I Pionieri del Calcio – Thompson e Lake, gli ultimi due caduti della Prima Guerra Mondiale

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11 novembre 1918: alle ore 5 della mattina, in un vagone ferroviario nei boschi vicino a Compiègne, in Francia, l’Impero tedesco e le Forze Alleate firmarono l’armistizio che pose fine alle ostilità della Prima Guerra Mondiale. Il conflitto aveva mietuto tantissime vittime, e tra queste molti erano sportivi. Tra di loro ci furono anche i calciatori Edward Thompson e George Lake, tristemente accomunati dalla data di morte, il 6 novembre, pochi giorni prima dalla ratifica dell’armistizio.

Edward Thompson nacque a Prudhoe, Northumberland, nel 1894. Quando aveva quattordici anni aveva cominciato a lavorare come tagliapietre presso la Emma Colliery a Ryton, a poche miglia da casa sua. La passione per il calcio era nata proprio in quel periodo: cominciò la sua carriera vestendo la maglia di una squadra locale, il Spen Black and Whites. Era un terzino veloce e abile nel tackle, raccontavano le cronache dell’epoca. Nel 1914 aveva firmato col Fulham per dedicarsi al professionismo, ma un infortunio al ginocchio lo costrinse ad abbandonare l’attività.

Nel febbraio 1917, dopo aver lavorato per un periodo nelle miniere di carbone di Co Durham, decise di arruolarsi nelle Scots Guards, uno dei cinque reggimenti di fanteria dell’esercito britannico. Due mesi dopo suo fratello Charlton fu ucciso in Francia mentre prestava servizio con la fanteria leggera di Durham. Purtroppo il destino era in agguato anche per Edward: dopo aver combattuto il 4 novembre 1918 nella battaglia del canale di Sambre-Oise, trovò la morte due giorni dopo a Bermeries. Aveva solo ventiquattro anni.

George Lake nacque a Eastham, Wirral, nel 1899. Di ruolo centrocampista, Lake aveva iniziato a giocare nel Manchester City come dilettante, prima di firmare un contratto da professionista con gli stessi Citizens. Dopo aver ben impressionato passò al Chelsea, per il quale giocò prevalentemente nella squadra riserve. Esordì in prima squadra il 14 aprile 1914 quando venne chiamato in causa per sostituire l’infortunato Sam Downing nella sconfitta patita contro il West Bromwich Albion. Ma quella rimase l’unica apparizione a Stamford Bridge.

Nel 1915 Lake si arruolò come volontario nella 66th Divisional Cyclist Company, ma venne spostato nel 2/4° Battaglione dell’Hampshire Regiment e inviato a combattere all’estero, prima in India e poi in Egitto. Nel 1918, come ultima tappa, si trasferì in Francia: si ritrovò, come Thompson, a combattere nella battaglia del canale di Sambre-Oise e riportò ferite gravissime, che lo portarono alla morte il 6 novembre. Proprio come il collega.

Appresa la sua caduta al fronte, l’allenatore del Chelsea David Calderhead inviò una lettera di condoglianze al fratello di George: “Egregio signore, ho ricevuto la sua nota che registra la morte di George. Tutte le persone del Chelsea pregano di esprimere a lei e alla sua famiglia la più sincera solidarietà. George è stato molto rispettato dai giocatori e dai dirigenti del club e speravamo che dopo la guerra avrebbe giocato ancora per noi. È stato l’unico giocatore del Chelsea caduto. Chiedo ancora di esprimere la nostra solidarietà. Distinti saluti, D. Calderhead”.

Simone Galli
Simone Galli
Empolese e orgoglioso di esserlo, ha cominciato ad amare il calcio incantato dal mito di Van Basten. Amante dei viaggi, giocatore ed ex insegnante di tennis, attualmente collabora con pianetaempoli.it.

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