Scozia, Premiership: i verdetti della stagione 2014/2015

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Anche quest’anno ha vinto il Celtic. Com’era più che prevedibile, il dominio assoluto e incontrastato dei Bhoys di Glasgow è continuato anche nella stagione appena conclusa, la prima con il norvegese Ronny Deila al timone dopo il quadriennio marchiato Neil Lennon. Il massimo campionato scozzese, si sa, è storicamente un duopolio e, venuti a mancare i Rangers ormai tre anni fa per il celeberrimo crack finanziario, gli Hoops hanno avuto vita facile nel vincere gli ultimi tre campionati. Anche in questa stagione, insomma, la gara delle altre partecipanti alla Premiership è stata valida per le posizioni dalla seconda in giù, col titolo di sicuro appannaggio dei biancoverdi di Glasgow già in partenza: il Celtic poteva solo perderlo e così non è affatto stato, com’era prevedibile.

A completare il podio, comunque, ci hanno pensato l’Aberdeen, di nuovo seconda dopo ben ventun anni (l’ex club di sir Alex Ferguson è anche l’ultimo ad aver vinto il campionato al di fuori delle squadre di Glasgow, ormai trent’anni fa), e l’Inverness Caledonian Thistle, autentica rivelazione della stagione, al primo terzo posto dalla sua fondazione – avvenuta nel 1994 – nonché al miglior risultato della sua storia in campionato. Tuttavia la magica stagione dell’Inverness non è ancora finita perché l’ICT s’è anche guadagnato la finale di Coppa di Scozia – che giocherà contro il Falkirk – il prossimo 30 maggio, sfida che potrebbe portare la formazione delle Highlands al suo primo, storico, titolo.

In virtù della seconda e della terza piazza finali, Aberdeen e Inverness hanno guadagnato l’accesso ai turni preliminari di Europa League; i Dons tornano a giocare una manifestazione continentale dopo l’eliminazione subita dalla Real Sociedad al terzo turno dei preliminari di Europa League la scorsa estate, mentre l’ITC è alla sua primissima partecipazione a una competizione europea.

Retrocede infine il St. Mirren, squadra autrice di una stagione desolante sotto ogni punto di vista e detentrice dei peggiori numeri in assoluto della lega, sia in attacco sia in difesa. Un’annata da dimenticare per la compagine bianconera, che solo due anni fa aveva vinto la Coppa di Lega e che è stata una presenza costante della Serie A scozzese negli ultimi nove anni. Suscita però molto più scalpore il Motherwell, che rischia di finire in Championship dopo che, per due anni di fila, aveva centrato il secondo posto: un autentico crollo verticale per il Well, atteso da uno spareggio infuocato contro gli affamatissimi Rangers, vogliosi di tornare sul palcoscenico più adatto al loro blasone. Le gare dei prossimi 28 e 31 maggio si preannunciano tiratissime, con entrambe le compagini pronte a una lotta durissima per avere un posto in Premiership nella prossima stagione.

Ecco tutti i verdetti ed i numeri della stagione 2014/2015 della Premiership:

Campione di Scozia 2014/2015: Celtic
Ammessa ai turni preliminari della Champions League 2015/2016: 
Celtic
Ammesse ai turni preliminari dell’Europa League 2015/2016
: Aberdeen e Inverness

Retrocesse in Championship 2015/2016
: St. Mirren (Motherwell ai playout)
Promosse in Premiership 2015/2016
Heart of Midlothian e vincitrice playoff

Capocannoniere
Rooney (Aberdeen), 18 reti
Partite giocate
228
Gol totali realizzati
587
Miglior attacco
Celtic, 84 gol (14% del totale)
Miglior difesa
Celtic, 17 gol (o,45 a partita)
Peggior attacco:
St. Mirren, 30 gol
Peggior difesa
St. Mirren, 66 gol (1,7 a partita)

Classifica finale completa Premiership 2014/2015

Celtic 89 – Aberdeen 75 – Inverness 65 – St. Johnstone 54 – Dundee United 53 – Dundee 45 (fine gruppo Europa/inizio gruppo salvezza) Hamilton 50 – Partick Thistle 45 – Kilmarnock e Ross County 41 – Motherwell 35 – St. Mirren 30

Classifica finale marcatori

18 – Adam Rooney (Aberdeen)
13 – Greg Sweart (Dundee) e Leigh Griffiths (Celtic)
12 – Anthony Andreu (Hamilton), Nadir Çiftçi (Dundee United) e John Sutton (Motherwell)
10 – Billy McKay (Inverness) e Ali Crawford (Hamilton)

Giorgio Crico
Giorgio Crico
Laureato in Lettere, classe '88. Suona il basso, ascolta rock, scrive ed è innamorato dei contropiedi fulminanti, di Johan Cruyff, della Verità e dello humour inglese. Milanese DOC, fuma tantissimo.

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