Venezia-Foggia, Supercoppa di Lega Pro: Deli, Vacca e Mazzeo regalano il trofeo ai Satanelli

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Il Foggia batte al Penzo il Venezia 4-2 e conquista la Supercoppa al termine di una gara spettacolare e combattutissima da entrambe le compagini. A decidere la partita, la doppietta di Deli e le reti di Vacca e Mazzeo; ai Lagunari, che escono a testa alta nonostante l’inferiorità numerica a poco meno di un quarto d’ora alla fine, non bastano i gol di Geijo e Domizzi.

Ultima gara valida per il triangolare di Supercoppa di Lega Pro: si sfidano le due compagini più forti della categoria, ovvero Venezia e Foggia, la prima alla ricerca del “triplete“, dopo avere conquistato la promozione in Serie B e la Coppa Italia; la seconda con l’intento di spezzare l’egemonia dei Lagunari, forte del vantaggio in termini di differenza reti (3-1) conseguito nella partita casalinga disputata contro la Cremonese. Ricordiamo, invece, che il Venezia a Cremona si è imposto per 2-1 e, quindi, sarà obbligato a vincere per conquistare il trofeo.

Inzaghi e Stroppa restano fedeli al proprio credo calcistico e schierano le proprie compagini col solito 4-3-3. Da un lato, assente Malomo; dall’altro capitan Agnelli, appiedato dal giudice sportivo per un turno, e gli infortunati Empereur, Faber e Martino.

Prima di dare i via alle ostilità, si osserva un minuto di silenzio in memoria di Stefano Farina, tragicamente scomparso pochi giorni fa. Ritmi altissimi in avvio di gara e intensi: i Satanelli provano a fare la gara aggressivamente, andando sùbito a occupare la metà campo avversaria. Infatti, ci prova Sarno a tagliare per ben due volte nel giro di pochi minuti l’area di rigore veneta, ma nessuno dei compagni riesca a trovare la deviazione vincente. I padroni di casa, comunque, non stanno a guardare ed è Marsura a suonare la carica con una conclusione dai 25 metri. Poco dopo, invece, a conclusione di un’ottima azione offensiva, va al tiro Falzerano da ottima posizione, ma Guarna con la mano riesce a respingere. In generale, le due compagini non si risparmiano e si affrontano a viso aperto producendo un calcio piacevole e divertente: da un lato, Sarno reclama un rigore; dall’altro è ancora Guarna a salvare sulla conclusione ravvicinata di Moreo. Al 19′ l’equilibrio si spezza: bolide di Deli col destro dal limite dell’area; Vicario può solo tentare la respinta, ma non evitare il gol. Venezia-Foggia 0-1. La reazione dei padroni di casa non è veemente e si riassume nel colpo di testa di Geijo sul traversone dalla sinistra di Garofalo: palla non lontana dallo specchio della porta. Dal canto proprio, il Foggia mantiene con grande autorevolezza il pallino del gioco e raddoppia poco prima della mezz’ora: Zampano non è lucido nel liberare la propria trequarti, Vacca raccoglie e col destro, da lontano, fulmina Vicario; Venezia-Foggia 0-2. A questo punto, i padroni di casa provano a riordinare le idee, ma i tentativi di riaprire l’incontro, in particolare quelli di Geijo, Moreo e Domizzi, non vanno a segno. Al 35′, però, gli uomini di Inzaghi riescono nell’intento: Geijo si libera dalla marcatura del diretto avversario e di testa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Bentivoglio, insacca; Venezia-Foggia 1-2. Nonostante Inzaghi provi a cambiare qualcosa dal punto di vista tattico alla ricerca del pari (cambio di modulo dal 4-3-3 al 4-2-4), i Satanelli trovano il tris: Deli si fa spazio sulla destra, mette in mezzo e a Mazzeo non resta che spingere in rete; Venezia-Foggia 1-3 e, dopo un minuto di recupero, tutti negli spogliatoi per l’intervallo.

I Lagunari riescono a riaprire l’incontro in avvio di ripresa: traversone da calcio d’angolo e Domizzi fredda Guarna; Venezia-Foggia 2-3. La gara rimane aperta con vari ribaltamenti di fronte: da un lato, rischia grosso Vicario; dall’altro, Bentivoglio, direttamente da calcio piazzato, prova a sorprendere Guarna sul suo palo, ma la palla finisce fuori di un soffio. I ritmi si abbassano rispetto al primo tempo, ma la sensazione è che in qualsiasi momento possa verificarsi l’accelerazione decisiva: certamente meno spettacolare la ripresa, ma le due compagini continuano a lottare su ogni pallone, pur assestando qualche cambio tattico come fà Stroppa con i propri uomini (dal 4-3-3 al 5-3-2 con l’ingresso di Figliomeni per Sarno). I veneti tentano il tutto e per tutto: prima Fabiano, poi Ferrari e ancora Geijo non riescono a centrare il bersaglio; in questa fase, i pugliesi provano a colpire in contropiede. Bellissima l’azione che porta Deli al gol fermato, però, dalla bandierina del guardalinee. A poco più di dieci minuti dal termine, il Venezia resta in inferiorità numerica per l’espulsione di Geijo, reo di avere colpito a palla lontana un avversario, e la Supercoppa rimane sempre più saldamente nelle mani dei pugliesi. A lettimarlo, infatti, arriva il poker degli ospiti ancora con un’azione corale starordinaria: Gerbo si libera di un avversario e lancia Mazzeo con un filtrante, l’attaccante serve Deli che deposita a porta sguarnita; Venezia-Foggia 2-4. A questo punto, i ritmi rallentano decisamente e gli animi si scaldano con un piccolo parapiglia che porta all’ammonizione di Bentivoglio e Rubin. I padroni di casa smettono di lottare e al direttore di gara non resta che decretare la fine: il Foggia si impone 4-2 e si aggiudica la Supercoppa di Lega Pro.

VENEZIA-FOGGIA 2-4 (1-3)

Venezia (4-3-3): Vicario 5.5; Garofalo 5, Domizzi 6, Modolo 5, Zampano 5; Soligo 6 (57’Fabiano 5.5), Bentivoglio 6.5, Falzerano 6 (81’Fabris sv); Marsura 5.5, Geijo 5.5, Moreo 6 (65’Ferrari 5.5). A disp.: Sambo, Camerlengo, Galli, Pellicanò, Cernuto, Stulac, Acquadro, Tortori, Caccavallo. All.: F. Inzaghi 6.5.
Foggia (4-3-3): Guarna 6; Loiacono 6.5 (66’Gerbo 6), Coletti 6.5, Martinelli 6, Rubin 6; Agazzi 7, Vacca 6.5, Deli 7.5; Sarno (71′ Figliomeni 6), Mazzeo 6.5, Sainz-Maza 6 (64′ Di Piazza 6). A disp.: Sánchez, Tucci, Ângelo, Dinielli, Sicurella, Pompilio, Chiricò. All.: Stroppa 8.
Arbitro: Ranaldi di Tivoli.
Marcatori: 19′ Deli (F), 29′ Vacca (F), 35′ Geijo (V), 43′ Mazzeo (F), 47′ Domizzi (V), 80′ Deli (F).
Note – Ammoniti: Garofalo, Moreo, Bentivoglio (V); Vacca, Agazzi, Guarna, Rubin (F). Espulso: Geijo al 78′ per comportamento violento.

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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