Un buon Lugano piega in casa lo Zurigo: finisce 2-0 a Cornaredo

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Dal nostro inviato a Lugano (CH)

A ridosso della lunga pausa per i mondiali, il Lugano cerca di mettere fieno in cascina, e la possibilità di giocare in casa i due ultimi impegni sono una ghiotta occasione. Oggi arriva in Ticino lo Zurigo campione, incredibilmente ultimo ma in ripresa, nelle ultime settimane. La sfida è tirata e ben giocata, con i ticinesi che prevalgono, con un gol per tempo di Steffen nella prima frazione e di Aliseda nella ripresa.

Il Lugano parte bene: al 5′ Mahou, dalla distanza, colpisce l’incrocio dei pali, con Brecher fuori causa. In questa fase, sono gli ospiti a cercare di prendere in mano le redini dell’incontro, tenendo il baricentro alto e pressando i portatori di palla avversari, puntando sulla propria maggiore prestanza fisica. Ma la 12′ è il Lugano a passare: Palla recuperata a centrocampo da Mahou e servita a Babic, che alza la testa e vede Steffen smarcarsi, in posizione centrale. Il nazionale rossocrociato riceve, si sposta verso sinistra e insacca, superando Brecher in disperata uscita. Lo Zurigo, sostenuto da diverse centinaia di tifosi, cerca di reagire, ma in questa fase i ticinesi giocano meglio: al 21′ da azione generata da calcio d’angolo, ci prova Bottani da fuori area, ma Brecher para. Col passare dei minuti, i tigurini prendono coraggio e guadagnano metri, ma lasciando così spazio al contropiede dei bianconeri. Alla mezz’ora, percussione di Mahou sulla sinistra, che vede Babic al centro dell’area: assist perfetto, ma l’ex San Gallo manda fuori da pochi metri. Al 34′ è invece Tosin a non trovare la porta da pochi metri, dopo un’azione ispirata da Marchesano, oggi un po’ in difficoltà. Il finale della prima frazione è di marca biancoblù: possesso palla e ricerca della profondità, con i bianconeri che si difendono con ordine e, quando possono, ripartono. Al 45′ Sabbatini colpisce di testa da buona posizione, su suggerimento di Steffen: palla di poco fuori sulla destra.

Si riparte con un’occasionissima per lo Zurigo. disimpegno sbagliato dal nuovo entrato Hajrizi e pallone sul piede dell’ex Guerrero che, da buonissima posizione, manda fuori. Gli ospiti premono e pressano, e in questa fase il Lugano appare in difficoltà, anche se al 62′ Steffen scalda i guantoni di Brecher con una bella conclusione, al termine di una veloce ripartenza. La partita è gagliarda sul piano fisico, con i giocatori che non si scambiano complimenti. Al 71′ raddoppio bianconero: palla salvata sul fondo da Arigoni con un intervento in scivolata (lo Zurigo chiederà il fallo di mano): palla in mezzo per Aliseda, movimento perfetto dell’argentino che manda fuori tempo difesa e portiere, e insacca. Al 78′ i padroni di casa restano in 10′: Mahou, già ammonito, ha uno scambio verbale a centrocampo con Katić, e viene ammonito per la seconda volta. Lo Zurigo tenta il tutto per tutto: Mets colpisce a colpo sicuro, ma Renato Steffen sulla linea evita il gol. La partita è sempre tirata, e scivola verso il termine, con le squadre ormai lunghissime: non succede però più nulla, e il risultato resta fissato sul 2-0 per i padroni di casa.

LUGANO-ZURIGO  2-0  (1-0)

Lugano (4-2-3-1): Saipi 6.5; Arigoni 6, Daprelà 6 (46Hajrizi 6), Mai 6.5, Hajdari 6; Sabbatini 6.5, Doumbia 7; Steffen 7 (82′ Macek sv), Bottani 5 (63′ Bislimi 6.5), Mahou 5.5; Babic 5.5 (63′ Aliseda 6.5, 90′ Belhadj sv). A disp.: Osigwe; Haile Selassie, Nkama Chinwendu, Amoura. All.: Croci Torti 6.5
Zurigo (3-4-1-2): Brecher 6; Kamberi 5.5, Katić 5.5, Aliti 6.5; Boranijašević 6.5, Horntusch 6 (81′ Mets sv), Selnaes 5.5 (46′ Krasniqi 6), Guerrero 6; Marchesano 5 (46′ Santini 6); Okita 5 (46′ Viunnyik 6), Tosin 5.5. A disp.: Kostadinović; Mets, Hodza, Sauter. All.: Henriksen
Arbitro: Wolfensberger
Marcatori: 12′ Steffen (L), 71′ Aliseda (L)
Note – Ammoniti: 24′ Mai, 48′ Hajdari, 58′ Mahou, 58′ Babic, 88′ Saipi (L); 28′ Selnaes, 43′ Marchesano, 47′ Santini, 73′ Brecher, 78′ Katić, 88′ Aliti (Z) Espulsi: 78′ Mahou (L) per doppia ammonizione

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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