Il derby con l’Empoli è letale per le ambizioni della Fiorentina

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Il derby con l’Empoli si conferma una partita maledetta per la Fiorentina. Il successo di Napoli appartiene a un tempo lontano e l’undici di mister Italiano accusa nuovamente le vertigini appena prova ad affacciarsi ancora più in alto in classifica. La sfida della provincia di Firenze contro gli azzurri di Andreazzoli segna una delle giornate più nere per l’intera retroguardia gigliata. Quarta cerca in avvio il gol in rovesciata, ma nel suo ruolo principale si lascia prendere invece da pesanti amnesie con Milenkovic che gli va appresso. Sudano anche Parisi e Kayode con quest’ultimo davvero in sofferenza contro Cancellieri.

La Fiorentina non doveva sottovalutare l’avversario invece il pubblico del Franchi ha assistito a una prestazione estremamente superficiale, una squadra frivola nella propria metà campo e incapace di saper offendere. Il vantaggio empolese di Caputo è propiziato da uno svarione corale della difesa totalmente in confusione con posizioni saltate e poca reattività nel chiudere. Pure davanti si è vista poca luce: fatta eccezione per la parata di Berisha nel finale su Gonzalez, le principali azioni degne di note infatti sono di marca ospite. Il siprario è calato dopo il secondo gol empolese firmato da Gyasi, ma in quell’azione colpisce con quanta leggerezza Quarta e compagni lasciano fare di tutto ai propri avversari.

La Fiorentina è come Paganini e non ripete l’impresa fatta con il Ferencvaros offrendo solo impegno e poca sostanza. Di idee ne abbiamo viste veramente poche, qualche palla gettata con poca convinzione e poca cattiveria. Il gioco viola è stato un continuo far girare palla, che riporta a situazioni da futsal quando la squadra in svantaggio prova ad attaccare con il portiere di movimento cercando il primo pertugio favorevole. Bonaventura ha cercato di trascinare i compagni, Gonzalez invece si è fatto condizionare dalle circostanze lasciandosi andare in inutili assoli. Malissimo Brekalo, ectoplasma sulla sinistra e allergico al pallone, il suo avvicendamento con Sottil nella ripresa però non ha modificato di tanto le dinamiche del gioco.

Fiorentina: Terraciano 6, Kayode 5, Milenkovic 5, Quarta 4.5, Parisi 5, Arthur 6, Duncan 6, Bonaventura 6, Brekalo 4.5, Gonzalez 6, Nzola 5. Entrati dalla panchina: Sottil 4.5, Mandragora 5.5, Beltran 5.5, Kouame s.v.

Elia Modugno
Elia Modugno
Nasce a Roma il 30 maggio 1979 mentre il Nottingham Forest di Brian Clough vinceva la sua prima Coppa Campioni. Radiocronista sui campi dell’Eccellenza laziale, adora il calcio minore ed il futsal.

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