Tennis, Australian Open: Raonic si prende lo scalpo di Wawrinka, ai quarti anche Murray e Ferrer

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Si completa il quadro degli ottavi di finale degli Australian Open nel torneo maschile. Nella parte bassa di tabellone i primi a scendere in campo a Melbourne alla ricerca di un posto nei quarti sono Monfils e Kuznetsov. Il francese (n.23), profeta di un tennis tutto istinto e spettacolo, gioca e vince una partita costruita su una solidità sorprendente, regolando al minimo gli errori forzati e offrendo al suo giovane rivale russo solamente 2 palle break in oltre 2 ore di partita. A 29 anni, per la prima volta in carriera, il transalpino si guadagna dunque un posto fra i primi 8 tennisti qui a Melbourne. Lo fa lasciando a casa follie, colpi circensi e siparietti col pubblico. Probabilmente (si spera) si è reso conto che col suo talento, unito a un fisico straordinario e alla sue doti acrobatiche ha finora seminato male e raccolto zero (o quasi). Senza dubbio è presto per poter affermare con sicurezza che l’istrionico Gael abbia raggiunto la maturità tennistica, ma la vittoria odierna su un buon Kuznetsov è un ottima base su cui continuare il processo di trasformazione. Il finale è 7-5, 3-6, 6-3, 7-6 per il francese.

Rimanendo in tema di maturità, Raonic ha iniziato il suo 2016 con la costanza e il rendimento del veterano, e sulla “Rod Laver” Arena si prende lo scalpo glorioso del n.4 del mondo Wawrinka per 6-4, 6-3, 5-7, 4-6, 6-3. Il gigante canadese vola avanti 2 set a zero sfruttando il suo ottimo momento di forma, ma lo svizzero non si scoraggia e dà il via a una rimonta che lo porta, dopo 3 ore di partita, a impattare sul 2-2. Nel quinto e decisivo parziale Milos strappa il servizio all’elvetico nel sesto gioco del set, chiudendo poi la contesa per il definitivo 6-3. Risultato di prestigio per il canadese che, come Monfils, accede per la prima volta in carriera nei quarti in Australia; ora lo sfiderà per un posto nelle semifinali.

Costanza di rendimento e maturità sono doti che da sempre accompagnano la racchetta di David Ferrer in giro per i circuiti ATP. Anche oggi sulla “Hisense” Arena il n.8 del mondo ha dato sfoggio della sua solidità fisica e mentale contro un arrendevole Isner. L’americano, tradito dal suo formidabile , si arrende al maratoneta spagnolo subendo un break in ogni set giocato e in poco più di 2 ore di gioco viene eliminato dal torneo australiano col punteggio di 6-4, 6-4, 7-5.

Nell’ultimo ottavo in programma Andy Murray liquida con autorità l’ultimo padrone di casa rimasto, Bernard Tomic. L’australiano, sotto gli occhi attenti del suo fresco capitano di Davis (Lleyton Hewitt), non riesce a trovare le chiavi di gioco per poter impensierire il britannico. Buona la prova del n.2 del mondo che controlla il match dal primo all’ultimo scambio. Partita in equlibrio solamente nel terzo parziale, quando Tomic riesce a portare il suo più quotato avversario al tie-break. Qui però butta via la sua unica chance di riaprire l’incontro regalando in maniera grossolana almeno 4 punti allo scozzese. Murray chiude per 6-4, 6-4, 6-7 e troverà ad aspettarlo nei quarti di finale David Ferrer.

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Andrea Di Benedetto
Andrea Di Benedetto
Nato nel 1980 a Bologna, vive e lavora a Pescara. Cresciuto con il credo sportivo per Ivan Lendl, Larry Bird e Johan Cruyff, da sempre appassionato di sport, viaggi e pastori tedeschi.

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