Il Lugano gioca bene, ma lo Young Boys è più concreto: a Cornaredo finisce 1-4 per la capolista

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Dal nostro inviato a Lugano (CH)

Dopo la bella prova di domenica a San Gallo, il Lugano torna in Ticino, per misurarsi con la capolista Young Boys. La partita non tradisce le attese, e i bianconeri tengono bene il campo, chiudendo il primo tempo in parità, dopo aver pareggiato con Ziegler il gol di Nsame, ma capitolano nella ripresa, sotto i colpi di García, Imeri e Itten. 

Partenza col botto dei bianconeri: percussione di Mahou, che ruba palla a centrocampo. Conclusione secca sul primo palo dell’ex Losanna, e palo interno: sulla respinta, Celar manda alto sulla traversa. I ritmi sono buoni, e i bianconeri giocano senza timori reverenziali contro avversari forti anche fisicamente. Col passare dei minuti, la capolista prova ad avanzare il proprio baricentro; tuttavia, le letture difensive della compagine ticinese, in questa fase dell’incontro, sono sempre efficaci. Al 20′, riparte il Lugano: Celar conclude bene, ma il tiro viene deviato da Zesiger in calcio d’angolo. Al 21′ YB in vantaggio: bella incursione dell’ex Rüegg sulla destra: l’esterno alza la testa e mette in mezzo la sfera, dove Nsame è il più lesto di tutti, e di piatto destro infila sul palo opposto. La reazione bianconera è veemente: Valenzuela si guadagna un corner, che Steffen va a battere: Ziegler, di testa, salta più in alto di tutti, e insacca il pareggio per i suoi. Al 33′, traversone di Valenzuela e tocco al volo di Sabbatini: il tiro, centrale, viene parato da Von Balmoos. La partita è bella e gagliarda, e il pubblico si diverte: lo Young Boys soffre sulla fascia destra, con Bottani e Valenzuela che danno un sacco di grattacapi a Camara e compagni a ogni affondo. Ultimo brivido al 1′ di recupero: errore della difesa bianconera che libera al tiro Fassnacht: ma il nazionale rossocrociato sbaglia la mira, e la sfera finisce sul fondo prima del duplice fischio dell’arbitro, che manda tutti a prendere il the.

Ripresa senza cambi all’inizio, ma con Vicky che cambia tre uomini nei primi minuti. Il canovaccio resta lo stesso, anche se sono gli ospiti a prendere in mano l’iniziativa: al 58′ Fassnacht anticipa tutti, ma il suo colpo di testa è fuori bersaglio. Al 68′ i bernesi tornano in vantaggio: Itten guadagna palla a centrocampo con un intervento duro su Sabbatini, e conclude in porta dopo uno scambio con Nsame: Saipi respinge, ma sulla seconda palla García è il più lesto ad arrivare, e insacca con un tiro teso sul primo palo. A questo punto Croci Torti cambia tre uomini per inserire energie nuove, e provare a cambiare l’inerzia dell’incontro; lo Young Boys perde in effetti qualche metro. Tuttavia, all’81’, i bernesi chiudono l’incontro: Nsame riceve palla alla tre quarti, e la gira con rapidità a Imeri, che arriva in corsa da dietro: l’ex Servette entra in area sulla sinistra e fulmina Saipi sul palo opposto. I bianconeri hanno il merito di provarci sino all’ultimo ma, proprio all’ultimo respiro nel 5′ dei minuti di recupero, Itten trova il quarto centro per i suoi. Il Lugano si deve così arrendere alla capolista: 1-4 per lo Young Boys a Cornaredo.

LUGANO-YOUNG BOYS  1-4  (1-1)

Lugano (4-2-3-1): Saipi 5; Valenzuela 7, Daprelà 5.5, Mai 6.5, Ziegler 6; Sabbatini 6.5 (86′ Macek sv), Doumbia 7 (77′ Belhadj sv); Mahou 6 (70′ Haile Selassie 6), Bottani 6.5 (70′ Bislimi 6), Steffen 6; Celar 6.5 (70′ Amoura 6). A disp.: Osigwe; Hajrizi, Hajdari, Angstmann. All.: Croci Torti 6
Young Boys (4-3-1-2): Von Balmoos 6; Rüegg 6.5 (51′ Imeri 6.5), Camara 5.5 (56′ Lustenberger 6), Zesiger 6.5, García 6.5; Fassnacht 6, Niasse 6, Ugrinic 6.5 (51′ Blum 6); Sierro 6; Itten 6.5, Nsame 7 (88′ Monteiro sv). A disp.: Racioppi; Elia, Rrudhani, Benito, Rieder, Monteiro. All.: Vicky 6.5 
Arbitro: Schärer
Marcatori: 21′ Nsame (YB), 27′ Ziegler (L), 68′ García (YB), 81′ Imeri (YB), 90′ + 5 Itten (YB)
Note – Ammoniti: 37′ Celar, 64′ Doumbia, 79′ Daprelà, 86′ Bislimi (L), 40′ Rüegg, 57′ Niasse, 60′ Lustenberger, 90′ +1 Itten (YB)

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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