Il Lugano torna alla vittoria: col Servette finisce 2-1

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Dal nostro inviato a Lugano (CH)

Dopo la sbornia di Coppa, ritorna il campionato: al Lugano, contro il Servette, serve una vittoria, dopo due sconfitte consecutive in trasferta sui difficili campi di Zurigo e Basilea. Ne esce una partita ben interpretata dai ginevrini, che passano in vantaggio per primi con Imeri, venendo raggiunti dai padroni di casa, in gol con Celar su rigore prima del riposo. Nella ripresa, decide, per i padroni di casa, capitan Sabbatini. 

I padroni di casa, schierati con un atteggiamento piuttosto offensivo, cercano, sin dalle prime battute, di fare la partita. Gli ospiti, però, pressano con aggressività e, talvolta, con efficacia. Al 12′, una svista dei ginevrini quasi permette  a Sabbatini di segnare: Frick esce alla disperata sul capitano dei ticinesi e salva. Al 16′ i ginevrini passano in vantaggio: contropiede di Kyei, pescato da un lancio in profondità di Schalk, che taglia la difesa avversaria. L’attaccante dei Grénats si presenta in area e tira sul secondo palo: Saipi respinge ma, sulla seconda palla, il primo ad arrivare e Imeri, che non ha problemi a depositare in porta. La reazione dei bianconeri si concretizza al 23′, con un tiro dal limite di Bottani, che viene parato in due tempi da Frick. In questa fase, gli ospiti giocano però bene, leggendo correttamente le trame offensive avversarie, chiudendo gli spazi e costringendo spesso i padroni di casa a far girare palla, ma senza costrutto. Al 29′, un bel tiro di Bottani dal limite viene però deviato in area con le mani da Severin: rigore per i bianconeri. Trasformazione affidata a Celar: Frick intuisce, tocca, ma non abbastanza da impedire alla sfera d’insaccarsi, alla sua sinistra. Al 36′, palo di Schalck a portiere battuto, ma viene segnalato un fuorigioco. La prima frazione si chiude quindi con un giusto risultato di parità.

Si riparte senza cambi, e con i ginevrini che scaldano le mani a Saipi al 49′, con una bella conclusione di Valls. Al 55′, bella azione sulla sinistra di Abubakar, che mette al centro un bel pallone. La sfera supera Frick, ma è troppo alta per Bottani, 1′ dopo, sul rovesciamento di fronte. è Saipi che si deve opporre a una bella conclusione di Stevanović. Per il Lugano, è quindi il turno di Amoura, che si presenta al 64′, con una conclusione all’incrocio su passaggio di Custodio: Frick salva con la punta delle dita. L’algerino, davanti, velocizza decisamente il gioco offensivo dei bianconeri, creando scompiglio nella retroguardia avversaria, che non è il reparto più forte della compagine ginevrina. Geiger, dalla panchina, se ne accorge, e butta nella mischia i chili e i centimetri di Nyakossi. Col passare dei minuti, i ritmi calano, e aumentano invece gli errori individuali negli appoggi. Al 78′ Lugano in gol: bella percussione sulla sinistra di Lavanchy, che mette al centro un bel pallone che, nonostante sia stato deviato, arriva a Sabbatini, lasciato solo a centro area. Il capitano può battere praticamente un rigore in movimento, gelando Frick. Il serrate finale è tutto degli ospiti, coi ticinesi però pronti a ripartire per alleggerire la pressione, con Amora sempre pronto a far male alla squadra avversaria, per forza di cose sbilanciata. Nei 4′ di recupero, però, non succede nulla: il Lugano torna così a vincere in campionato, e Cornaredo può finalmente festeggiare.

LUGANO-SERVETTE  2-1  (1-1)

Lugano (4-3-3): Saipi 6; Daprelà 6, Marić 6.5, Ziegler 6.5, Lavanchy 6; Sabbatini 6.5, Bottani 6.5 (56′ Custodio 6), Lovrić 6.5; Abubakar 6.5 (73′ Facchinetti 6), Celar 6 (89′ Hajrizi sv), Lungoyi 6 (56′ Amoura 6). A disp.: Baumann, Monzialo, Costa Da Silva, Belhadj, Muci. All.: Croci Torti 6
Servette (4-3-3): Frick 6.5; Rouiller 6.5 (86′ Alves sv), Sasso 6, Severin 5.5, Clichy 6.5; Imeri 6.5 (86′ Antunes sv), Douline 6 (70′ Nyakossi 6), Valls 6 (62′ Rodelin 6); Stevanović 6, Kyei 6.5, Schalck 7 (Mendes sv). A disp.: Omeragić, Sawadogo, Antunes, Vouilloz. All.: Geiger 6   
Arbitro: Jaccottet
Marcatori: 16′ Imeri (S), 30′ Celar (rig. – L), 78′ Sabbatini (L)
Note – Ammoniti: 56′ Daprelà (L); 29′ Severin, 83′ Sasso (S)

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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