Nba Finals: Miami vince gara 7 ed è ancora campione, James è di nuovo mvp

-

Nba Trophy coppa PPMIAMI HEAT-SAN ANTONIO SPURS 95-88

PRIMO QUARTO

Dopo una fantastica gara sei a Miami si gioca la partita numero 7 di questa serie che ci dirà chi porterà a casa l’anello. Si inizia con un parziale di 11 a 4 per gli Spurs e le percentuali basse da entrambe le franchigie. Miami reagisce con 4 punti in fila della coppia James-Wade. Gran lavoro delle difese e punteggio che stenta a decollare, a due minuti dal termine della prima frazione di gara il risultato vede gli Spurs avanti per 15 a 10. Si rientra dal timeout e parziale di 8 a 0 firmato Battier-Andersen per gli Heat. Difese che prevalgono e San Antonio aggrappata alla partita con la forza della disperazione, non certo quella fisica che sembra già esaurita da tempo. Miami chiude il primo quarto davanti 18-16.

SECONDO QUARTO

Pronti via con il secondo quarto della gara e Green sbaglia subito una tripla importante, mentre dall’altra parte Battier in attacco e Andersen in difesa, provano l’allungo per i padroni di casa. Rispondono gli Spurs con quattro punti in fila di Parker e Splitter tornando sotto di uno. Wade si mette in produzione in isolamento ma Parker e Duncan non ci stanno, i neroargento restano a contatto sul pari ventisette. Prima notizia rilevante della gara: Bosh si siede in panchina gravato di tre falli in appena quattordici minuti di gioco. Si esce dal timeout e Lebron James inizia a scaldare le mani con sei punti di fila. E’ Popovich allora a fermare la partita con i texani che reagiscono con una tripla baciata dalla fortuna di Neal e due punti dalla lunetta per Duncan. Palla che scotta ma non per Wade e Ginobili, protagonisti per le due squadre con giocate da veri campioni. Tripla di James e prove di fuga per gli Heat che volano a più quattro, ma Leonard al rimbalzo e Duncan in attacco riagganciano i padroni di casa a quota quaranta. Quarto con grandissimo equilibrio che si chiude con un canestro di Wade. Miami resta in vantaggio di due punti, si va al riposo sul 46-44.

TERZO QUARTO 

Si riparte con un errore di Bosh e un canestro da veterano del ventunenne Leonard sempre più un fattore non solo in questa partita, ma in tutta la serie. James continua a mettere triple ma Ginobili inventa e risponde all’mvp della regular season. Grande parterre d’eccezione intanto all’American Airlines Arena, impossibile non menzionare Bill Russell, icona assoluta della storia della palla a spicchi. Duncan domina Bosh nel pitturato e pareggia i conti a quota 54. Wade continua a fare male ai texani ma nel frattempo in casa Spurs arriva la prima tripla della notte per Danny Green che si sblocca dal campo dopo un’infinità di errori. Due triple di James, già a quota 24 punti quando ancora manca più di un quarto alla fine, ma neroargento subito a contatto con un gioco da tre punti di Leonard. Nonostante un James ispirato, Popovich prova a inventare e inserisce Diaw. Una mossa che paga e parziale di 5-0 Spurs, prima il francese mette una tripla e poi serve Duncan che da sotto non sbaglia e costringe Spoelstra al timeout sul punteggio di 65-64 in favore degli ospiti. Si ritorna in campo e Leonard ci mette lo zampino su Chalmers e lancia il contropiede di Ginobili che viene mandato in lunetta dove non sbaglia (2/2). Lebron ha ritmo e continua a segnare, Neal e Ginobili non ci stanno e non fanno scappare gli Heat, bravi a realizzare una tripla fortunosa con l’aiuto della tabella di Chalmers sul filo della sirena del terzo quarto. 72-71 per i padroni di casa e ultimo quarto (salvo supplementari) che si prospetta entusiasmante.

ULTIMO QUARTO

Subito campo per Wade e ancora una tripla che significa 5/5 da tre per Battier. Lavoro sporco per Leonard che mette altri due punti pesanti. Grande apporto anche di Andersen a rimbalzo offensivo e punti importanti in lunetta per James che tocca quota 29  a 9 minuti dal termine. Gli ospiti fanno fatica in attacco, la difesa di Miami non gli consente tiri facili ma nonostante tutto gli uomini di Popovich rimangono sotto solo di due punti, per merito dei big two Parker-Duncan. Bel canestro di Chalmers uscito con lo spirito giusto dal timeout, Wade e James mettono punti preziosi per Miami che a allunga a più 6 e costringe all’ennesimo timeout Popovich. James tocca quota 33 ma Ginobili mette una tripla fondamentale che riporta sotto di tre la sua squadra texana. Si fa vedere anche Battier con un’altra tripla (6/6) ma Duncan risponde subito da grande campione con un gioco da tre punti e timeout chiamato da Spoelstra con Miami che resta sopra di tre lunghezze. Al rientro, gran canestro di Wade e 5 punti di vantaggio Heat in un momento della gara dove succede di tutto, zero su due ai liberi per Chalmers, errore da sotto per Duncan, tripla sbagliata da Battier. Spoelstra chiama Timeout per gli Heat a 39 secondi dal termine, con i padroni di casa sopra di due punti. Lebron James da campione segna il suo trentacinquesimo punto in isolamento a 27 secondi dal suono della sirena (+4). Rimessa giocata male dagli Spurs, Ginobili perde palla, James la recupera e viene mandato in lunetta, di fatto finisce qui la partita. L’mvp non sbaglia e Miami vede lo striscione finale del traguardo. Miami vince 95-88 conquistando così per la seconda volta consecutiva il titolo di campioni NBA. Lebron James è ancora l’mvp delle finali, decisiva la sua prova stanotte con 37 punti, 12 rimbalzi e 4 assist.

Claudio Battiato
Claudio Battiato
Nato a Catania nel 1987, dopo aver conseguito la laurea in Scienze della comunicazione, ha iniziato a collaborare con diversi siti calcistici, occupandosi prevalentemente di calciomercato e calcio internazionale.

MondoPallone Racconta… Luís Cubilla, idolo di due nazioni

Addio a Luís Cubilla, stella dell'Uruguay negli anni '60 e '70 da giocatore e allenatore di grande successo in particolare nel periodo d'oro dell'Olimpia...
error: Content is protected !!