La Juve agguanta i tre punti, ma quanta sofferenza. A Siviglia termina 3-1

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Si è appena conclusa la gara, valida per la 5/a giornata del Girone H di Champions League, Siviglia-Juventus. I bianconeri si impongono 2-1 con una prestazione poco convincente e messi sotto da un generoso Siviglia per gran parte dell’incontro. Spagnoli in vantaggio grazie alla rete di Pareja, ma, poi, l’espulsione di Vázquez cambia le cose e la Juve rimonta in virtù del rigore trasformato da Marchisio, dalla rete di Bonucci a pochi minuti dal termine dell’incontro e da quella di Mandžukić a tempo ampiamente scaduto. 

In un Sánchez-Pizjuán gremìto in ogni ordine di posto, la Juventus deve fare fronte a numerose assenze e schiera un tridente inedito. L’avvio è promettente, ma col passare dei minuti gli spagnoli guadagnano metri e, soprattutto, il pallino del gioco. Infatti, al 9′ si portano in vantaggio: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Rugani respinge corto e Pareja, al volo dal limite dell’area, insacca con un tiro velenoso a fil di palo; Siviglia-Juventus 1-0. La reazione della Juve sta tutta in un tiro-cross di Cuadrado, in un tiro a giro fuori misura di Mandžukić e, soprattutto, in una botta di Khedira che finisce a lato di pochissimo: troppo poco per impensierire un Siviglia che intrepreta benissimo la partita. Al 36′, però, gli iberici restano in 10 per l’espulsione (seconda ammonizione) di Vázquez, reo di colpire e stendere Khedira con un intervento fuori tempo. La Juve non riesce a sfruttare in modo evidente la superiorità numerica, ma nel secondo dei minuti di recupero l’arbitro inglese Clattenburg vede una trattenuta in area su Bonucci e decreta il rigore; dal dischetto Marchisio non sbaglia: Siviglia-Juventus 1-1 e tutti nello spogliatoio.

Nella ripresa, gli spagnoli attuano alcuni cambi tattici per sopperire all’uomo in meno; di contro, la Juve non dà la sensazione di potere impensierire con una manovra ragionata la retroguardia avversaria e lo fà solo con un tiro dalla distanza di Pjanić e parato in due tempi da Rico. In generale, i ritmi rallentano notevolmente: tante sono le interruzioni e lo spettacolo ne risente. A pochi minuti dal termine, però, la Juve centra il colpaccio: cross di Dani Alves, Mercado respinge corto e Bonucci si fionda sul pallone e trafigge Sergio Rico con un tiro scoccato dal limite dell’area; Siviglia-Juventus 1-2. Generosamente, il Siviglia non rinuncia ad attaccare alla disperata ricerca del pari, ma subisce persino il terzo gol: Mandžukić, riceve palla da Marchisio, entra in area e mette il pallone alle spalle di Sergio Rico con un preciso tiro in diagonale. A questo punto non c’è più tempo e l’arbitro sancisce la fine: tre punti preziosissimi per gli uomini di Allegri che adesso si ritrovano in vetta alla classifica del gruppo e con l’aritmetica certezza dell’approdo agli ottavi.

SIVIGLIA-JUVENTUS 1-3 (1-1)

Siviglia (3-5-2): Rico 6; Rami 6.5, Pareja 7, Mercado 6.5; Mariano 6.5 (77′ Kranevitter sv), Iborra 7, N’Zonzi 6.5, Vitolo 7, Escudero 7; Vázquez 4.5, Vietto 5.5 (46′ Sarabia 6). A disp.: Sirigu, Carriço, Ganso, Kiyotake, Ben Yedder. All.: Sampaoli 6.
Juventus (4-3-3): Buffon 6; Dani Alves 6, Bonucci 7, Rugani 6, Evra 6 (72′ Sturaro 6); Khedira 6, Marchisio 7, Pjanić 5 (84′ Kean sv); Cuadrado 5 (87′ Chiellini sv), Mandžukić 6, Alex Sandro 5. A disp.: Neto, Asamoah, Lemina, Hernanes. All.: Allegri 6.
Arbitro: Clattenburg (Inghilterra).
Marcatori: 9′ Pareja (S), 45’+2 rig. Marchisio (J), 84′ Bonucci (J), 90’+4 Mandžukić (J).
Note – Ammoniti: Vázquez, Mercado, Iborra (S); Mandžukić, Khedira, Evra, Cuadrado (J). Espulsi: Vázquez (S) al 36′ per gioco scorretto, Sampaoli (S) al 56′ per proteste.

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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