Esclusiva MP – A tutto basket con Flavio Tranquillo

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L’NBA si prende una meritata pausa dopo lo spettacolo dell’All Star Game di Toronto e noi di Mondopallone.it abbiamo cosƬ colto l’occasione per intervistare la voce numero uno del basket in Italia, il giornalista di Sky Sport, Flavio Tranquillo.

Qual ĆØ oggi la differenza tecnica, economica e di idee tra l’Italia cestistica e il resto del continente europeo?

La differenza ĆØ che oggettivamente i giocatori sono di un livello diverso. In Italia c’ĆØ un livello piĆ¹ basso perchĆ© li pagano meno. Per quanto riguarda il concetto di idea bisogna prima risolvere la questione economica. Posso avere tutte le buone intenzioni possibili ma se un top team europeo prende lo Spanoulis di turno e ha idee meno buone, l’interesse del grande pubblico andrĆ  sempre verso quel tipo di scelta. Bisogna avere prima di tutto un prodotto valido e poi con le idee lo vendi”.

Milano, grandi mezzi economici, buona squadra ma finita in Eurocup…

I giocatori di Milano sono buoni ma a livello di Eurolega non sono, diciamo, da playoff. Andare alle top 16 sarebbe stato possibile, ma non ĆØ il risultato singolo il punto. L’Armani ha allestito una squadra chiaramente proiettata a vincere il campionato italiano sacrificando qualcosa aĀ livello europeo. Sono stati presi degli uomini piĆ¹ adatti alle caratteristiche della nostra Lega che per giocarsela al top in Europa”.

Ettore Messina PPSituazione nazionale: dove possono migliorare gli azzurri con Messina prima del preolimpico e cosa puĆ² portare, nonostante i soli 15 giorni di preparazione o poco piĆ¹, l’esperienza del vice allenatore degli Spurs?

“Messina in 15 giorni ĆØ ben diverso da Messina in 10 mesi. Presumo che con la sua esperienza in cosƬ poco tempo a disposizione arrivi quantomeno a porre delle basi di una certa importanza senza stravolgere nulla, cercando di capire quali possano essere le situazioni piĆ¹ adatte per gli azzurri. Voglio sperare che quello che succederĆ  in due settimane d’allenamento e in una di gioco non sia oggetto di dibattito per santificare in caso di vittoria o crocifiggere in caso di insuccesso il suo lavoro. Questa nazionale dovrĆ  riuscire a trovare, grazie anche all’aiuto dell’allenatore, quelle piccole cose al suo interno che possano farle fare l’ultimo saltino di qualitĆ . Che non sarĆ  rappresentato dal risultato del preolimpico, vera e propria lotteria divertente ma difficile, ma facendo un ragionamento piĆ¹ ampio su 2-3 anni con a capo, eventualmente, sempre Messina. Pochi principi e le giuste prioritĆ  possono far la differenza. La difficoltĆ  di questa squadra, oggigiorno, ĆØ che ha giocatori molto forti, perĆ², poco assortibili in attacco per certi versi e molto monodimensionali. Devono essere loro, gli interpreti, bravi a miscelarsi tra loro”.

A Basket Room (trasmissione in onda il lunedƬ suĀ Sky Sport ndr) hai affermato: “Se Cleveland arriva in finale vince, ma qualcuno a est puĆ² batterli“. Ti riferivi a qualcuno in particolare?

“Intendevo che i Cavs possono riuscire a perdere, non mi riferivo a una squadra in particolare. Mi sembra che per come sono messi in questo momento, con il peso del pronostico da favoriti in Eastern Conference sulle spalle, possano fare fatica. Se dovessero riuscire ad arrivare in finale sarebbero naturalmente sfavoriti contro qualsiasi squadra dell’ovest che si tratti di Golden State, San Antonio o Oklahoma. ƈ chiaro che se arriva in finale una squadra in grado di battere i Warriors o gli Spurs partirebbe automaticamente avanti contro Cleveland. E in quella prospettiva ridiventerebbero pericolosi. Ovviamente io non ho idea di chi vinca, o arrivi in finale, anche perchĆ© ĆØ un mero esercizio, ma in quella situazione attenzione ai Cavs in quella condizione mentale. L’anno scorso senza giocare al meglio erano avanti 2-1 con i Warriors in finale e pari a 5 minuti dal termine di gara-4.

Grazie al lavoro di coach Stevens e in generale della dirigenza, pare che Boston stia pian pano tornando. Come vedi la situazione Celtics nei prossimi anni?

“L’impressione ĆØ che Stevens sia un buonissimo allenatore, ma ĆØ chiaro che il merito non ĆØ solo suo. Con il metodo Boston ĆØ arrivata fino a un certo punto. Adesso per migliorare serviranno anche altri fattori, oltre al giĆ  buon lavoro fatto da Stevens. I Celtics hanno accumulato una quantitĆ  di contratti, veterani e scelte imponenti, ora o riescono a fare una trade che gli permette di prendere un big che in questo momento non hanno, oppure riescono a fare due trade di livello inferiore che perĆ² gli danno la possibilitĆ  di aver un buon nucleo, senza i James e i Curry della situazione, ma conĀ tre giocatori dei primi trentaĀ NBA. Con tutto il resto e Stevens forse potrannoĀ arrivare piĆ¹ in alto. Fino a ora hanno giocato sicuro e bene, adesso dovranno rischiare un po’ di piĆ¹”.

Come mai nemmeno Phil Jackson fino a oggi ĆØ riuscito a venire a capo dei problemi dei Knicks?

“Domanda con una visione un po’ calcistica, non ĆØ il Mourinho, il Messina, l’Ancelotti della situazione. Servirebbe conoscere una serie di cose che ĆØ impossibile sapere.Ā L’allenatore mago non esiste, sono mediamente sorpreso che l’organizzazione Knicks ancora non faccia vedere esattamente dove vuole andare. Questa situazione, perĆ², non va assolutamente a intaccare le capacitĆ  di Phil Jackson, l’unica cosa ĆØ che i Knicks sono ancora lƬ, nonostante il super steal of the draft Porzingis, che perĆ² chiaramente da solo non puĆ² bastare a ribaltare la situazione nella Grande Mela”.

warriors nbaCapitolo Warriors: non ĆØ facile trovare lati negativi di questa squadra. Dove potrebbe incepparsi Golden State? Un meccanismo che attualmente pare rasenti la perfezione.

“Possono incepparsi se credono che sia il meccanismo che vince perchĆ© ĆØ quasi perfetto. Possono incepparsi perchĆ© sia a livello difensivo e offensivo il meccanismo ĆØ predicato su un livello di concentrazione elevetassimo e genericamente questo livello tende a cambiare durante le partite. Tanto ĆØ vero che durante le partite alterano parziali da + 15 a -15. Tutto questo senza considerare fattori come eventuali infortuni, litigi, eccetera. Naturalmente non serve uno scienziato a capire che in questo momento sono i piĆ¹ forti di tutti e su centoĀ scenari penso che 80/90 si chiudono con Golden State che vince il titolo. PerĆ² non ĆØ che quei dieci scenari restino impossibili”.

Quali sono le potenzialitĆ  reali di Minnesota e cosa pensi della rivelazione Blazers dopo lo smantellamento della scorsa estate?

“Situazione T-Wolves ĆØ un qualcosa di giĆ  visto nel 2005 quando vinsero 48 partite e da lƬ non sono piĆ¹ riusciti ad andare oltre il 50% di vittorie. Negli ultimi 10-11 anni hanno avuto tante volte situazioni in cui avrebbero potuto vincere ma non ĆØ successo. Mi entusiasmano Towns, Wiggins e LaVine (meno) e oggettivamente sono ottimi prodotti, ma starei attento a valutazioni precoci. BisognerĆ  vedere se attorno a loro si creerĆ  la giusta cultura, squadra e condizioni. Per quanto riguarda i Blazers il discorso ĆØ diverso, hanno pur sempre uno dei primi 15 giocatori NBA, chiaramente Lillard, troppo sottovalutato, e sono riusciti ad approfittare delle mancate conferme di squadre come Suns, T-Wolves. Arrivare ottavi sarebbe un bel risultato sicuramente, ma poi in un futuro prossimoĀ bisogna vedere fino a dove possono arrivare sfruttando una delle miglioriĀ situazioniĀ salariali in NBA”.

Lati positivi di questo All Star Game: da Bryant che decide di non prendersi l’ultimo Mvp fino a Toronto che si ĆØ dimostrata una cittĆ  pronta. Inoltre, ci sono possibilitĆ  per vedere questa manifestazione in Europa?

“Conoscendo le tempestiche americane per un All Star Game nel nostro continente escludo che si possa fare prima di 5 o 10 anni. Toronto, invece, ĆØ una cittĆ  sempre piĆ¹ di basket. Buffa mi raccontĆ², quando andĆ² nel 1981 alla stagione inaugurale, che ai giornalisti invitati spiegavano le basi del gioco. Sono partiti da zeroĀ e bisogna dare meritoĀ a chi ha lavorato e tanto in tutti questi anni. Per quanto riguarda Bryant, molto apprezzabile la sua scelta, perĆ², bisogna sempre stare attenti a non apprezzare le cose normali come eccezionali. Sicuramente ha fatto bene, perĆ²,Ā naturalmente era il ventiquattresimo giocatore di valore assoluto in quella partita. Il che nulla toglieĀ a un’immensa carriera e al rispetto dovuto per lui. Se al contrario avesse voluto farsi nominare MVP, sarebbe stato a dir poco forzato”.

Danilo GallinariSoragna a Basket Room ha dichiarato: “Danilo ĆØ uno di loro“. Dove potrebbe migliorare Gallinari oggi e cosa gli converrebbe fare nel prosieguo della sua carriera NBA?

Il discorso franchigia ĆØ rilevante ma relativo a quello che ha fatto o eventualmente farĆ  lui. Da una parte c’ĆØ quello che puĆ² fare la squadra di Gallinari con Gallinari, Danilo ĆØ uno che ha giĆ  capito da tempo come stare lƬ come ben sa Matteo. Per quanto riguarda migliorare ĆØ un concetto un po’ diverso rispetto a quello che era quattro o cinque anni fa. Perfezionare o smussare qualcosina magari sƬ, perĆ², poi la cosa di fondo e se da un punto di vista fisico, in senso lato, ĆØ in condizione di giocare al massimo delle sue possibilitĆ . Lo vedo bene come una favolosa terza opzione in una squadra, sarebbe la mia prima scelta assoluta dovendo decidere. In molte situazioni puĆ² essere un secondo violino. PuĆ² fare la differenza in tanti modi grazie alla sua versatilitĆ , la sostanza ĆØ che gli auguro di trovare a Denver, o altrove, questa situazione. Il problema resta sempre vedere cosa c’ĆØĀ costruitoĀ attorno, ovvero di avere dalla prima alla nona opzione un team valido e d’altra parte di essere fisicamente in grado di farlo. La sua piĆ¹ grande abilitĆ  credo sia sapersi modulare in base alla situazione, puĆ² fare veramente tutto, adesso si tratta solo di vedere quale sarĆ  il contesto di riferimento nei prossimi anni”.

Un doveroso ringraziamento a Flavio Tranquillo per la disponibilitĆ  e professionalitĆ .

Claudio Battiato
Claudio Battiato
Nato a Catania nel 1987, dopo aver conseguito la laurea in Scienze della comunicazione, ha iniziato a collaborare con diversi siti calcistici, occupandosi prevalentemente di calciomercato e calcio internazionale.

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