi senza aspettare nemmeno il 70′ e i primi tentativi sono confortanti, come il cross di Elabdellaoui che trova la poco precisa deviazione volante di Fuster, diventato capitano dopo l’uscita di Maniatis. Ci prova anche Tasos Avlonitis, ma la sua conclusione di testa non crea problemi a Glykos. La partita prende le forme di un assedio biancorosso, ma la bicefala non cede, spezzando le azioni avversarie con decisione e tanto sacrificio. Da sottolineare la prestazione di un Tziolis fuori posizione, ma sempre sul pezzo. Ci provano i nuovi innesti, in particolare Benitez e Kasami, con quest’ultimo che impegna Glykos con un bel tiro all’80’. Anastasiadis fa stringere i denti ai suoi fino alla fine e il secondo portiere della Nazionale fa buona guardia alla sua porta, uscendo bene sui cross avversari. La sofferenza dura fino al 95′, poi parte la festa: il PAOK cementa la vetta con un rassicurante +5 sull’Olympiakos.

 

OLYMPIAKOS PIREO – PAOK SALONICCO: 1-2 (1-1).
Olympiakos (4-2-3-1): Roberto 6; Elabdellaoui 6, Avlonitis 5, Abidal 5,5, Masuaku 6; Maniatis 5,5 (64′ Kasami 6), Milivojević 6; Fuster 7, Dominguez 6,5, Afellay 6 (60′ Dossevi 5,5); Mitroglou 5 (67′ Benitez 6). A disp.: Megyeri, Fortounis, Botia, Bouchalakis. All.: Michel.
PAOK (4-3-3): Glykos 6,5; Skondras 6,5 (56′ D. Papadopoulos 6,5), Tziolis 7, Miguel Vitor 6,5, Rat 6; Tzandaris 6, Golasa 6,5, Kaçe 6 (82′ Martens sv); Salpingidis 7, Athanasiadis 7, Pereyra 7,5 (90’+2 Pozatzidis sv). A disp.: Itandje, Kitsiou, Savvidis, N. Spyropoulos. All.: Anastasiadis.
Arbitro: Alexandros Aretopoulos.
Marcatori: 43′ Athanasiadis (P), 45’+1 Fuster (O), 50′ Pereyra (P).
Note: ammonizioni: Rat, Kaçe, Skondras, Tzandaris, Golasa (P), Fuster (O).

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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