Esclusiva MP – Luca Serafini: “Milan sorprendente, Inter confusa. Pirlo? C’è poco da dire”

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Una bella e lunga chiacchierata, quella che MP ha avuto in esclusiva con Luca Serafini, giornalista e scrittore oltre che volto noto di Mediaset. Grande esperto della storia del Milan, i temi trattati si sono intrecciati spesso ai colori rossoneri, non disdegnando qualche opinione più in generale sul nostro campionato di Serie A, sull’Europa e sulla Nazionale.

Questa l’intervista completa:

– Ciao Luca, partiamo dalla Serie A. Che campionato è stato per te? Cosa hai trovato più sorprendente? La riconferma della Juve, la Fiorentina di Montella, la crisi dell’Inter di Stramaccioni o la retrocessione del Palermo?

“Tutti temi interessanti da discutere. Non un campionato tecnicamente esaltante, ha allontanato le nostre grandi dalle grandi d’Europa, visti i risultati nelle coppe. La Juve è solida e le manca poco per migliorarsi in senso assoluto. La Fiorentina ha fatto un salto di qualità notevolissima, rimane un po’ discontinua e incompleta, ma ha potenzialità enormi. L’Inter dovrebbe occuparsi di rimettere a posto la squadra prima di interrogarsi sull’allenatore, non ci si può sorprendere se gli ultratrentenni si infortunano e ti mollano a metà strada: i casi Samuel, Chivu, Zanetti, Cambiasso, Milito, Stankovic mi ricordano tanto quelli del penultimo Milan di Allegri. Per il Palermo mi dispiace moltissimo, città e tifosi non lo meritavano. Per Zamparini spiace molto meno, ma purtroppo nemmeno questa lezione sembra averlo rinsavito. Non si può però dimenticare quello che hanno fatto Udinese, Catania e Parma. Sono loro, con la Fiorentina, le grandi sorprese”.

– A proposito di Inter, secondo te le responsabilità maggiori di chi sono? Della gestione societaria, dell’allenatore, degli infortuni o dei giocatori stessi?

“La società è sempre stata confusa, nel 2006 ha sfruttato benissimo l’abbattimento di valori del campionato italiano arrivando persino alla Champions, ora mi sembra che Moratti sia tornato ai primi 10 anni della sua gestione: poche idee, molto confuse, molti sprechi”.

– E veniamo al Milan, argomento a te caro. Come giudichi la stagione dei rossoneri di Allegri?

Sorprendente. Non si poteva scommettere un solo euro che sarebbe arrivato nelle prime cinque”.

– Ipotizzando il terzo posto finale, che mercato ti aspetti dalla società? Il preliminare di Champions costringerà i tifosi ad aspettare fino alla fine di agosto?

“Sì, non si scappa. Bisognerà attendere il passaggio ai gironi. Ed è un errore: questa non è una politica da Milan, il Milan dovrebbe fare la campagna acquisti per superare agevolmente i preliminari, non attendendo di valicarli”.

– Guardando ai singoli, chi ti ha più sorpreso in questa stagione e chi riconfermeresti tra quelli più in bilico o in scadenza?

“Le sorprese sono Mexes e Zapata negli ultimi due mesi dopo i primi sei di affanni, De Sciglio ed El Shaarawy per come stanno affrontando una comprensibile flessione, con serietà e professionalità. In assoluto la sorpresa è Pazzini, un rendimento inatteso. Montolivo e Ambrosini invece non sono sorprese: si sa quello che possono dare e lo danno fino all’ultima stilla di sudore”.

– Capitolo Pirlo: la sua biografia, specie nei capitoli riguardanti il Milan, sta facendo discutere molto nell’ambiente rossonero. Tu che l’hai vissuto da vicino dal 2001 al 2011, te l’aspettavi? Che reazione ha, di fronte alle sue esternazioni, l’esperto di storia rossonera che è in te?

“Non riconosco l’Andrea Pirlo che ho conosciuto per tanti anni, nei toni e nei contenuti. Sono rimasto sorpreso e francamente ho poco da dire, i veleni postumi si prestano sempre a giudizi severi”.

– Allargando l’orizzonte all’Europa, come giudichi i cammini europei delle squadre italiane? Possiamo dirci soddisfatti di un ottavo e un quarto di finale sia in Champions che in Europa League? Cosa ci manca?

“No, ovviamente no. Ci manca molto, in qualità e strategia. La Juve è vicina, la costruzione è stata graduale e in crescendo, il Milan è un po’ più rivoluzionato rispetto alle sue abitudini, anche il Napoli pare lontano dalle migliori d’Europa.”

– E sulle due finali, Benfica-Chelsea e Bayern-Borussia, te la senti di fare un pronostico?

Benfica per simpatia, Borussia per la novità, anche se il Bayern meriterebbe dopo le ultime delusioni”.

– Chiudiamo con la Nazionale. L’estate scorsa hai seguito le gesta degli azzurri di Prandelli con “Gli Europeoni”, in compagnia di Diego Abatantuono, tramite un canale YouTube. Guardando anche al campionato che sta concludendosi e ai giovani che si sono messi in mostra, tra Confederation Cup e Mondiale quante possibilità ha l’Italia di ripetere, se non addirittura migliorare, le prestazioni dell’Europeo?

“Non è importante, l’importante è che Prandelli abbia le idee e chiare e vada avanti verso il Mondiale a prescindere dai risultati della Confederation Cup che in passato sono stati ingannevoli, nel bene e nel male”.

Francesco Mariani
Francesco Mariani
Twitter addicted, vive di calcio. In campo è convinto di essere Pirlo, ma in realtà è un Carrozzieri qualunque. Per lui il trequartista è una questione di principio.

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