Ciclismo: Delfinato 2013, non chiamatelo antipasto

-

Smaltiti i postumi della “sbornia” dovuta a una durissima (specie per quanto riguarda il fattore meteorologico) edizione del Giro d’Italia, splendidamente dominata da un grande Vincenzo Nibali, il mondo del ciclismo si “mette in viaggio” verso un altro appuntamento “clou” della stagione: il Tour de France. E come prima “fermata” affronta, dal 2 al 9 giugno, il Giro del Delfinato, storica corsa a tappe del sud-est della Francia, giunta alla 65°edizione. Ma, viste le caratteristiche del percorso e la qualità dei partecipanti, definire questa edizione del Critérium du Dauphiné” come semplice antipasto della “Grande Boucle” appare quanto mai riduttivo.

Il Giro del Delfinato 2013 parte, per la prima volta nella sua storia, dalla Svizzera in quel di Champéry per arrivare al traguardo finale di Risoul dopo 8 tappe, per una distanza complessiva di 1.117 chilometri. E il piatto forte sarà indubbiamente la salita. Ben quattro gli arrivi in quota previsti, uno di “Hors catégorie” a Valmorel nella quinta tappa, uno di prima categoria a Risoul nell’ottava e ultima tappa e due di terza categoria, a Champéry nella prima tappa e a Superdévoluy nella settima tappa (arrivo preceduto dalle impegnative scalate di prima categoria dell’Alpe d’Huez a inizio frazione e del Col du Noyer a pochi chilometri dal traguardo). Ma anche quando non si arriverà in vetta, la montagna non mancherà. La seconda tappa, con arrivo a Oyonnax, prevede la scalata del Col du Sentier (seconda categoria) con cima posta a 12,5 km dal traguardo, mentre la terza tappa, con arrivo a Tarare, è caratterizzata dalla presenza del Col des Sauvages (terza categoria), con vetta piazzata a 9,5 km dalla conclusione. Unica tappa dove i velocisti possono mettere il circoletto rosso è la sesta, con l’arrivo di Grenoble, anche se gli sprinter dovranno vedersela col Col du Barioz (prima categoria), lontano sì dal traguardo (vetta collocata a 62,5 km dalla conclusione), ma comunque in grado di tagliare fuori le “ruote veloci” meno in forma di quelle facenti parte del gruppo. Gli uomini di classifica hanno invece, oltre i quattro arrivi in salita, messo sicuramente il circoletto rosso alla quarta tappa, la cronometro interamente pianeggiante di 32,5 km con arrivo a Parc des Oiseaux, dove dovranno dosare bene i ritmi di pedalata per evitare eventuali verdetti impietosi da parte dell’orologio.

Assente il vincitore dello scorso anno, Bradley Wiggins (che ha annunciato anche la sua rinuncia al Tour per quest’anno), tre sono i principali favoriti: il britannico Chris Froome della Sky e gli spagnoli Alberto Contador (Saxo Bank – Tinkoff) e Joaquim Rodríguez (Team Katusha). In seconda fila si collocano gli spagnoli Alejandro Valverde (Movistar), già vincitore del Delfinato nel 2008 e nel 2009, e il reduce dal Giro Samuel Sánchez (Euskaltel),  i belgi Jurgen Van Den Broeck (Lotto-Belisol) e Thomas De Gendt (Vacansoleil-DCM), l’estone Rein Taaramae (Cofidis) e il danese Jakob Fuglsang (Astana). L’Italia affida le sue speranze ai due “Damiani”: il più noto Cunego (Lampre-Merida) e il più giovane Caruso (Cannondale), con quest’ultimo reduce da una buona ultima settimana di Giro. Da segnalare anche la presenza in casa Lampre-Merida di Adriano Malori (soprattutto in chiave cronometro) e di Eros Capecchi (Movistar).

Questo il quadro completo delle tappe del 65° Giro del Delfinato:

1° tappa domenica 2 giugno Champéry (Svizzera) – Champéry (Svizzera) 121 km media montagna
2°tappa lunedì 3 giugno Châtel-Oyonnaz 191 km media montagna
3°tappa martedì 4 giugno Ambérieu-en-Bugey – Tarare 167 km media montagna
4°tappa mercoledì 5 giugno Villars-les-Dombes – Parc des Oiseaux 32,5 km cronometro individuale
5°tappa giovedì 6 giugno Grésy-sur-Aix – Valmorel 139 km alta montagna
6°tappa venerdì 7 giugno La Léchère – Grenoble 143 km media montagna
7°tappa sabato 8 giugno Le Pont-de-Claix – Superdévoluy 187,5 km media montagna
8°tappa domenica 9 giugno Sisteron-Risoul 155,5 km alta montagna

 

 

Giuseppe Pucciarelli
Giuseppe Pucciarelli
Nato a Salerno il 3 maggio 1986, laureato in Fisica, ex arbitro di calcio FIGC. “Sportofilo” a 360° con predilezione per calcio e ciclismo, è un acceso e convinto fantacalcista.

Addio Pasquale Casillo, viva Zemanlandia!

Lo chiamavano il “re del grano”, perché negli anni ’80 raggiunse il successo diventando il principale esportatore di grano dal Sudamerica su scala globale....
error: Content is protected !!