Pallamano – Buona la prima europea per Sassari. Kokuca: “Nel match di ritorno siamo stati più sciolti”

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Raimond Sassari promossa nel primo appuntamento di European Cup. Nel doppio confronto disputato al PalaSantoru la compagine sarda ha perso di misura la gara di andata con i lussemburghesi del Dudelange, ma il giorno dopo ha saputo offrire una prestazione diversa controllando la partita e conquistando la qualificazione con un convincente 29-21 (Nove reti di Nardin e cinque di Halikovic e Bronzo). Nel secondo turno a ottobre Sassari sarà attesa dai norvegesi del Nærbø IL, finalisti nell’ultima coppa nazionale.

Credit photo: Claudio Atzori
Credit photo: Claudio Atzori

Missione compiuta dunque per Filiberto Kokuca, alla prima stagione sulla panchina sassarese dopo l’esperienza con Crenna. Il neotecnico rossoblu ha commentato ai nostri microfoni l’esordio europeo dei suoi ragazzi. Sassari vuole proseguire il suo progetto ambizioso confermando quanto di buono fatto nei primi due anni nella massima serie. Una campagna acquisti importante che ha visto approdare alla Raimond tanti volti nuovi per un roster altamente competitivo. Sabato prossimo intanto è in programma un nuovo banco di prova contro il Brixen, una delle compagini attualmente in vetta.

Esordio positivo in Europa. Dopo la sconfitta di misura del match d’andata, Sassari è riuscita a ribaltare il risultato e a staccare il pass per il secondo turno. Mister Kokuca che cosa è cambiato a distanza di 24 ore tra le due gare?

Sabato mattina c’è stata una riunione tecnica per capire dove avevamo sbagliato. Nella nostra squadra in pochi hanno giocato partite a livello internazionale, i nostri avversari invece erano più esperti. Loro hanno vinto 23 scudetti, ogni anno giocano le coppe europee, qualche volta passano il primo turno e una volta hanno anche raggiunto i quarti di finale di European Cup. Nella prima gara abbiamo pagato la tanta tensione e la voglia di chiudere il più presto possibile la partita; onestamente abbiamo giocato male e siamo stati anche fortunati nel perdere per un solo gol alla fine. Questo però ci ha permesso di sperare in un risultato positivo nel ritorno dove siamo stati molto più sciolti, abbiamo capito che non dovevamo essere tesi e serviva giocare come sapevamo.

Credit photo: Claudio Atzori
Credit photo: Claudio Atzori

Difficoltà in avvio, poi fortunatamente una pronta reazione dei giocatori.

Nella gara di andata serviva un approccio migliore. Come detto in precedenza, la squadra era molto tesa e si è visto in campo con tanti errori tecnici: tredici contro i tre del ritorno, una differenza enorme. Ci sono stati anche undici errori da sei metri, due aspetti migliorati in 24 ore, non è stato facile. Secondo me perdere una partita di un gol e poi vincere il giorno dopo di otto lunghezze è un’impresa. Un risultato storico per la società e per la pallamano italiana. Negli ultimi dieci anni pochi club italiani sono riusciti a superare un turno, questa conta molto. Possiamo essere orgogliosi grazie anche alla società che è riuscita a organizzare due incontri in casa, merito di Andrea Giordo per questo. Sono punti che portano ranking per il nostro movimento, inoltre i giocatori possono acquistare esperienza a livello internazionale.

Parliamo di campionato. Per lei è la prima stagione a Sassari, quali motivazioni dietro questa scelta?

Sassari è una squadra nuova, alla terza stagione in serie A. Negli ultimi due anni i risultati si sono visti, lo scorso campionato hanno ottenuto un buon secondo posto, che non è mai facile. Ho sposato un progetto aperto, dove c’è tanta voglia di rinforzare la squadra e crescere, procedendo passo dopo passo senza fretta. Ci sono tante squadre forti in Serie A, il nostro obiettivo è arrivare tra le prime quattro e magari in una posizione che ci permetta di giocare in una coppa europea. Il roster è competitivo, sono contento del lavoro fatto con Andrea, è riuscito a portare i giocatori che volevo. Le ambizioni della società si sposano con le mie: realizzare un risultato importante.

Tanti volti nuovi a Sassari. Una vera rivoluzione a partire dalla panchina. Ora ci sarà da lavorare per amalgamare il gruppo

Una grande campagna acquisti con sette giocatori nuovi: Leban, Bronzo, Halikovic, Bargelli, Bardi, Vrdolijak e Leo Querin. Dobbiamo inserirli in rosa. Siamo partiti bene, ma ci aspettiamo sicuramente alti e bassi durante la stagione, ne siamo consapevoli perché è una squadra totalmente nuova con un nuovo allenatore; servirà tempo e conoscenza dei giocatori per fare veramente il gioco che voglio esprimere.

Dopo l’esordio vincente con il Cassano Magnago, sabato affronterete il Brixen. Avversario ostico reduce da due vittorie consecutive

Sono fiducioso per questo match. Certo poteva andare un po’ meglio per il calendario. Sabato affronteremo in casa una squadra rinforzata che ha celebrato i 50 anni di attività, hanno investito molto e con grandi ambizioni. Sono molti forti e nelle prime due giornate lo hanno dimostrato vincendo. Il campionato però è lungo e quest’anno ci saranno anche i playoff; personalmente li preferisco, perché non siamo ancora pronti ad affrontare un campionato senza. Sarà importante mantenere il livello fisico e affrontare i momenti decisivi in piena forma. Ovviamente la stagione regolare la devi giocare al meglio per ottenere il piazzamento migliore per disputare la fase successiva.

Elia Modugno
Elia Modugno
Nasce a Roma il 30 maggio 1979 mentre il Nottingham Forest di Brian Clough vinceva la sua prima Coppa Campioni. Radiocronista sui campi dell’Eccellenza laziale, adora il calcio minore ed il futsal.

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