Rugby League World Cup 2013: Australia senza problemi, Inghilterra-Nuova Zelanda illumina le semifinali

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Si sono giocati nel weekend i match dei quarti di finale della Rugby League World Cup 2013. Rimangono in gara solo 4 squadre, 3 delle quali a detta di tutti favorite della vigilia.

Se l’Australia ha letteralmente stracciato gli Stati Uniti, la cui spedizione mondiale resta e resterà incoraggiante e degna di lode, al The Racecourse Ground di Wrexham (Galles settentrionale), la sfida più incerta era quella fra Fiji e Samoa, in un “derby” isolano molto promettente dati i segnali forniti dai due team nella fase a gironi.

Alla fine hanno vinto i figiani, capaci di piegare Toa Samoa mentre i colleghi dell’union perdevano in quel di Cremona contro l’Italia, nel 4-22 finale dell’Halliwell Jones Stadium, Warrington. Abituale casa dei Wolves, club arrivato quest’anno a un passo dal titolo inglese: luogo di rugby league vero, tempio di agonismo, regno ora di giocatori quali Groom,Wes Naiqama (Penrith Panthers) e Roqica (Cronulla), autori di mete che faranno parlare di sé, a lungo.

I commenti di vari tifosi figiani sparsi per i social network raccontano di una nazione appassionata ad entrambe le forme di rugby, sinceramente coinvolta dagli sforzi di The Fiji Bati in questa Coppa del Mondo, ora pronta a seguire da casa alla televisione la semifinale contro i Kangaroos, imbattibili fino a prova contraria.

Dall’altra parte del tabellone, la Nuova Zelanda ha tenuto immacolato il suo ruolino di marcia. Scozia travolta 40-4, e poco conta che al posto dei Braveharts ci sarebbe potuta essere l’Italia: contro questi Kiwis o sei al top mondiale o perdi, malamente. È infatti pazzesca la tranquillità con cui Shaun Johnson guida sul campo questi ragazzi, consapevoli della loro forza e orgogliosi di difendere il titolo iridato, conquistato 5 anni fa a Sydney davanti allo sguardo di tutto il mondo.

Perso Benji Marshall, passato al rugby union e (probabilmente) agli All Blacks, i neozelandesi si godono e si coccolano Sonny Bill Williams, ma a spezzare la partita sono stati Tuivasa-Sheck, campione NRL con i Roosters di Guerra e Minichiello, e Godwin, oltre al solito Vatuvei e a tutto lo staff, pronto a presentare alla platea globale del rugby league una Nuova Zelanda forte, veloce, tecnica e atletica. Che ora affronterà l’Inghilterra coi favori del pronostico, nonostante il fattore campo.

Perché in fondo gli inglesi ai quarti hanno fatto un passo indietro: Francia battuta, ma con minor sfoggio di sicurezza rispetto alle prime uscite. Del resto Les Tricolores, lodevoli nello sforzo ma lontani dai fasti del passato, in questa competizione avevano un po’ faticato, eppure i ragazzi di McNamara hanno fatto meno bene del previsto, si sono in qualche modo accontentati. Se per questione mentale (rilassatezza? Testa già alla semifinale?) o puramente tecnica, resta da vedere.

Wembley, tenuto caldo dagli impegni internazionali dei Three Lions nel calcio, darà il suo verdetto: Inghilterra-Nuova Zelanda resta di gran lunga la partita più importante giocata, nel 2013, nei campi d’oltremanica. E verrà giocata sul terreno in cui Tomkins e gli altri di Wigan hanno festeggiato la Challenge Cup. Era il 24 agosto, non troppo tempo fa: i ricordi spesso portano bene.

Appuntamento dunque al prossimo fine settimana con le semifinali. Doppia sfida nell’ex Empire Stadium, con l’incontro fra Lions e Kiwis a tenere col fiato sospeso una nazione intera. Australia poi favorita sulle Fiji, semifinaliste anche 5 anni fa.

Rugby League World Cup 2013 – Quarti di finale

Nuova Zelanda-Scozia 40-4
Australia-Stati Uniti 62-0
Inghilterra-Francia 34-6
Samoa-Fiji 4-22

Semifinali – Sabato 23 novembre, Wembley

Inghilterra-Nuova Zelanda
Australia-Fiji

N.B.: finale il 30 novembre a Old Trafford (Manchester)

Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

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