Serie C, Catania-Juve Stabia: i rossazzurri non abbattono il muro di Vespe, 0-0 il finale

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dal nostro inviato allo stadio “Angelo Massimino” di Catania

Pareggio a reti bianche tra Catania e Juve Stabia: i Rossazzurri ci provano ad abbattere la strenua difesa dei campani ma non vi riescono e il Lecce allunga di nuovo a +4. Per i Gialloblù una gara ordinata e arcigna allo stesso tempo che ridà vigore dopo la sconfitta casalinga della settimana scorsa.

Per il Catania l’ennesima gara all’inseguimento del Lecce (pugliesi vittoriosi di misura ieri a Reggio Calabria), ma avendo disputato in meno, e di un sogno chiamato Serie B; per la Juve Stabia la difesa di un posto al sole dei playoff. Questo, in sintesi, il leit motiv del posticipo del Girone C di Serie C che conclude la 34/a giornata. A pochi turni dal termine i Rossazzurri occupano la seconda posizione con 63 punti e sono reduci da sei risultati utili di fila e due vittorie consecutive; di contro, le Vespe provengono dalla sconfitta interna col Cosenza che ha interrotto una striscia di cinque risultati utili. Il Catania ha prevalso sugli avversari odierni sia nella gara di andata con gol a tempo scaduto di Andrea Mazzarani sia l’anno scorso al Massimino (3-1 con reti di Calil, Paolucci e Di Cecco a rimonta della rete di Lisi).

Moduli speculari per i due tecnici: Lucarelli schiera Pisseri in porta, Blondett, Aya, Bogdan e Marchese in difesa. Lodi, Biagianti e Mazzarani in mezzo, Barišić, Curiale e Manneh in attacco. Per i campani c’è Branduani in porta protetto da Nava e Crialese terzini, Marzorati e Allievi centrali. Viola, Vicente e Mastalli sulla linea mediana; Canotto, Simeri e Strefezza compongono il tridente.

Ritmi sùbito altissimi: bellissima apertura di Lodi per Manneh, cross al centro e colpo di testa di Curiale sul fondo; padroni di casa riversati in avanti con tutti gli effettivi nel tentativo di sbloccare l’incontro (proteste anche per un presunto tocco col braccio in area di un difensore campano) davanti una splendida cornice di pubblico, il Massimino è una vera e propria bolgia. Le Vespe non sono da meno: la difesa e il contenimento delle sfuriate avversarie sono grintose e allo stesso tempo ordinate e composte. Infatti, prima Barišić ci prova in diagonale e manca il bersaglio per poco; poi, Simeri si avventa su un retropassaggio fuori misura di Lodi e per poco non ne approfitta. Passato il primo quarto d’ora i ritmi rallentano ma le due compagini continuano a lottare su ogni pallone: Curiale riesce a mandare in rete un lancio in profondità di Mazzarani ma il direttore di gara lo pesca in fuorigioco. Con il ridursi dell’intensità di gioco, la Juve Stabia riesce a controllare meglio ogni zona del campo e a proporsi di quando in quando in fase offensiva; il Catania prova a riordinare le idee (come suggerisce Lodi ai compagni poco prima della mezz’ora) e a ragionare maggiormente nell’imbastire la manovra. Solo tiri dalla distanza: da un lato Mastalli, abbondantemente a lato; dall’altro, Mazzarani di poco alto. In generale, il Catania ha meno spazi e i singoli uomini fanno poco movimento senza palla, la Juve Stabia, invece, arretra sulla linea di centrocampo i due esterni offensivi Canotto e Strefezza e in pratica adotta un 4-5-1. Una buona occasione capita ai Rossazzurri al 39′: Barišić recupera palla al limite dell’area e crossa, Curiale di testa tenta di colpire di precisione e la sfera si spegne sul fondo. Nei minuti finali gli uomini di Lucarelli provano a colpire: l’assedio all’area della Juve Stabia non porta a occasioni clamorose, ma a un’ulteriore polemica per una caduta di Curiale in area; l’arbitro lascia correre e nel proseguio dell’azione Biagianti è costretto a commettere fallo, viene ammonito ed esplode il Massimino. A questo punto, non accade altro degno di nota e le due squadre vanno negli spogliatoi sul punteggio di 0-0.

Il Catania prova fin dai primi istanti della ripresa ad alzare il baricentro, i Gialloblù rispondono con una difesa arcigna: buona la combinazione al 50′ tra Manneh e Mazzarani, il tiro di quest’ultimo, però, è facile preda di Branduani. Le Vespe escono dal guscio intorno al 60′: Simeri serve Canotto sulla destra e la sua conclusione in diagonale finisce a lato alla destra di Pisseri. In questa fase i campani giocano con la linea difensiva all’altezza del centrocampo e riescono in più di un’occasione a non concedere profondità ai rivali; il Catania prova a mantenere la calma, ma spesso pecca in termini di precisione. Ancora conclusioni velleitarie dalla distanza, ci provano CanottoBarišić ma con poca fortuna. Lucarelli effettua un doppio cambio e manda in campo Rizzo e Russotto, proprio il secondo è protagonista per ben due volte intorno al 65′: prima Lodi poi Curiale lo mettono in condizione di calciare a rete da sinistra, ma le sue conclusioni risultano centrali. Clamorosa palla-gol al 68′: calcio d’angolo battuto da Lodi, Bogdan salta indisturbato e manda incredibilmente sul fondo. Sono molte le palle sporche e la gara in questa fase vive di fiammate: ottima la percussione di Russotto al 77′, l’attaccante si accentra e il suo tiro diretto in porta viene contrato da Ripa. Sempre Russotto un minuto dopo, nella stessa situazione, tenta la conclusione a giro, ma pecca di egoismo perché avrebbe potuto servire un compagno meglio piazzato. L’assedio continua con una bella azione sull’out di sinistra tra Russotto e Porcino, quest’ultimo tenta il cross al centro ma Branduani fa buona guardia. Le due compagini lottano fino alla fine e con l’ultimo sbilenco tiro di Di Grazia il direttore di gara sancisce lo 0-0 finale.

CATANIA-JUVE STABIA 0-0 (0-0)

Catania (4-3-3): Pisseri 6; Blondett 6, Aya 6.5, Bogdan 6.5, Marchese 6 (71′ Porcino 6.5); Lodi 6Biagianti 6.5 (61′ Rizzo 6), Mazzarani 6 (72′ Ripa 5.5); Barišić 6 (80′ Di Grazia sv), Curiale 5.5, Manneh 6 (61′ Russotto 5.5). A disp.: Martínez, Fabiani, Mirko Esposito, Semenzato, Bucolo, Fornito, Brodić. All.: C. Lucarelli 6.5.
Juve Stabia (4-3-3): Branduani 6.5; Nava 6 (71′ Dentice sv) (88′ Franchini sv), Marzorati 6.5, Allievi 6.5, Crialese 5.5 (46′ Bachini 6); Viola 6.5, Vicente 6.5, Mastalli 6.5; Canotto 6 (70′ Berardi sv), Simeri 5 (88′ Sorrentino sv), Strefezza 5A disp.: Bacci, Matteo Esposito, Redolfi, Calò, Matute, D’Auria, Severini. All.: Caserta e Ferrara 6.5.
Arbitro: Zanonato di Vicenza.
Note – Ammoniti: Biagianti, Bogdan, Lodi (C); Strefezza, Simeri (J).

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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